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Il prossimo viaggio? Ora con i travel bond

Il turismo soffre per il Coronavirus: nel  primo semestre del 2020, secondo la CNA, i ricavi del settore – che genera circa il 12% del Pil italiano – conosceranno una contrazione del 73%. In fumo oltre 40 miliardi di euro! 

Interrogarsi sul futuro del turismo non è semplice. Se analizziamo i dati dell’istituto di ricerca Demoskopika, un italiano su tre avrebbe deciso di rinunciare alle vacanze estive. Una decisione che si abbatte su un settore che ha già patito gravi perdite relative alle vacanze invernali e pasquali.

Che cosa si prevede per la prossima estate?

Due dati preoccupano: tra luglio e settembre si perderanno circa 25 milioni di stranieri, pari a 82 milioni di presenze e per il secondo trimestre si prevede una contrazione di oltre 25 miliardi, anche se si allenteranno le misure restrittive. Ecco le tristi previsioni della CNA.

Il governo, sollecitato dalle categorie di settore, sta studiando come garantire viaggi sicuri per la prossima estate in modo da non perdere completamente la stagione. Si discute al Ministero per i Beni Culturali- su proposta delle associazioni di settore – di bonus o voucher deducibili dalle tasse da spendere per le vacanze in Italia. Ahimè i tempi di discussione non hanno ancora generato alcuna decisione. E questo non aiuta il settore che ha bisogno di tempo per prepararsi e per infondere fiducia negli ospiti.

Probabilmente per le vacanze estive non vedremo l’arrivo del turismo straniero, si svilupperà solo quello domestico.

  • Qual è la grande preoccupazione dei turisti italiani? Che le misure di distanziamento sociale portino a una lievitazione dei prezzi per compensare il minor numero di ospiti.
  • Come viaggeremo? Sarà incentivato l’uso del trasporto privato.
  • Dove alloggeremo? Saranno utilizzate le seconde case e le case vacanza giudicate più rassicuranti.
  • Quali luoghi sceglieremo? I posti meno affollati, potrebbe essere la grande occasione per i piccoli borghi.

Per Famelici  sarà un modo per riscoprire il vero significato del viaggio. Finalmente avranno la loro occasione entroterra poco noti, aree di montagna o collina, piccoli borghi, parchi, musei dimenticati, luoghi storici, cammini, valli da attraversare, aree archeologiche, strade del vino e dell’olio.

Prossimo viaggio travel bond per salvare il turismo

Come spesso accade in Italia, per avviare una risposta rapida ai problemi reali del Paese ci pensa chi opera sul territorio. Come? Con i travel bond, che consentiranno di acquistare, a prezzo scontato, un servizio: da una notte in hotel, a un tour, fino ad un pacchetto vacanze per le ferie 2020. In questo modo si assicurerà liquidità preziosa agli operatori, scongiurando anche il licenziamento di migliaia di dipendenti.

Ecco due esempi

Nasce www.travel-bonds.com, un sito – costruito da Nico Muro e Vincenzo Borgogna, imprenditori di Procida, esperti di digital e di alta finanza, attivi anche nel settore turistico. Qui si acquistano T-bond, sul trend dei dining bond americani, per strutture dell’ospitalità, ovvero alberghi, ristoranti, centri benessere con l’ampliamento al settore della nautica e delle piccole crociere.

Piattaforma attiva da fine marzo, disponibile anche in inglese, conta già numerose strutture in tutta Italia e a Cabo San Lucas, in Messico, per valutare la possibile espansione dell’esperimento all’estero.

I prezzi sono scontati in media del 30%. I bond si potranno riscattare entro uno o due anni. Non ci sono commissioni da versare alla piattaforma: lo fa la struttura che si propone, versando il 3% del valore dell’obbligazione, che serve a finanziare i costi per il funzionamento della piattaforma.

La catena Best Western propone, a sua volta, i BW Travel Bond che permettono di maturare subito il 25% in credito alberghiero da spendere nei 180 hotel Best Western in tutta Italia.

I Best Western Travel Bond sono disponibili in tagli da 50, 100, 200 e 500 euro e hanno validità fino al 31 dicembre 2021. L’acquisto si esegue online sulla piattaforma di acquisto voucher della catena. E possono essere utilizzati anche per i servizi, non solo il pernottamento.

Un tema su cui riflettere: come difendere la nostra reputazione

Da subito dobbiamo difendere la reputazione del nostro paese, in particolare di quei prodotti e di quei servizi che più sono apprezzati all’estero. Su questo fronte si combatterà una dura battaglia.

Dobbiamo acquisire la consapevolezza che la difesa della nostra reputazione e dei nostri valori culturali passa attraverso iniziative di certificazione della qualità capaci di abbattere i pregiudizi, affermando una autentica superiorità della nostra ospitalità e del nostro cibo laddove davvero essa esiste.

Non lo possiamo fare d SOLI e per questo è importante riscoprire quel senso di comunità e di appartenenza che ci aiuti a lavorare in rete.

“Se vuoi andare veloce vai solo, ma se vuoi andare lontano vai insieme”Proverbio africano

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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