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La crème brûlée salata dello chef di Zia Restaurant

La crème brûlée salata di porri, asparagi, luppolo, erbe e fiori dello chef Antonio Ziantoni del locale Zia Restaurant di Roma è una piccola provocazione da proporre persino a merenda! Senza sottovalutare di proporla per un aperitivo per placare la fame ed aspettare la cena. Una ricetta per allietare le nostre giornate trascorse in quarantena causa Coronavirus, aspettando di poter andare ad assaggiarla al ristorante.

La ricetta: la crème brûlée salata di porri, asparagi, luppolo, erbe e fiori

Ingredienti

Crema di porri

100 g di porri

100 g di brodo vegetale

Olio

Aglio

Timo

Pepe

Sale

Crème brûlée

50g di crema di porri

250 g di panna liquida

75g latte

40 g zucchero

3 g sale

4 tuorli

Pepe

Vaniglia in bacca

Zucchero di canna

Insalata di erbe selvatiche  

Asparagi selvatici

Luppoli

Crescione

Artemisia

Borragine

Geranio

Centocchio

Bardana

Procedimento

  •  Crema di porri Tagliare grossolanamente i porri, far soffriggere dell’olio, uno spicchio d’aglio e timo. Aggiungere i porri e  sfumare con brodo vegetale o acqua. Cuocere per 30 minuti e poi frullare con un mixer.
  • Crème brûlée 
    Versare il latte e la panna in un pentolino. Aggiungere  la bacca di vaniglia e i semi. Quindi portare  dolcemente a bollore.  Nel frattempo mettere i tuorli in una ciotola insieme allo zucchero e alla crema di porri. Mescolare con una  frusta.  Quando il composto di latte e panna sarà arrivato a bollore, eliminare la vaniglia e versare poco alla volta  nella ciotola coi i porri, porri mescolando continuamente per ottenere un composto omogeneo.
  • Cottura  
    Versare in una cocotte il composto e metterla dentro una teglia da forno con acqua in modo da creare un  bagnomaria. Cuocere a 100 gradi per 60 minuti.
  • Impiattamento  
    Far raffreddare, tagliare con un coppapasta, spolverare di zucchero di canna e bruciare con un cannello.
    Adagiare in un piatto e cospargere con le erbe selvatiche e i fiori primaverili.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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