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La Gallura dei 5 sensi. Irresistibile in ogni stagione

Vogliamo provocare. Vogliamo provocare in voi il desiderio di un viaggio in Gallura.
Quanto prima. Perciò non vi prenderemo solo per la gola, come vi aspettereste, ma per tutti e 5 i sensi. Vi suggeriremo di cogliere il contrasto tra mare e monti per disegnare il vostro viaggio. Ma quello in copertina è un lago gallurese, il lago Liscia.

E siccome sappiamo – tanto più in modalità Doppiamente Famelici – di trattare una materia pressoché inesauribile, vi lanceremo delle esche. O, per dirla più gentilmente, vi offriremo degli esempi. Quattro per ognuno dei sensi.

Non sarà la Gallura prevedibile e Smeralda. Sarà la Gallura evocata dallo scrittore inglese David Herbert Lawrence: “Questa terra non assomiglia ad alcun altro luogo. La Sardegna è un’altra cosa: incantevole spazio intorno e distanza da viaggiare, nulla di finito, nulla di definitivo. È come la libertà stessa”. Noi lo abbiamo fatto con Gallura Turismo.

Vista

La saturazione dei colori, la luce

Gallura 5 sensi

Colori tenui, colori accesi, colori arrabbiati. Colori saturi, che non hanno rivali. La luce della Gallura si staglia con tutta la sua potenza capace di congelare il tempo: è il linguaggio del pittore Antonio Mastino, che nei suoi quadri racconta la Gallura.

Le nuvole e Fabrizio De Andrè: una corsa verso l’infinito

Gallura

“Certe volte sono bianche
e corrono
e prendono la forma dell’airone
o della pecora
o di qualche altra bestia
ma questo lo vedono meglio i bambini
che giocano a corrergli dietro per tanti metri”

Le sfumature dei graniti: l’anima della Gallura

Quando andare a La Maddalena Gallura 5 sensi

Non solo monumenti megalitici, ma anche tombe dei giganti, pozzi sacri, chiese campestri e piccole statue raffiguranti divinità. Isola di miniere, la Sardegna. E il granito, più di tutti quello rosa, è pietra di questa terra aspra. Spesso si inciampa su un pezzo di granito, anima della Gallura.

Lo sguardo fulminante delle donne sarde
Gallura 5 sensi

Meglio forse dire gli occhi fondi e imperiosi. Quelli della barista che rintuzza le avances di un cliente. Dell’antropologa nel nuraghe. Di una mamma con il suo bambino stanco. Dell’agabbadora prima di eseguire la mossa letale. Quelli delle donne dipinte da Giuseppe Biasi (1885-1945) nella stazione di Tempio Pausania.

Udito

“No potho reposare”. Ninna-nanna per vegliare l’amore

Ascoltate Marco Muntoni e Giovanni Puggioni, proprio tra i quadri della stazione di Tempio. Il testo è meraviglioso. Aggiungiamo la traduzione. Un’altra toccante interpretazione di questo brano è di Andrea Parodi dei Tazenda, al suo ultimo concerto. Ma da Maria Carta a Gianna Nannini, moltissimi l’hanno cantato.

Non potho reposare amore ‘e coro
Pensendte a tie so donzi momentu
No istes in tristura prenda ‘e oro
Ne in dispiaghere o pensamentu.
T’assicuro che a tie solu bramo
Ca t’amo forte e t’amo e t’amo e t’amo.

Simm’essere possibile da un anghelu
S’ispiritu invisibbile piccabo
T’assicuro che a tie solu bramo
C’amo forte e t’amo e t’amo e t’amo
T’assicuro che a tie solu bramo
C’amo forte e t’amo e t’amo e t’amo.

Sas formas e furabo dae chelu
Su sole e sos isteddos e formabo
Unu mundu bellissimu pro tene
Pro poter dispensare cada bene
Unu mundu bellissimu pro tene
Pro poter dispensare cada bene.

Non posso riposare ——
Non riesco a riposare amore del mio cuore
Sto pensando a te ogni momento
Non essere triste gioiello d’oro
Né addolorata o preoccupata.
Ti assicuro che desidero solo te
Perché ti amo tanto, ti amo e ti amo.

Se mi fosse possibile prenderei
Lo spirito invisibile dell’angelo
Ti assicuro che desidero solo te
Perché ti amo tanto, ti amo e ti amo.

Le forme ruberei dal cielo il sole e le stelle
E creerei un mondo bellissimo per te
Per poterti regalare ogni bene
Un mondo bellissimo per te
Per poterti regalare ogni bene.

Il sibilo del vento tra le rocce
Famelici Gallura 5 sensi vento rocce

Quando vi crederete introvabili come un brigante in un tafone – e i briganti nelle cavità granitiche sparivano davvero – il vento verrà a sibilarvi. E quando veleggerete nell’arcipelago della Maddalena, senza osare le Bocche di Bonifacio, o quando cercherete una radura sul Monte Limbara, il vento si farà ascoltare. E capirete come mai Pinuccio Sciola, artista cagliaritano, scolpiva massi perché suonassero.

Il nostro silenzio reverente alla mostra sulla Brigata Sassari
Gallura 5 sensi
Non si possono fare foto dei memorabilia della Brigata Sassari, perché potrebbero urtare il dolore privato dei familiari anche dopo decenni dalla Grande Guerra. Che non veniva chiamata la Prima Guerra Mondiale, ma Sa Gherra Europea. A questa brigata eroica di ragazzi e pastori, i temuti diavoli rossi, dedichiamo un reverente silenzio.

Giovani e vecchi che si parlano in dialetto
Gallura 5 sensi

In Gallura, fateci caso. A voi parleranno in italiano, ma spesso i giovani usano il dialetto anche tra di loro o rivolgendosi ai più anziani con espressioni di riguardo. A Luras si parla una variante di logudorese dove alcune parole sono transgender: con articolo maschile al singolare, con articolo femminile al plurale.

Olfatto

Un vino inaspettato, il Nebiolo. Con una b sola
Gallura 5 sensi

Una chicca? Il nebiolo, ovvero l’intrigante storia del Nebbiolo sardo. Un vino con cui assaporare la storia che fa dell’Italia una nazione. Come l’intrecciarsi della vite, il vitigno si è espanso dal Piemonte e dalla Valtellina fino al nord della Sardegna. Siamo a Luras e qui lo avrebbe portato nell’800 il generale Lamarmora. Noi lo abbiamo assaggiato con Laura Carmina, nella sua Azienda Vitivinicola Tenuta Muscazega.

Formaggi “di carattere” da degustare famelicamente
Gallura 5 sensi

Una terra saporita, da degustare famelicamente. Pecorino, ricotta, da accompagnare a un bicchiere di vino rosso o bianco. Più che cercare ristoranti stellati, andate a caccia di ingredienti che vi raccontano il territorio, gli odori veri. I formaggi sardi sono espressione di un’identità orgogliosa e testarda. Qui si mangiano tutti i giorni!

I fiori, che vi confondono
Gallura 5 sensi

Annusate il celestiale giallo di una ginestra, ma anche l’odore ammoniacale del tarassaco, il cui gambo però è sodo e buonissimo da mordere! Aspettate maggio per essere sopraffatti dagli oleandri. Spiate lungo i sentieri l‘orchidea selvatica. Noi non vedevamo da anni tanti ciclamini come al Nuraghe Majore o tra i conchi di montagna.

Calangianus, le sue sugherete e il profumo del sughero
Gallura 5 sensi

Calangianus è la capitale dell’estrazione e della lavorazione del sughero, resistente e forte come il carattere dei sardi. Il Museo del Sughero di Calangianus svela come nasce un tappo, umile e perfetto. Una volta passeggiando in paese si era inebriati dal profumo del sughero bollito… “Li mastri quadrettai”, seduti davanti a casa, tagliavano piccoli parallelepipedi, futuri tappi. Un profumo che immaginiamo di sentire!

Gusto

Cannonau e… la Gallura nel bicchiere
Gallura 5 sensi
Rossi o bianchi, vini corposi o da meditazione… Il Cannonau, il vino che fa vivere 100 anni, ha gusto deciso e sapido, bouquet intenso e avvolgente con frutta e fiori rossi, spezie dolci, origano e erbe aromatiche, mirto, macchia mediterranea. Il Vermentino Made in Gallura è un grande bianco, il primo DOCG sardo. Nel bicchiere sentirete la macchia mediterranea e la sapidità marina. Presso le cantine Tamponi una vera sorpresa: uno spumante.

Il sacro e il profano: pane e dolci

Gallura 5 sensi
Dolcetti che sembrano fiori come le formaggelle (pardulas altrove in Sardegna), o coroncine come i cucciuleddhi natalizi, biscotti come i papassini… Pani pasquali con modellature diverse per bambino o bambina. La cozzula ‘e pomu, ciambella alle patate. Is chizzola, a mezzaluna. Il pane di Luras, simile a quello ebraico. Il pan’e saba, le frittelle lunghe di Tempio… dobbiamo continuare o vi lasciamo assaggiare?

Sapevate che la Gallura è un paradiso di funghi?
Gallura 5 sensi

Boleti e ovoli, ma non solo. I boschi galluresi sono ricchi di funghi e tartufi, ma i turisti estivi non lo sanno! A Sant’Antonio di Gallura però c’è un ristorante rinomatissimo che cucina funghi impareggiabili: La Pitraia, di Marco e Pierluigi Antonaglia, frequentato da personaggi famosi che vengono apposta solo per sedersi alla loro tavola.

Mai degustazione senza salsiccia home made
gallura 5 sensi

Ovunque andrete vi vedrete offrire la tipica degustazione gallurese. Uguale in apparenza: vino, pane, salumi, formaggi ma in realtà sempre diversa perché ognuno vorrà farvi assaggiare il suo vino, il suo formaggio, la sua salsiccia fatta in casa. Allenate le papille per cogliere stagionature e affinamenti, ingredienti segreti, sapori e spessori.

Tatto

L’acqua di fonte, dita gelate
Gallura 5 sensi

Gallura non è solo acqua salata, quella del mare meraviglioso; è anche acqua di fonte, che vi gela le mani e v’incanta con la sua trasparenza. Un’acqua che in estate potreste non vedere né toccare, perché anche le polle e i ruscelli si assottigliano. Ed è acqua di lago, con il suo fondo cupo. Andata sul Monte Limbara, andate al lago Liscia.

Pietra su pietra
Gallura 5 sensi

La pietra che il sole scalda e che l’inverno raggela. La pietra che è case, chiese, mura, lastricato e che è liscia, rugosa, bocciardata, lucidata. A Sant’Antonio di Gallura abbiamo parlato con un ex-operaio del granito: per lui ogni pietra era un discorso. E ogni pietra ha il suo tocco. Sapevate che Tempio Pausania è detta “Città di Pietra”?

Manufatti che raccontano storie.
Gallura 5 sensi

Cestini intrecciati a mano, di vimini o di foglie di asfodelo: struttura perfetta, durano una vita. Recipienti in terracotta dall’interno smaltato, liscio: un tempo per il sangue del maiale sgozzato, ora utili in cucina e sulla tavola. Tappeti ruvidi, creati a telaio, ogni paese con un suo colore e motivo. A Luras ne abbiamo visti di bellissimi.

Il sughero tessuto, couture inaspettata
Gallura 5 sensi

Il sughero sardo è una materia pazzesca, che respira e che protegge. Quando viene lavorato in strati di spessore millimetrico e abbinato a un supporto tessile – che sia tela o che sia velo – ha una mano di pesca, che vorrete accarezzare. Sembra una pelle e non lo è. Couture in sughero? Anna Grindi, via Roma, a Tempio.

Gallura 5 sensi

Arrivederci doppiamente, da due che in Gallura hanno trovato molto altro ancora!

Daniela Ferrando e Monica Viani

[Immagini: iPhone di Daniela; iPad di Monica]

 

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