Il Giappone è una terra che da sempre ci affascina a partire dalla sua cultura enogastronomica. La carne wagyu, letteralmente manzo giapponese, è ritenuta la migliore carne del mondo.
La wagyu, la carne più pregiata del mondo
La wagyu in Italia
Il progetto Wagyu Company è una interessante realtà che si propone come partner europeo degli allevatori di wagyu premium giapponese. L’idea è del giovane team italo-giapponese composto da Maiko Takashima, Lorenzo Ferraboschi (ideatori anche dei progetti sakecompany.com, sakeya.itsakesommelierassociation.itdi cui Lorenzo è referente per l’Italia) e Paolo Tucci, gastronomo laureato all’Università di Scienze Gastronomiche.
La carne wagyu comincia ad essere apprezzata anche in Italia. Il motivo? È sana. Il tessuto è ricco di grassi insaturi, presenti, ad esempio, negli alimenti della dieta mediterranea come l’olio d’oliva; aminoacidi “bruciagrassi” come l’alanina e la treonina; basse percentuali di colesterolo e sodio, presente in buone quantità, che offre un’eccellente sapidità oltre ad un buon apporto di omega 3 e omega 6.
Le caratteristiche fanno di questa carne una prelibatezza assoluta: elevata morbidezza, estrema succosità ed un sapore intenso ma delicato, caratteristica legata al basso punto di fusione del grasso che scioglie a temperature inferiori a quella corporea (28°).
In particolare, i manzi Wagyu Miyabi di Kyoto raggiungono un invecchiamento fino a 31/36 mesi, un arco temporale più lungo rispetto alla media di altri allevamenti che si aggira intorno a 27 mesi. L’allevamento prolungato permette alla carne di raggiungere il picco massimo di tenerezza e la minore temperatura necessaria al grasso per sciogliersi.
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