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Le ricette italiane più famose nel mondo: quali sono?

L’Italia è conosciuta nel mondo per cibo e cultura. In molti paesi tentano di replicare, talvolta malamente, le nostre ricette. Quali sono le più conosciute?

La cucina italiana è considerata come una delle migliori proposte gastronomiche conosciute nel mondo. Per gli italiani il cibo è cultura, un patrimonio che ci ha fatto conoscere ed apprezzare dovunque. Le ricette italiane sono migliaia, ogni regione ha le sue, ogni città o borgo la sua variante. Ho deciso di segnalarvi 5 piatti che sono diventati la bandiera italiana all’estero. Pronti a scoprire con me le ricette italiane poiù famose nel mondo?

Le ricette italiane più famose nel mondo

Carbonara

Nella carbonara la cipolla ci va o no? Uscito quest’anno, “Il pregiudizio universale. Un catalogo d’autore di pregiudizi e luoghi comuni” (introduzione di Giuseppe Antonelli), edito da Laterza, si propone di confutare alcuni pregiudizi che ci accompagnano dall’infanzia

La carbonara è forse il primo piatto più imitato e “violentato” al mondo. In realtà anche in Italia, oltre che a scannarsi sulle sue origini, manca un accordo sugli ingredienti da utilizzare. La sua nascita è immersa nell’oscurità. Sembrano, infatti, essere frutto di fantasia le origini antichissime fatte risalire ai carbonai, umili pastori, protagonisti di un’economia montanara.

Per la prima volta troviamo l’associazione tra uovo e pasta nel 1773 nel libro “Il cuoco galante” del napoletano Vincenzo Corrado. L’uovo è usato solo come addensante. Nel 1881 il napoletano Francesco Palma descrive ne “Il principe dei cuochi” la ricetta dei maccheroni con cacio e uova. Lo scrittore invita a condire la pasta con formaggio, uova e sugna. Per avere la ricetta della vera e propria carbonara occorre aspettare la conclusione della Seconda Guerra Mondiale, quando il cuoco bolognese Renato Gualandi li prepara in occasione dell’incontro tra l’Ottava Armata inglese e la Quinta Armata americana a Riccione. Da qui nascono estenuanti discussioni sugli ingredienti per fare l’autentica carbonara.

Lo so che sto infliggendo un colpo al cuore agli estimatori della carbonara, ma negli anni 50 molti aggiungevano la panna! Solo dagli anni 90 si comincia a cercare di codificare una ricetta definitiva. In genere ci si accorda sulla presenza del tuorlo, del pecorino, del guanciale e del pepe.

Dove ho mangiato la migliore carbonara sia pure rivisitata? Al Piccolo Lago di Marco Sacco.

Cotoletta alla milanese

ricette italiane più famose nel mondo: cotoletta alla milanese

Il secondo piatto tipico della tradizione culinaria lombarda, il grande classico della cucina milanese, in realtà è un piatto internazionale. Nella Storia di Milano Pietro Verri ci racconta che la sua antica origine risale ai “lumbulus cum panatio”, i lombi con pane grattugiato, offerti nel settembre del 1134 dall’Abate della Basilica di Sant’Ambrogio a Milano. Da sempre in lotta con la versione austriaca, si differenzia nel taglio: la cotoletta alla milanese conserva l’osso e presenta un taglio di carne più spesso, mentre la viennese prevede di battere la fetta di carne in modo da stenderla e renderla più grande. Il piatto viennese sceglie poi la carne suina, al posto della carne di vitello, e la frigge nello strutto al posto del burro chiarificato. La perfetta cotoletta alla milanese prevede il passaggio nell’uovo sbattuto e l’impanatura nel pane grattato. Si frigge nel burro chiarificato a fuoco lento per 6 minuti per lato e poi nel forno a 180°C per altri 6 minuti.

Dove ho mangiato la migliore cotoletta alla milanese? Presso la storica Trattoria Masuelli San Marco di Milano.

Gnocco fritto

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Uno dei piatti emiliani più conosciuto è lo gnocco fritto, la cui origine viene fatta risalire all’epoca longobarda. Rigorosamente da accompagnare con il salume e il formaggio! Il successo di questo antipasto ha fatto sì che conquistasse l’Emilia, la Romagna e poi l’intera penisola. Attenzione questa specialità, gonfia, dorata, asciutta e vuota all’interno, di forma romboidale, cambia nome a seconda della provincia, a Parma ad esempio, si chiama torta fritta, a Bologna crescentina, a Ferrara pinsin. Si tratta di un impasto a base di farina, acqua, sale, latte e strutto, fritto e servito con un abbondante piatto di salumi e formaggi. Ottimo se accompagnato da un bicchiere di Lambrusco. Nel modenese lo gnocco fritto, appena fatto e fumante, ma anche avanzato dalla sera prima, viene servito a colazione con il caffelatte.

Dove ho mangiato il migliore gnocco fritto? Presso l’Osteria Zia Valentina a Morfasso, in provincia di Piacenza, sui colli piacentini.

Pizza

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La pizza è Italia, ovunque nel mondo. Adorata, ricercata anche all’estero, spesso “violentata” e snaturata, è difesa strenuamente dai pizzaioli napoletani che hanno ottenuto il riconoscimento della loro professione come Patrimonio Unesco. Il pizzaiolo è, infatti, una figura storica, un’artista che dall’anno 1000 ha perfezionato un semplice impasto fino a farlo diventare la pizza che troviamo oggi nel nostro piatto. Inutile dire che la più famosa è la pizza Margherita, preparata con ingredienti sani come farina, pomodoro, fiordilatte, basilico fresco, sale ed extravergine d’oliva. 

Dove ho mangiato la migliore pizza? Difficile scelta. Mi è piaciuta molto quella proposta a Napoli da Ciro Oliva da “Da Concettina ai Tre Santi”.

Lasagne

Lasagne con stracchino e carciofi

Tre ingredienti: pasta sfolia, besciamella e ragù. Un piatto italiano conosciuto in tutto il mondo, nonostante il grande Pellegrtino Artusi non lo indicasse nel suo celebre libro La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene del 1891. Eppure la sua storia è antichissima. Il termine greco “laganon” e il latino “laganum”, che rimandano a delle sfoglie quadrate o rettangolari fatte con un impasto di farina di grano e cotte sul fuoco con una farcia di carne, attestano l’origine greco-romana.

Nel Medioevo era cantata da grandi poeti come Jacopone da TodiCecco Angiolieri e fra’ Salimbene da Parma. Solo nel XIX secolo la ricetta viene codificata in un libro: Liber de Coquina. La pasta non è ancora all’uovo ma lievitata. È da questa data che le lasagne cominciano a conoscere quelle trasformazioni che la portano ad essere il piatto che conosciamo e amiamo.

Dove ho mangiato le migliori lasagne? Impossibile decretarlo, anche perchè le migliori si mangiano ancora sulle tavole delle nonne e delle mamme.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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