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In escursione con Dana in Gallura tra energie naturali e antiche storie

Da Olbia a Loiri, fino ad Arzachena, Palau e la Costa Smeralda con Manuel, Gabriele, Maurizio e Silvio, guidati da Dana Ricciu

Partono dallaToscana per visitare la Gallura e, soprattutto, quei luoghi di “energia naturale”. Manuel è sensibile a tutti i fenomeni derivanti dalla natura, ne ha una discreta conoscenza e nei suoi viaggi prevede sempre, dove possibile, esperienze che hanno al centro questo aspetto. Con lui Gabriele, Silvio e Maurizio, professionisti tra medicina e architettura, attratti dalle bellezze della Sardegna e da questo “viaggio nel tempo”.

Quello che la giornata riserverà è, a tutti gli effetti, un salto indietro nel tempo di qualche migliaio di anni, quando in epoca nuragica, 2000 a.C., si praticavano culti strettamente legati all’animismo, dove il Dio era la Natura. Ecco quindi che le Tombe dei Giganti venivano concepite e costruite in zone particolari, così come i Nuraghi, le Domus de Janas, i Pozzi Sacri. I Nuraghi per prevalenti ragioni logistiche e di controllo, mentre le altre per caratteristiche proprie del sottosuolo. La sera prima di partire per un’escursione, però, è sempre buona cosa una sana alimentazione… per cui porcetto e agnello accompagnati da un buon cannonanu, comodamente seduti al tavolo dell’agriturismo Borgo di Campagna, tra Loiri e Porto San Paolo, immersi nel verde della macchia mediterranea!

Zaino in spalla e andare…

gruppo ragazzi Gallura

La forma più bella per conoscere un territorio è quello di viverlo “zaino in spalla”: Se volete fare di questa giornata un’esperienza piena e da ricordare, dategli un titolo e una colonna sonora, una canzone che vi accompagna. Per noi è stato un brano degli Stadio a cadenzare il nostro cammino: “Lo zaino”.

Voi scegliete la vostra e partite. La Gallura, come tutta la Sardegna, è uno scrigno di mille tesori che raccontano una storia millenaria, nei suoi nuraghi e tombe dei giganti, nei pozzi sacri e nelle domus de janas e nei tanti siti archeologici che sono diffusi in tutta l’isola. Tra le poche regole, dopo aver dato un nome alla vostra giornata e scelta la canzone, chiamate una guida esperta, capace di organizzarvi l’escursione e di raccontarvi ciò che incontrate e vedete nel corso della giornata.

Ricordatevi una regola: visitare un luogo che racchiude in sé storia, tradizione, cultura locale è sprecato se non lo si conosce in tutti i suoi aspetti. È come vedere un quadro o un fiore e fermarsi al suo aspetto, all’esteriorità: “per apprezzare il valore di un luogo, di uno scorcio, per capire la natura o l’arte – mi diceva un giorno Mauro Morandi, a suo tempo guardiano di Budelli – bisogna andare oltre la superficie, per conoscere, scoprire e poter comprendere quello che lo rende così bello o importante, è necessario andare dietro a ciò che vedono gli occhi, perchè è lì che sta la vera bellezza. E aiuta anche a capire il senso del rispetto”.

In escursione con Dana in Gallura

Dana Ricciu: quando la competenza incontra la leggerezza

Dana Ricciu2

Noi abbiamo affidato questa voglia di conoscere ad una guida di alte capacità, esperta e capace di fondere il piacere della scoperta alla leggerezza della simpatia e del sorriso: Dana Ricciu. Lei vive a poca distanza da Olbia ed e’ un’istruttrice di trekking, specializzata in esperienze fuori dai soliti percorsi, che strizzano l’occhio all’enoturismo e un po’ al magicoesoterico. Nella vita fa la Travel Designer ed e’ social content creator per diverse aziende di servizi turistici in Sardegna.

Dana ha costruito la giornata ideale, fitta di tappe, ma nel segno della sostenibilità e della sciallanza. La giornata inizia alle 9,00 e prima tappa è il piccolo centro abitato di Loiri, noto per il suo territorio costiero di Porto San Paolo, con le sue splendide spiagge, la sua offerta enogastronomica di alto livello e di un turismo complessivo che si caratterizza per la sua tranquillità, un piccolo salotto tra Olbia e San Teodoro. Di fronte si staglia imponente l’isola di Tavolara, raggiungibile dal porticciolo di Porto San Paolo in pochi minuti. Loiri si stende invece nell’entroterra ed accoglie numerosi sentieri da percorrere a piedi o sulle due ruote, tra bike, eBike o enduro. A pochi km dal centro di Loiri, direzione Olbia, imperdibile la tappa ad uno dei più grandi esempi di architettura funeraria nuragica, la Tomba dei Giganti di Su Monte e S’Abe, di dimensioni eccezionali, dominato dal castello di Pedres che si eleva, nei suoi pochi resti, a qualche decina di metri.

Da Loiri a Pozzo Sacro di sa Testa

Si lascia Loiri, e questo spettacolare sito alle spalle, per raggiungere il Pozzo Sacro di sa Testa, sulla strada che da Olbia porta alle spiagge di Pittulongu. Databile a circa 4000 anni fa, tra il XV e il XIII a.C., il Pozzo Sacro di sa Testa è uno dei monumenti più caratteristici della civiltà nuragica in Gallura, dove si svolgevano i rituali del culto dell’acqua. Al termine di un “percorso botanico” che presenta varie specie di piante tipiche della macchia mediterranea, si giunge ad un cortile circolare presso il quale venivano svolti i rituali. Frontalmente si colloca il pozzo la cui porta da accesso ai 17 gradini che conducono alla sorgente perenne che sgorga dalle profondità terrestri. Dana racconta leggende e caratteristiche di questo luogo che occasionalmente ospita eventi di musica e teatro, tra i quali Time in Jazz, evento clou dell’estate gallurese, creato e diretto dal trombettista di fama mondiale Paolo Fresu, sardo doc di Berchidda.

1Nuraghe prisgiona gallura turismo

Da Olbia ad Arzachena

Lasciamo Olbia e ci dirigiamo in direzione Arzachena per visitare La Prisgiona, uno dei siti meglio conservati e gestiti della Gallura, che comprende un nuraghe e un villaggio di circa 90-100 capanne. A seguire la Tomba dei Giganti di Coddu Veccju, realizzata in due distinte fasi, tra il 1800 a.C. la prima, e tra il 1400 e 1600 a.C. la seconda. L’inumazione dei defunti pare avvenisse dall’alto, mediante la rimozione di una delle lastre di copertura del corridoio, in un rito, quello che riguardava il culto degli antenati, che era di grande importanza nella civiltà nuragica.

Da Arzachena a Palau, da Santa Teresa fino a li Mizzani

li mizzani

Lasciamo Arzachena e continuiamo in direzione Palau e poi Santa Teresa Gallura. Nei pressi della deviazione per Tempio Pausania, attraverso una piccola stradina si giunge a Li Mizzani, Tomba dei Giganti e tappa principale del nostro day tour. Li Mizzani conserva, in realtà, ben poco della sua struttura originaria e si può quindi apprezzare solo la stele centrale, le fondamenta del corridoio e parte dell’esedra. Meta del turismo energetico è necessario andare guidati, poiché si sviluppa completamente su terreno privato. Qui è molto facile percepire la grande quantità di bovis, l’unità di misura dell’energia del sottosuolo, e dotati di un bastoncino si può realmente verificarne l’ampia presenza.

I racconti di Piernando Fioredda

Insieme a Dana, nel corso di questa visita, abbiamo avuto la fortuna di trovare la disponibilità di Piernando Fioredda, appassionato di storia e tradizioni locali, nonché studioso degli effetti specifici di questo territorio. Ci racconta aneddoti e curiosità, molti dei quali risalenti ai suoi “vecchi” e a quelli del paese, trasportandoci in un “viaggio fantastico”, dove è facile perdere il confine tra leggenda e realtà. Le sue storie hanno origine in una conoscenza antica e profonda della natura e dei suoi cicli vitali, di lontane credenze religiose delle pietre e delle piante, della forza vitale che è in ognuno di noi e che comunica con tutto ciò che ci circonda, di un universo sconosciuto e affascinante.

La narrazione di Piernando è ipnotica come quelle dei vecchi saggi, capace di trasportarti, attraverso memorie e metafore, in un mondo parallelo fatto di simboli e di figure, dove le piante e la pietra terrena incontrano, e si fondono, con il cielo e gli astri. Viaggiamo con lui, tra le sue storie e le dimostrazioni pratiche che testimoniano la magia di questo luogo, lasciandoci trasportare con quella leggerezza e sensibilità necessarie per poterne apprezzare effetti e sensazioni. Lasciamo Li Mizzani e tutta la sua aurea mistica, per andare a conoscere Cosimo, per gli amici Mimmo, il guardiano del Faro Porto Ferro, Costa Smeralda.

Fanale e Faro di Capo Ferro – Porto Cervo, Costa Smeralda

La Costa Smeralda come non l’hai mai pensata? Meno vip ma più affascinante, selvaggia e autentica? C’è…

La visita alla Costa Smeralda stride un po’ dopo questa “lezione di spiritualità”? All’apparenza potrebbe sembrare. Noi però, come abbiamo detto, andiamo oltre la superficie e ci spingiamo un po’ più in là… Ed è un po’ più in là che scopriamo quanto sia forte ed evidente la presenza del divino anche qui, nel salotto dell’elite mondiale. Prima però, per rimanere più “terreni”, andiamo ad incontrare Cosimo, per gli amici Mimmo, per scambiare due parole sulla sua scelta di vita, un isolamento sociale che porta a volte alla sindrome di Hikikomori ma che, nel suo caso, gli ha invece procurato piacere e serenità. Di certo vivere 365 giorni l’anno per quasi 30 anni, all’interno di un faro, sull’estremità dell’isola, esposto alle intemperie più furiose del mare e del vento, non è da tutti, ed è per questo che Dana lo mette nel suo itinerario, portando a scoprire anche questo scorcio di umanità gallurese.

1manuel in sardegna22

Tra l’altro il Faro di Capo Ferro, nello specifico, è attivo qui a Porto Cervo dal 1858, ed è un unicum nel suo genere, in quanto è tra i pochissimi fari ancora abitati da un farista. Torniamo però al filo conduttore dell’escursione, quello che ci ha portato a vivere l’esperienza di un terreno “magico” come quello di Li Mizzani” o a rimanere affascinati dai racconti del Pozzo Sacro di Sa Testa. La tappa del Fanale rosso di Capo Ferro, a poche centinaia di metri dal Faro, è per un indimenticabile hiking panoramico che svela i segreti di una “diversa” Costa Smeralda, meno vip ma più affascinante, selvaggia e autentica. Il vecchio semaforo della Marina Militare sorge lungo un sentiero che racconta storie di traffici marittimi risalenti a fine 800 e di marinai immersi in una romantica solitudine.

Qui oggi sono pochi ad arrivare. E non per le difficoltà di accesso, poiché la strada è abbastanza accessibile, ma piuttosto per la sua collocazione, un’estremità naturale dove la terraferma lascia spazio al pianeta mare. Giunti qui ci si cala in un “ambiente lunare”, dove le rocce assumono colori e toni sempre diversi, secondo la luce del cielo, i riflessi del mare, la furia del vento. È un luogo “Into the wild”, che chiede una discreta presenza mentale e un totale rispetto per la natura circostante. Anche qui, come nei siti precedenti, si possono percepire sensazioni forti, anche capaci, se vogliamo, di liberarci dai cattivi, pressanti pensieri e dalla pesantezza della vita quotidiana. È luogo ideale di meditazione, perfetto per rimettere in ordine le idee, collocarle in un corretto ordine di priorità, tale da poter ripartire per affrontare le problematiche e le preoccupazioni con il giusto piglio. O meglio, con la necessaria Energia!

escursione gallura

Qui Dana ha steso il suo telo mare, collocato sopra prodotti della terra sarda tra formaggi, salumi e altre piccole gustose sfiziosità acquistate dall’amico Agostino a La Casa del Formaggio a Porto San Paolo e, stappata un’ottima bottiglia di Sienda, vermentino di Cantine Mura di Loiri, si conclude la giornata e il nostro day tour. Il brindisi è di quelli intensi che consacrano un’esperienza forte e indimenticabile, pienamente vissuta e condivisa, tra sguardi persi verso l’infinito, scatti di foto, cin cin e promesse di rivederci di nuovo, tutti insieme.

La giornata si conclude qui, nella cornice di una Gallura meravigliosa. Nella memoria ricordi di abbracci e di sorrisi, di riflessioni e di leggerezza, nel segno che tutto può essere più bello di come appare, a per capirlo e poterlo apprezzare, bisogna sapere andare oltre, un passo più in là della superficie…

 

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2 Comments

Written by Roby Rossi

Vivo da emigrato dalla nascita, da lombardo a emiliano, da trentino a sardo, con lo zaino in spalla, quando non lo dimentico da qualche parte. Dimentico cose con la stessa facilità di infilarsi le infradito! Sarà perchè, come mi dicono fin da piccolo, ho la testa tra le nuvole. E, forse anche per questo, viaggio con il naso all'insù, alla ricerca di quella testa volante...

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