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I vini Il Conte Villa Prandone, una degustazione in cantina

Dal Cavaceppo al Lu Kont, i vini de Il Conte Villa Prandone sono la storia di una famiglia e di un territorio.

Dal Cavaceppo al Lu Kont, i vini de Il Conte Villa Prandone hanno un comune denominatore: la storia di una famiglia con la grande passione per vini che sono espressione del territorio marchigiano.

La vocazione della cantina Il Conte Villa Prandone è quella di praticare una viticoltura che rispetti non solo le viti, ma anche l’ambiente.

Sono le undici quando entriamo in una sala, la Barricaia, adibita alla degustazione dei vini della cantina Il Conte Villa Prandone. Dopo la visita alla cantina e una breve passeggiata, ci aspetta un tavolo apparecchiato per una degustazione di vini, espressione del territorio del Piceno, nati dalla passione della famiglia De Angelis. I vigneti de Il Conte Villa Prandone sono impiantati ad un’altitudine di 150/200 m sul livello del mare in terreni argillosi. Le uve sono allevate con sistema a spalliera, guyot e cordone speronato in filari distanziati gli uni dagli altri tra i 60 cm e il metro. I vitigni sono per lo più autoctoni: pecorino e passerina per i bianchi, montepulciano e sangiovese per i rossi. Completano il vigneto piccoli appezzamenti di merlot, lacrima, tannat, trebbiano, malvasia, sauvignon e chardonnay. Le cantine per la vinificazione e l’invecchiamento si trovano 7 metri sotto la superficie, dove il buio naturale, la temperatura costante, il giusto grado di umidità e le vibrazioni permettono al vino di affinare nel modo più genuino possibile. 

La filosofia della cantina Il Conte Villa Prandone

vini Il Conte Villa Prandone 1

Oscar Wilde sosteneva che non ci sia nulla di più pericoloso dell’essere troppo moderni, poiché si corre il rischio di diventare improvvisamente obsoleti. La famiglia De Angelis lo sa e così i vini di Conte Villa Prandone si muovono elegantemente tra tradizione e modernità con lo scopo di valorizzare e fare conoscere i vini del Piceno. Emmanuel De Angelis, poco prima della degustazione, ci racconta che l’obiettivo della cantina è quello di rafforzare la propria presenza sui mercati internazionali, ma anche di potenziare la propria penetrazione sul territorio nazionale. Un altro proposito è quello di sviluppare il percorso virtuoso di riutilizzo dei materiali di scarto e di una conversione graduale all’autoconsumo elettrico grazie all’impianto fotovoltaico. Ma ora è giunto il momento di raccontarvi la nostra degustazione dei vini de Il Conte Villa Prandone.

La degustazione dei vini de Il Conte Villa Prandone

vini Il Conte Villa Prandone degustazione

Cavaceppo 2022, Offida Passerina Docg

Le uve del Cavaceppo crescono sulle colline di Monteprandone in terreni con frange argillose. La vinificazione in bianco delle uve selezionate, prevede una breve macerazione con le parti solide, a cui segue un’immediata separazione del mosto. La fermentazione avviene in purezza a temperatura controllata (15-16°C). La conservazione è in serbatoi inox termocondizionati, mentre l’imbottigliamento è a freddo in linea sterile. Il Cavaceppo, un vino fresco e con una buona acidità, esibisce un colore giallo paglierino cristallino con riflessi verdi tenui. Presenta note di frutta fresca come la pesca bianca. È un vino parrtricolarmente versatile che si presta ad essere abbinato ad antipasti, piatti di pesce, in particolare alla griglia. Si consiglia di servrlo ad una temperatura compresa tra gli 8 e i 10°C. Cavaceppo è un vino che dimostra come la Passerina sia un vitigno che può dare ottimi vini bianchi.

Navicchio 2022, Offida Pecorino Docg

Un vino di alta gamma, frutto di un grande amore. Le vigne godono di un’esposizione ombreggiata, che favorisce la raccolta delle uve a fine agosto per avere un grado alcolico più basso, conservando un’acidità importante. Dopo la vinificazione in bianco, si provvede a una breve macerazione con le bucce, che prevede un’immediata separazione dal mosto. La vinificazione e l’affinamento è in cemento e anfora. Si impone alla vista per il suo bel colore giallo paglierino con riflessi che declinano al dorato. Si esprime con note di agrumi, pesca, salvia, canditi e sentori di crosta di pane. Un vino con una buona struttura, vellutato, minerale e speziato. È ampio e riempie la bocca. Un bianco elegante che rispecchia il territorio in cui nasce e che dimostra come dal Pecorino si possano ottenere grandi vini. È un vino che può maturare nel tempo. Si consiglia di servirlo ad una temperatura tra i 10-12°C. Ideale per accompagnare piatti di pesce importanti ed elaborati, ma anche piatti di carne da animali di cortile con erbe aromatiche.

Belva di Terra, 2022 Igp

Sobrio, elegante, con carattere e struttura. Ecco l’identikit del nuovo nato de Il Conte di Villa Prandone prodotto solo nelle migliori annate ed in quantità limitate. 85% sauvignon e 15% pecorino, ha un nome che richiama una fiaba tramandata fin dalla prima generazione della famiglia De Angelis. Le uve in cantina iniziano il loro percorso di vinificazione e affinamento suddiviso in tonneux, cemento e anfora per 6 mesi sui lieviti fini. Terminato l’affinamento, il vino viene assemblato e dopo un mese imbottigliato. Si presenta giallo paglierino con riflessi dorati. È molto espressivo già in fase olfattiva. Mostra note che ricordano la mela verde, la pesca, il frutto della passione e la menta. Si distingue per la sua freschezza con un lungo finale minerale. Può essere abbinato a crudité di gamberi, piatti di pesce o carne bianca con erbe aromatiche.

Navicchio, 2000 Offida Pecorino Docg

Ecco la vera sorpresa della degustazione proposta per valutare l’invecchiamento di un vino, per capire come le caratteristiche di un’annata, le precipitazioni e le temperature possano influenzare una vendemmia, e, quindi, il risultato finale. Presenta un colore luminoso, con una struttura ancora buona.

Marinus 2021, Rosso Piceno Superiore Dop

Primo vino delle Marche ad entrare nella classifica di Wine Spectator, il Marinus è uno dei riferimenti della cantina per la costruzione del proprio futuro. Le varietà di base di questo vino sono il montepulciano d’Abruzzo (70%) e il sangiovese (30%). Dopo una pigiatura soffice delle uve, viene fatto fermentare in rosso per 12-18 giorni a temperatura controllata (24-28°C). Conservato in serbatoi inox termo condizionati per tre mesi, viene poi fatto invecchiare in botti di legno di rovere per 12 mesi e, successivamente, imbottigliato a freddo. Il vino si distingue per la potenza olfattiva, per la sapidità e per i suoi tannini eleganti e ben equilibrati. Di colore rosso rubino intenso, Marinus si distingue per la sua eleganza e delicatezza. Al naso presenta sentori di rosa rossa e frutta rossa fresca, ribes, amarena e lamponi. È elegante e mostra una sensazione tattile vellutata, ma con corpo. La temperatura di servizio consigliata è tra i 18-19°C. È particolarmente adatto ad accompagnare arrosti, cacciagione e formaggi stagionati.

Zipolo 2020, Marche Rosso Igp

Il nome dell’etichetta viene dallo zippo, che in passato serviva per assaggiare il vino dalle botti. Un termine marchigiano che ricorda una storia che si vuole ricordare e tramandare. È un rosso d’autore con molta personalità prodotto con montepulciano, sangiovese e merlot. Dopo una pigiatura soffice delle uve selezionate, si avvia la fermentazione in rosso per 15-25 giorni a temperatura controllata (22-28°C). Dopo un invecchiamento in botti di legno di rovere per 16/24 mesi, si procede all’affinamento per 12 mesi in bottiglia. Rosso rubino intenso con note violacee, è un vino di gusto potenrte e aromatico con retrogusto speziato, morbido e vellutato. Si distingue per note di ribes, prugna, ciliegia marasca, speziatura di vaniglia, liquirizia e cioccolato. Si consiglia di servirlo a una temperatura ambiente (15-19°C), stappando la bottiglia un’ora prima. Un vino gastronomico perfetto da abbinare ad arrosti e cacciagione.

Lukont 2020, Marche Rosso Igp

Lu Kont nasce dal desiderio della famiglia De Angelis di avviare un progetto di grandi vini marchigiani. Infatti è il vino che racconta la storia della famiglia e del suo amore per il territorio del Piceno. Tutto ha inizio da un piccolo possedimento di terra del nonno Amilcare, che al ritorno dalla guerra impiantò vigneti in 7 ettari di terreno. “Lu Kont” – il conte in dialetto ascolano – era il suo soprannome, in quanto si narrava che fosse il discendente di una nobile famiglia di proprietari terrieri caduta in disgrazia alla fine dell’Ottocento. L’etichetta vuole essere proprio un omaggio al nonno e alla storia della cantina.

Lu Kont è un rosso piceno dal bel colore rosso rubino molto intenso. Al naso si presenta avvolgente con sentori di frutta fresca come amarena, frutti di bosco, ciliegia marasca e mora, a cui si aggiungono note di liquerizia, cacao e vaniglia. Al palato si percepiscono sentori di arancia sanguinella e frutta scura. Persiste molto in lunghezza con un tannino vellutato che regala sfumature dolci. In particolare, i 12 mesi in vasca di cemento gli consentono di sprigionare appieno i sentori fruttati. Si consiglia di servirlo a una temperatura ambiente (18°C), stappando la bottiglia un’ora prima. Un vino con una buona versatilità gastronomica da abbinare a piatti come cacciagione e carni nobili.

 

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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