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7 ingredienti al sapore di cibo e cultura (+ 3 che puoi evitare)

Quali prodotti acquisteremo nel futuro? Come li cucineremo? Conterà la sostenibilità? Uno sguardo rivolto alla spesa che faremo nei prossimi anni.

Quali saranno i prodotti che acquisteremo in futuro? Su quali investiremo i nostri risparmi, ricercando l’eccellenza e il produttore di nicchia? Vi segnaliamo 7 ingredienti al sapore di cibo e cultura.

7 ingredienti al sapore di cibo e cultura

  • Pepe nero

Gli chef di tutto il mondo ricercano il pepe nero in grani della regione di Penja in Camerun. Ottimo è anche il pepe del Madagascar, noto anche come pepe selvatico o pepe Voatsiperifery. É una spezia rara perchè non può essere coltivata. Cresce  nelle foreste tropicali a sud del paese e la sua raccolta è esclusivamente manuale. Presenta un gusto e aroma intenso, poco piccante, più profondo del pepe classico. Ha note delicate, non troppo forti, ricorda molto i sentori di bosco, agrumi e ha una sfumatura balsamica con sentori di resina, legni pregiati, cuoio e muschio. Si utilizza su carne rossa cotta alla brace e su pesce. É usato in pasticceria con i frutti di bosco e con il cioccolato.

Un altro pepe ricercato è il pepe prodotto in Kerala. Ha un profumo intenso e un gusto delicato che si sposa perfettamente con piatti di pesce. Per una scelta sostenibile, contrararia agli sprechi, consigliamo di non usare le confezioni monoporzioni, ma di comprare solo la quantità che ci serve.

  • Sale 

Gli chef ci insegnano che la scelta del sale è molto importante nel preparare piatti gourmet. É meglio scegliere un sale che non sali troppo per poter decidere mentre si prepara il piatto la sapidità che si vuole raggiungere. I sali migliori sono il marino integrale e il sale rosa dell’Himalaya.

Si può preparare il sale marino alle erbe a casa: basta mischiare al sale marino integrale delle erbe aromatiche. Originario del Giappone è poi il Gomasio, un sale marino integrale miscelato ad alghe e semi di sesamo tostati. Si aggiunge a fine cottura.

  • Soia

La soia è l’ingrediente di molti piatti orientali. É meglio prepararla a casa, perchè i prodotti che si trovano in commercio sono spesso di scarsa qualità. Ecco la ricetta.

Ingredienti

  • 450 grammi di fagioli di soia cotti
  • 340 grammi di farina
  • 225 grammi di sale
  • 3,7 litri di acqua

Attrezzatura

  • 1 bottiglia di vetro
  • tovaglioli
  • carta da forno
  • pellicola trasparente

Procedimento

  1. Scegliere la soia morbida per estrarla facilmente dal  baccello. Con un coltello affilato tritare finemente i fagioli di soia. Oppure frullarli. Metterli in una ciotola. Aggiungere la farina e mescolare bene con un cucchiaio. Riporre il composto sul tagliere ed impastarlo con le mani. Fargli assumere la forma di un grosso rotolo. Affettarlo in fette di circa mezzo centimetro. Aspettare la formazione della muffa.
  2. Mettere sul tavolo della carta assorbente, leggermente inumidita con acqua e adagiarvi  le fette ricavate in precedenza. Coprire nuovamente con la carta e coprire con un secondo strato di fette. Continuare gli strati fino a che non saranno finite le fettine. Mettere sulla sommità un ultimo strato di tovagliolo di carta bagnati. Avvolgere  con della carta da forno e poi con della pellicola. Riporre il composto in un posto buio e leggermente umido. Aspettare una settimana.
  3. Aprire l’involucro e sistemare le porzioni di pasta di soia su un foglio di carta forno per farle asciugare. Quando assumeranno la  colorazione scura saranno asciutte. Si può così passare alla fermentazione in acqua.
  4. Prendere una pentola capiente. Versare acqua e sale. Aggiungere le porzioni. Coprire la pentola con uno strato di pellicola trasparente. Con l’aiuto di un cucchiaio di legno mescolare e fare riposare. Ogni giorno mescolare almeno una volta. Aspettare fino a che i dischi non si saranno disciolti totalmente in acqua.
  5.  Filtrare il liquido ottenuto con una garza versarlo in una caraffa. É possibile conservarla in frigorifero a lungo. Il sale farà da conservante naturale.
  • Acciughe

Sulla qualità delle acciughe è assolutamente vietato risparmiare! Gli chef consigliano le acciughe del Mar Cantabrico, un  mare freddo e pulito che permette alle acciughe di crescere maggiormente in dimensione. Sono più grasse, più saporite.

  • Uova

Sono un ingrendiente, la cui qualità è indispensabile per la migliore riuscita di qualsiasi piatto che ne preveda l’utilizzo. Inoltre scegliamo la sostenibilità comprando solo quelle prodotte da allevamenti che assicurino condizioni etiche nell’allevamento.

  • Legumi

Anche in questo caso è meglio usare l’ingrediente “fresco”. Se proprio decidiamo di comprare i legumi conservati in scatola, cerchiamo la proposta migliore sul mercato. Il prodotto conservato va aggiunto al termine della cottura per evitare che si sfaldi.

  • Zafferano

É la spezia più costosa al mondo, con una storia lunga circa 5000 anni. Si racconta che Alessandro Magno lo unisse all’acqua in cui faceva il bagno per curare le ferite di guerra. La leggenda testimonia come lo zafferano fosse per le sue qualità benefiche considerato alla stregua di un farmaco. Oggi lo apprezziamo soprattutto per il suo utilizzo in cucina.

Si estrae dagli stigmi di un fiore chiamato Crocus sativus, fatti essiccare e poi ridotti in polvere rossa aranciata. In Italia è l’ingrediente principe del risotto alla milanese (per la ricetta leggi qui). In Spagna è usto per fare la paella. In Francia la bouillabaisse, una zuppa di pesce tipica della Provenza.

É protagonista anche dei dolci. In Sardegna, ad esempio, i nuoresi coricheddos, generalmente a forma di cuore, contengono un ripieno che prevede il suo utilizzo.

E dopo avervi segnalato 7 ingredienti al sapore di cibo e cultura, vi diciamo anche 3 prodotti che possono benissimo non entrare nel vostro carrello!!

3 Prodotti che puoi proprio evitare di acquistare

  • Sughi pronti

I sughi pronti anche se consigliati da grandi chef sono da evitare. Meglio spendere i soldi, scegliendo pomodori di buona qualità (anche in scatola), olio extra vergine d’oliva, a cui aggiungere un trito di cipolla e aglio. Se la stagione lo consente, si uniscono delle foglie di basilico. Si possono aggiungere anche acciughe e olive.

  • Spezie macinate

Meglio le spezie in grani o intere. Perdono meno rapidamente la loro aromaticità. Macinare le spezie con un pestello prima della preparazione del piatto, assicurta maggiore sapore.

  • Prodotti con aggiunta di tartufo

L’olio al tartufo, la senape al tartufo, il miele al tartufo – tutto ciò che ha un “sapore” di tartufo – è meglio evitarlo. Sono prodotti che costano tanto e difficilmente contengono del vero tartufo.

 

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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