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Ricette estive: panna cotta con salsa alle fragole e lamponi

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Una ricetta estiva per gustare i lamponi, un frutto amato da tanti. Per fare un ottimo dolce li devi conoscere. Sai sceglierli? Vanno lavati o no?

Identikit del lampone

In Italia i lamponi si raccolgono da giugno ad agosto. Si trovano più facilmente al Nord, in particolare in Piemonte e in Trentino, ma non mancano colture in Toscana, Emilia Romagna, Sicilia e Campania. Tra le varietà a frutto rosso più pregiate vi è la Tulameen, caratterizzata da frutti grandi, anche se tardivi, la cui caratteristica principale è il sapore intenso. Un’altra varietà pregiata è il Tulamagic, di origini svizzere e con un tempo di maturazione poco più precoce rispetto ad altre varietà. Di ottima qualità è anche il lampone della varietà Meeker, una coltivazione  con frutti di normali dimensioni e di maturazione media rispetto ai tempi di altre varietà. Ha una polpa molto consistente e un sapore particolarmente dolce.

Come scegliere i lamponi?

Come ogni frutto rosso, il lampone è un frutto delicato e non dura più di due o tre giorni. Nella scelta si devono privilegiare quelli carnosi e meno schiacciati, che non hanno sofferto il loro principale nemico, l’umidità. I frutti raccolti prematuri, spesso per congelarli, risultano meno dolci. È sempre preferibile acquistare i lamponi del territorio che sono raccolti nel giusto tempo di maturazione, senza subire lo stress del viaggio.

I lamponi vanno lavati?

Non vanno messi sotto l’acqua. I contadini per proteggerli dalla pioggia li coprono con dei teli. L’acqua, l’umidità fanno crescere la muffa e il lampone perde il suo caratteristico sapore.

I migliori lamponi per Famelici

Quelli che conservano una punta acida in grado di mitigare l’eccessiva dolcezza. Ricordiamo che i lamponi contengono vitamina C, E e P, oltre che potassio, antiossidanti e fibre.

Panna cotta con salsa alle fragole e lamponi

Aspettando il Ferragosto, vi proponiamo la ricetta di un grande classico della pasticceria adatto alla stagione estiva. Eccovi una proposta evergreen della pasticceria Made in Italy: la panna cotta con salsa alle fragole e lamponi. Idea semplice per un dolce per Ferragosto diverso dai precedenti causa Coronavirus. Ve la presentiamo in una formula informale per un pranzo o una cena da ricordare.

La panna cotta è un dolce al cucchiaio, privo di uova, di origine piemontese, spesso guarnito con delle salse: dal caramello a un coulis di frutta fino al cioccolato. Si può, senza alcun problema, prepararla il giorno prima, conservandola in frigorifero. Una raccomandazione: non sostituite la vaniglia con la vanillina! E per sapere se è un’ottima panna cotta? Non deve traballare troppo.

La ricetta: panna cotta alla salsa di fragole e lamponi

Panna cotta con salsa alle fragole e lamponi

Ingredienti

Per 4 persone

400 ml panna fresca
100 ml latte intero
100 gr zucchero
3 fogli colla pesce
1 stecca vaniglia

Per la salsa

100 gr fragole + 100 g lamponi
50 gr zucchero
Succo di mezzo limone

Procedimento 

Per la salsa alle fragole e lamponi
Mettere a macerare in una ciotola le fragole e i lamponi con lo zucchero e il limone che servirà a decorare la panna cotta.

Per la panna cotta

Scaldare in un pentolino a fuoco medio la panna, il latte, lo zucchero e la stecca di vaniglia precedentemente incisa lungo tutta la sua lunghezza. Aggiungere la colla di pesce già ammollata in acqua fredda. Filtrare il composto per eliminare i residui lasciati in cottura dalla stecca di vaniglia. Versare il tutto in stampini monoporzione da raffreddare subito in frigorifero.

NB

Le fragole possono essere sostituite con i frutti di bosco.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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