Mangiare bene in alta quota la cucina emiliana con qualche contaminazione ligure. Dove? A Zerba, in Alta Val Trebbia, da Claudia presso la S’cianza
Emilia e Liguria: fameliche contaminazioni
Quando parliamo di #famedivero parliamo di luoghi come questo. Oggi vi portiamo in val Boreca, una piccola preziosa perla di bellezza e di benessere. Si arriva qui salendo la val Trebbia, oltrepassando luoghi più noti e frequentati, lasciando alle spalle il deja vù, per avventurarsi lungo strade che portano in cielo.
Zerba è un piccolo centro dell’alta val Trebbia, qui non ci si passa per caso, qui bisogna proprio volerci venire. E chi ci è venuto una prima volta, è matematico: torna ogni volta che può! Un’ora e mezza da Genova, pochi minuti in più da Piacenza, mezz’ora in più da Milano, lungo strade di una valle sempre affascinante e ricca di scorci meravigliosi.
La vita qui scorre serena, stress e smog sono elementi lontanissimi, parole sentite dire…
Zerba conta poco più di 70 abitanti, una popolazione che non vuole cedere alla comodità del lavoro sotto casa rinunciando alla vita che qui scorre serena, dove stress e smog sono elementi lontanissimi, parole sentite dire…
Siamo stati a Zerba con amici amanti della buona cucina e dei luoghi fuori dagli itinerari più consueti. E abbiamo trovato su questa piccola valle la perfetta sintesi, sapori genuini e cucina di alto livello uniti ad un territorio incantevole e quasi sconosciuto, per pochi fortunati.
Ora ascoltate bene… Quando avete una giornata libera prendete l’auto o la moto, fate il pieno e prendete direzione val Trebbia. Quando iniziate a salire e l’aria inizia a farsi più leggera e fresca, ammirate lo scenario che attorno a voi si apre, sempre però con la dovuta attenzione nella guida. Salite, salite, salite, una curva e poi un’altra, dolcemente, in slow motion, perchè dev’essere un piacere, non una corsa, ok?
Siete giunti a Zerba, parcheggiate l’auto lungo la strada, in corrispondenza di una piccola insegna “Osteria La S’cianza”. Avvicinatevi e chiedete di Claudia. Lei sarà già lì, con i suoi occhiali tondi e il sorriso che quasi tocca le lenti. I pochi tavoli rendono immediatamente l’idea dei pochi posti a sedere e se non avrete prenotato (non ve lo avevamo detto prima? Sorry…) ahiahiahiai, possiamo solo detestare chi ci ha preceduto e sta famelicamente gustando le specialità di Paolo, cheffone (grosso chef per capacità e stazza) di La S’cianza.
Siete riusciti a sedervi? Bravi, bene… allora cosa mangiamo? Gli antipasti prevedono salumi, formaggi, giardiniera, verdure e… ma non vogliamo togliervi il gusto della sorpresa, solo un invito, sentito e famelico: prenotate e andate subito! Il dolce, un’altra delle chicche di casa Claudia, sarà la chiusura di un momento di vero gusto, di puro piacere. Noi ricordiamo ancora, leccandoci i baffi, la torta di nocciole servita con uno zabaione decorato con delle dolci ciliegie!
Sei lì, non ti muovi, ma puoi decidere se stare in Emilia oppure andare in Liguria, ma anche in Lombardia e in Piemonte: Quanta strada? Nulla, nemmeno un passo. Magie di val Boreca
Hai terminato questo momento di gran gourmet in totale ruralità, e ancora ti stai chiedendo come può essere che Claudia e La S’cianza li scopri solo ora? E dopo aver girato l’Italia e il mondo e mangiato in mille locali… Vabbè, non pensiamoci e vediamo cosa fare ora. La scelta è semplice e naturale: si va in visita a tutto quanto Claudia e il babbo ci hanno raccontato, dalle strette stradine del borgo al castello dei Malaspina, fino alle minuscole frazioni dei dintorni dove magari incontri Pietro, l’ultimo panificatore della valle, oppure Massimo, accumulatore seriale di motori e pezzi di storia contadina, raccolti in un capannone che ti porterà a visitare. E poi andremo ancora più su, fino a sfiorare le stelle con le mani, ai 1500 metri di Capannette di Pey e di Cosola dove se muovi un piede cambi regione quattro volte, dall’Emilia vai in Liguria, oppure in Piemonte o in Lombardia. Quanta strada tocca fare? Nemmeno un passo, stai lì, fermo sui tuoi piedi.
Sfida famelica: significato de La S’cianza a Zerba
Sfida famelica: chi di voi conosce il significato di “La S’cianza”, o sa la sua provenienza? Bene, chi darà risposta a questa bella domanda verrà premiato con un drink a Ottone, nel bar della piazza o all’Antico Mulino di Ottone a pochi metri, oltre ad un’intervista dedicata allo scopritore di qualcosa che nessuno, ma proprio nessuno, ancora conosce!
Un consiglio: inventatevi cose, anche le più strane, perchè vincerà chi la dirà più grossa! Siete pronti? Tre due uno, viaaaaaaa! La gara abbia inizio!
Osteria La S’cianza
Via Lisamara – loc. Scianza
Zerba (PC)v
cell. +39 349 2342730
pagina facebook
Descrizione di un luogo paradisiaco ti sale subito la voglia di piantare tutto e partire x questa meta incredibile che ti chiama!
Grazie x avermi fatto conoscere che esiste ancora un angolo di paradiso in terra
Pero non vorrei che venisse troppo conosciuta xché potrebbe essere rovinata!!!
Noi speriamo che sia un esempio per chi vuole recuperare le comunità montane