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Chocolate dream: la ricetta della crostata cioccolato e caramello

Preparare una torta al cioccolato, è il sogno di tutti noi. Se credi che cioccolato e caramello siano la migliore combinazione possibile, eccoti la ricetta della crostata cioccolato e caramello.

Che dire parliamo di un chocolate dream? In generale, fare una torta al cioccolato è abbastanza facile. Solitamente composta da 5 ingredienti -uova, zucchero, farina, burro e ovviamente cioccolato -accontenta adulti e bambini. La torta al cioccolato cambia consistenza a seconda del tempo di cottura: poco cotta risulta cremosa, mentre se prolunghiamo la cottura, diventa soffice.

Con cosa sostituire il burro in una torta di cioccolato

Una torta al cioccolato è un dessert “ricco”. Se si cerca di ridurre le calorie del dessert, si può cercare di sostituire il burro. Ma come? Con delle zucchine grattugiate soprattutto se si fa un brownie o dei fagioli scuri perfetti per un fondente al cioccolato vegano.

La ricetta della crostata cioccolato e caramello

Noi vi offriamo una ricetta che è un ritorno ai ricordi dell’infanzia rivisti con gli occhi dell’adulto e della scoperta di ingredienti con una forte personalità come il cioccolato e il sale Maldon. Pronti a degustarla?

Per impasto al cioccolato

125 g burro ammorbidito

125 g zucchero a velo

1 tuorlo

1/2 bacca di vaniglia

200 g farina

40 g cacao amaro in polvere

farina per impastare e per spolverare la carta da forno e

pellicola trasparente

carta da forno

tagliapasta rotondo diametro 7 cm

stampo del diametro di circa 24-26 cm

riso o lenticchie

Impastare il burro e lo zucchero a velo. Unire il tuorlo e la vaniglia e lavorare fino ad ottenere un impasto omogeneo. Setacciare nel composto la farina e il cacao e amalgamarli all’impasto. Formare un disco e ricoprirlo in modo stretto con una pellicola trasparente. Mettere in frigo per un’ora.

Preriscaldare il forno a 180°C. Arrotolare l’impasto tra due fogli da carta da forno leggermente infarinata e stenderlo formando un rettangolo dello spessore di 0,5 cm. Con il tagliapasta rotondo ricavare un disco e premerlo nello stampo, eliminando la parte in eccesso. Mettere in frigo per 1/2 ora.

Foderare lo stampo rivestito di impasto con carta da forno e riempirlo di riso o di lenticchie. Cuocere in forno per 15 minuti. Eliminare la carta e le lenticchie o il riso e cuocere per altri 10 minuti. Lasciare raffreddare.

Per caramello

1/ tazza di acqua

100 g zucchero

1/2 tazza di melassa bianca

90 g burro

100 g panna fresca

2 g sale grosso

tazza vetro

Mettere l’acqua in un tegame capiente: Unire lo zucchero e la melassa e cuocere a fuoco medio alto, agitando la pentola di tanto in tanto per circa 10 minuti fino all’ottenimento di un caramello ambrato. Con una frusta incorporare il burro, la panna e il sale (che fa riprendere l’ebollizione) fino ad ottenere un composto omogeneo. Mettere il caramello in una tazza di vetro. Metterlo sulla torta ancora caldo. Fare riposare per un’ora per farlo solidificare bene.

Per ganache al cioccolato

150 panna fresca

180 g cioccolato extrafondente

ciotola resistente al calore

pentolino

spatola

Tritare finemente il cioccolato. Versare il cioccolato in una ciotola. Fare bollire in un pentolino la panna. Versarla sul cioccolato e fare riposare per 2 minuti, mescolarla con una spatola fino ad ottenere un composto omogeneo. Metterla sulla torta. Fare riposare la glassa a temperatura ambiente per almeno 2 ore.

Decorazione

Al centro della torta un pizzico si sale Maldon.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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