Per combattere il caldo, un antidoto è il gelato. Ottimo quello alla frutta. Provare a farlo a casa, magari per merenda? Perchè no! Non è facile, ma si può provare. Famelici vi propone un gusto particolare: il gelato ai fichi. Una ricetta proposta da un grande gelatiere: Renzo Ongaro. Premiato in diverse occasioni per l’eccellenza del gelato proposto, ha vinto con il collega Giorgio De Pellegrin a Longarone, fiera del gelato artigianale, il concorso “Gusto dell’anno 2013” con la proposta “Fichissimo”.
Fichissimo e il “figomoro”
Alla base di “Fichissimo” c’è il “figomoro”, un fico dal colore che ha la buccia che va dal nero al violaceo e l’interno rosso cardinale. La sua coltivazione risale al XIV secolo nel comune di Caneva, al confine tra Veneto e Friuli, in provincia di Pordenone. Il microclima dell’area pedemontana, collocata a ridosso delle Prealpi, la ricchezza di calcare e di diversi sali minerali del sottosuolo, tra cui il ferro, e la collocazione delle piante in declivi decisi, danno al fico, molte caratteristiche qualitative ed organolettiche. Arrivato dall’Asia, nell’antichità spesso imbandiva i banchetti dei nobili ed era trasportato sulle navi veneziane come fico secco. Ha un alto tenore zuccherino, se ben pulita, può essere mangiato con la buccia. Ha un retrogusto amaro e leggermente acido che contrasta con la dolcezza della sua polpa. É ottimo per la preparazione del gelato ai fichi, marmellate, conserve e nella versione caramellata, l'”Aseo moro de fighi”. Da provare anche la birra! Vi segnaliamo anche l’utilizzo del figomoro per la cura del corpo: è utilizzato in docciaschiuma per favorire l’esfoliazione del corpo.
Un Consorzio, con cinquantatré soci, lo tutela e lo valorizza.
Fichissimo
di Renzo Ongaro
“Casa del Gelato” a Caorle, in provincia di Venezia
Ingredienti
340 g Acqua
214 g Saccarosio
34 g Destrosio
10 g Inulina
2 g Neutro frutta
400 g Fico “Figomoro da Caneva”
Per la decorazione
Noci del Veneto Orientale
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