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Arrivano gli wine cocktails: la varietà dei cocktail aumenta

Arrivano gli wine cocktails…li aveva già proposti Marinetti…vino è cultura!

Chi non ha letto “La cucina Futurista” di Filippo Tommaso Marinetti, il fondatore del movimento futurista? Se non l’avete fatto, leggetelo, mettetelo in valigia. Il futurismo, irriverente, brillante, provocatorio, aveva un solo motto “épater le bourgeois”, ovvero stupire il borghese. Non ci può dunque sorprendere che proponesse dei cocktail per l’epoca inimmaginabili a base di vino. Marinetti stupisce i suoi lettori con la proposta di “Decisione”, che doveva chiamarsi “Folle Decisione”: barolo bollente con vino chinato e rhum. Non solo: “Giostra d’alcool” (1/4 di Barbera, 1/4 di cedrata e 1/4 di Campari) , l’“Inventina” (!/3 di Asti, 1/3 di liquore di ananas e 1/3 di arancio), la “Simultanea” (4/8 di Vernaccia, 3/8 di Vermouth, 1/8 di acquavite). Non sappiamo come fossero, se qualche barman li abbia mai proposti o mai li proporrà, magari in una serata futurista, ma di certo testimoniano il fascino del vino servito come cocktail (per i futuristi “polibibita”).

Arrivano gli wine cocktails: la cucina futurista di Marinetti ne aveva già parlato
“La cucina Futurista” di Filippo Tommaso Marinetti, il fondatore del movimento futurista

Al di là dell’originalità del movimento futurista, con il vino si possono realizzare freschi e insoliti cocktails adatti alla stagione estiva. Finora i classici wine cocktail sono stati proposti con il Prosecco, lo Spumante o lo Champagne. Con il vino rosso o bianco erano, fino a qualche tempo fa, veramente pochi. Eppure hanno una storia. In vecchi ricettari si trovano i “Mulled wine bowl”, offerti dai nobili inglesi nelle feste di campagna. In Italia, pur con qualche differenza fra Nord e Sud, era tradizione durante la stagione calda apprezzare il vino “abbinato ” ad altre bevande. Più recentemente grazie al successo di “Sex and the City” sono diventati “alla moda”.

L’ultima novità tra gli wine cocktails?

Dianella, è un borgo, che sorge sulle colline di Vinci, in Toscana. Un luogo dove si produce vino, ospitalità e ristorazione, rispettando la tradizione. E da qui è partita l’idea di riproporre gli wine cocktails. In collaborazione con Danny del Monaco, sono presentati utilizzando una gamma di ingredienti rigorosamente toscani. Sono state creato otto ricette, una per ogni vino, da gustare in base alla stagione.

Io vi propongo 4 proposte:

cocktail “Sereno” (con Sereno e Nuvole, Vermentino in purezza)
cocktail “Matto” (con Il Matto delle Giuncaie, Sangiovese in purezza, rosso Toscana IGT)
cocktail “A Veglia” (con “Le Veglie di Neri”, Sangiovese e Cabernet, rosso Toscana IGT)
cocktail “Le bolle” (con Maria Vittoria and Ottavia, Sangiovese in purezza, rosato, metodo ancestrale)

…e 2 ricette

Cocktail “ A Veglia”

Arrivano gli wine cocktails: vini Dianella
Il cocktail “A Veglia” resta vinoso al palato, leggermente piccante

Il cocktail per chi ama il vino rosso e lo vuole sentire! Il cocktail “A Veglia” resta vinoso al palato, leggermente piccante per la presenza di pepe rosa e con l’aroma del basilico per offrirgli una nota fresca. É ingentilito dalla cedrata e dal liquore alla pesca.

Ingredienti

Foglie di basilico fresco

Pompelmo rosa pestato

1 cl. Liquore alla pesca

2 cl. Homemade alla rosa e pepe

5 cl. “Le Veglie di Neri” Dianella Rosso IGT

3 cl. Cedrata

Cocktail Matto

Il cocktail “Matto” è il più “futurista” fra gli wine cocktail Dianella. Il Sangiovese in purezza si esprime con carattere, mixandosi con il Vermouth toscano al rabarbaro. É ingentilito con la delicatezza dei fiori di sambuco.

Arrivano gli wine cocktails: il Matto. Cantina Dianella
Il cocktail “Matto” è il più “futurista” fra gli wine cocktail Dianella

Ingredienti

2 cl. Vermouth al rabarbaro toscano

4 cl. “Il Matto delle Giuncaie” Dianella Sangiovese IGT

2 cl. Fiori di sambuco

3 cl. Tonica

Essenza al rabarbaro

DOVE

Loc. Dianella
Via Dianella 48
50059 Vinci (FI)
Tel. 0571/508.166
www.villadianella.it

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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