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A Gavi sulle tracce di cibo, vino e cultura

Andare a Gavi significa esplorare un borgo Bandiere Arancioni  che può essere proposto come un bell’esempio di contaminazione di cibo e cultura, vino e arte, storia e contemporaneità. Non solo: Gavi è in Piemonte, in provincia di Alessandria, ma è innegabile che qui si respirano anche le atmosfere della vicina Liguria.

Per gli amanti della cultura: Santuario della Madonna della Guardia

Se avete amato le atmosfere del romanzo “Nel nome della rosa” di Umberto Eco – la  storia che vede protagonisti il frate francescano inglese, Guglielmo da Baskerville, e il suo allievo, Adso da Melk, ambientata in un’abbazia benedettina sui monti dell’Italia settentrionale- non potete rimanere affascinati dal Santuario della Madonna della Guardiaa GaviÉ lo stesso Eco a indirizzarci in questi luoghi. In una lettera inviata al giornalista Enrico Massone nel 1989 lo scrittore ammette di avere pensato di ambientare la sua grande opera in questi posti. “Le interesserà sapere che parte del libro è stata scritta ad Uscio, e che altre volte pensavo al santuario della Madonna della Guardia, nel genovese…”. Il tempio, edificato sulla vetta del monte Figogna, presso il comune di Ceranesi, è il più importante santuario mariano della Liguria. Chi visitandolo non si ritrova nelle parole di Adso da Melk: “D’un tratto ci si trovava come su di una terrazza montava che dava a picco su golfi bellissimi, e dopo non molto si penetrava in gole profonde, dove montagne si elevavano tra le montagne, e l’una ottundeva all’altra la vista della costa, lontana, mentre il sole penetrava a fatica in fondo alle valli”? Ma nei pressi di Gavi, a Serravalle Scrivia, è imperdibile un’altra meta altrettanto affascinante: l’area archeologica della città romana di Libarna.

Per gli amanti dell’archeologia: Libarna

Ogni insediamento romano è nato per motivi economici, da un incrocio di strade che consentivano il commercio e, in caso di conflitti, il passaggio degli eserciti. a GaviL’origine di Libarna è da ricondurre al tracciamento della via Postumia, da Genova a Aquileia, nel 148 A.C. La romanizzazione del territorio prevedeva sempre un processo di ristrutturazione radicale del territorio: il nuovo assetto contemplava la divisione razionale dei terreni agricoli e la costruzione o la sistemazione di insediamenti preesistenti. La città rappresentava il “centro dei servizi” di un territorio da strutturare razionalmente per un’economia basata su agricoltura, pastorizia e caccia. Modello era Roma, per cui vi era sempre un tempio, un foro, un teatro, una basilica. Si entrava a Libarna, priva di una cinta muraria, attraverso delle porte, erette a nord e a sud lungo il cardine massimo per segnalare lo spazio urbano. Qui trovavi il foro, centro della città; il teatro a forma semicircolare, dove gli attori recitavano tragedie, commedie e altre forme di spettacolo; le terme, luoghi deputati allo svago e al divertimento e l’anfiteatro, di forma ellittica, dove si svolgevano i combattimenti tra gladiatori e le caccie alle bestie feroci.

Di Gavi in Gavi: una manifestazione per gli amanti del “Barolo bianco del Piemonte”

L’occasione per conoscere Gavi e il suo territorio la devo a “Di Gavi in Gavi”, 5^ edizione della manifestazione organizzata dal Consorzio Tutela del Gavi. Gavi: Carlo Cracco giudice a Di Gavi in GaviUn’occasione per conoscere il vino definito il “Barolo bianco del Piemonte”, ma anche i migliori abbinamenti con i piatti del territorio. Ospite d’eccezione è stato Carlo Cracco, che ha vestito il ruolo – a lui famigliare – di giudice, decretando il miglior abbinamento tra il Gavi DOCG e una delle 11 ricette proposte dagli 11 Comuni della Denominazione. Dopo qualche attimo di esitazione, lo chef stellato ha decretato il vincitore: il Comune di Carrosio con la “Peperonata Carrosiana”. Cracco ha così motivato la scelta: “la morbidezza e la carnosità del peperone si sposano perfettamente con la freschezza del Gavi”. Un abbinamento consigliato dallo chef stellato? “Gavi e uovo“. Una pioggia di coriandoli, davanti alla Chiesa di San Giacomo, ha sancito la conclusione di una manifestazione vincente!

Per gli amanti della buona cucina: Villa Sparina

Nessun dubbio: il ristorante “La Gallina” all’interno di Villa Sparina Resort. Sulle colline di Monterotondo, in una dimora patrizia risalente al XVIII secolo, oggi di proprietà della famiglia Moccagatta, vi trovate magicamente immersi in un luogo dove tutto è nuovo, ma nello stesso tempo antico. Non perdetevi la visita alle cantine del ‘700, perfettamente conservate. Una barricaia a dir poco suggestiva! Qui nascono i vini e si affinano per molti mesi, come accade al cru Monterotondo, ottimo da sorseggiare abbinato a carni bianche o al pesce. Stefano Moccagatta ci racconta come “ora i turisti, soprattutto stranieri, amano conoscere la campagna italiana. Non ci si ferma più solo per il week end, si sceglie di soggiornare 7 giorni. Questo ci ha spinto a prevedere l’apertura di un nuovo ristorante da affiancare a quello già aperto”. Il Ristorante “La Gallina”, un vecchio fienile trasformato in un locale gastronomico, è da poco diretto da Matteo Monfrinotti, la cui proposta è una cucina tradizionale legata al territorio ma reinterpretata in modo da alleggerirla e renderla portavoce dell’eccellenza delle materie prime scelte. Il giovane chef pavese presenta una rivisitazione del vitello tonnato, dove la salsa, accompagnata a parte, permette di esaltare al massimo la qualità della carne. Ottimi gli agnolotti alle tre carni (coniglio, maiale e vitello), così come il dolce non-dolce mora, mascarpone e caffè. Naturalmente tutti i piatti sono accompagnati dal “Barolo bianco del Piemonte”: il Gavi. Che dire? Se cerchi cibo, cultura, vino, arte, storia e contemporaneità, vai a Gavi.

Per Informazioni:

Santuario Madonna Della Guardia:

Piazza Santuario Nostra Signora della Guardia, 4, 16014 Ceranesi GE

Telefono: 010 72351

Area Archeologica Libarna:

Via Arquata, 63, 15069 Serravalle Scrivia AL

Telefono: 0143 633420

www.libarna.al.it

Azienda Agricola Villa Sparina – Frazione Monterotondo, 56, Gavi (Al) tel. 0143/633835 -sparina@villasparina.it

 

 

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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