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Cambiamenti climatici e cucina tropicale: il nostro futuro culinario e culturale?

L’emergenza climatica porta sempre più a coltivare frutti distanti dalla tradizione mediterranea

Uno dei più grandi cambiamenti a cui assisteremo nei prossimi anni sarà determinato dalla crisi climatica. Verranno abbandonate le colture mediterranee per coltivare prodotti esotici. Che cosa accadrà in cucina?

Nei prossimi anni sentiremo sempre più parlare di cambiamenti climatici e cucina tropicale come nuova tendenza della gastronomia italiana. Saranno create nuove ricette con ingredienti esotici coltivati in Italia, a cui si aggiungerà un pizzico di creatività. Assisteremo ad un’estensione alla cucina dei principi del tropicalismo, quel movimento culturale – musicale sviluppatosi in Brasile negli anni sessanta del XX secolo, promosso da un gruppo di musicisti e artisti, tra cui Caetano Veloso, Gilberto Gil, Gal Costa, Tom Zé, Rita Lee e il gruppo Os Mutantes. Un movimento che rompeva con la tradizione di un paese dilaniato dalla violenza dello Stato. Gli artisti superavano i confini della loro patria per guardare al mondo e conquistare la libertà.

E voi direte che cosa c’entra con l’Italia? Ricordandovi che cibo è cultura, la stessa rivoluzione potrebbe essere conosciuta dalla nostra cultura gastronomica spinta dai cambiamenti climatici ad aprirsi a culture diverse. La coltivazione di frutta e verdura esotica non potrà non avere conseguenze nella creazione di nuovi piatti.

L’avanguardia tropicalista in cucina è guidata dalla Sicilia. Non stiamo parlando di una moda, ma di una tendenza che potrebbe avere la forza nel tempo di imporsi come tradizione.

Cambiamenti climatici e cucina tropicale: ecco di che cosa si parlerà nei prossimi anni

La crisi climatica, la globalizzazione e i cambiamenti dei gusti cambieranno la nostra cucina tradizionale?

Il paesaggio della Sicilia già da qualche anno sta cambiando. La crisi climatica ha indotto molti giovani agricoltori ad abbandonare le classiche colture mediterranee, in particolare di agrumi, ulivi, vigne e mandorle, e a convertire i terreni a coltivazioni esotiche, più adatte al nuovo clima. Secondo Coldiretti, crescono le piantagioni di avocado, mango, frutto della passione, zapote nero (un frutto messicano che ricorda il caco) e altre specie tropicali tra Messina, l’Etna e il palermitano. Non solo, sono state avviate piantagioni sperimentali di altre colture come il litchi e la sapodilla, da cui si ottiene anche il lattice.

La Sicilia, terra di contaminazioni culturali e culinarie

ricette regionali: cannoli siciliani

La tendenza ad usare in cucina frutta e verdure tropicali non poteva che nascere in Sicilia, una terra che delle contaminazioni culturali e gastronomiche ha saputo fare da sempre un punto di forza. Lo testimonia, ad esempio, la storia del cannolo siciliano nato durante la dominazione araba. La leggenda vuole che sarebbe stato creato da una cortigiana dell’harem di un sultano per compiacerlo e soddisfare le sue voglie.

Il tropicalismo, un’avanguardia culturale e culinaria

termine naturale sulle etichette

Il tropicalismo gastronomico siciliano saprà imporsi all’attenzione, saprà sconvolgere i canoni della cucina siciliana? La frutta e la verdura esotica, un tempo poco sostenibile e costosa, oggi a causa del cambiamento climatico, sempre più simile a quello tropicale, sono diventate coltivabili e poco costose. Così la Sicilia da granaio dell’Impero romano si è trasformata in una terra assai calda dove si possono coltivare facilmente mango, avocado e papaya. Le nuove colture si scontrano però con il problema idrico dovuto a quell’incuria che provoca la dispersione dell’acqua.

Cambiamenti climatici e cucina tropicale: i pro e i contro

I pro di coltivare prodotti esotici? La biodiversità in Sicilia e le caratteristiche del sottosuolo consentono di promuovere diverse coltivazioni più consone al cambiamento climatico, in particolare provenienti dall’Asia e dell’America latina. In alcuni casi, l’assenza di fattori patogeni e un clima più dolce, assicurano una qualità migliore gustativa e nutrizionale rispetto alle produzioni oltre oceano.

Al contrario, quali sono i contro della coltivazione di prodotti esotici? La perdita delle colture mediterranee e delle tradizioni gastronomiche siciliane.

Il commento famelico

Il mondo intorno a noi cambia sempre più velocemente. E noi sembriamo non accorgercene. Lo so già molte persone diranno che la tradizione non sarà mai uccisa, ma attenzione il mondo si trasforma indifferente alle nostre chiacchiere.E allora vi sembra ancora che cambiamenti climatici e cucina tropicale non saranno i temi del futuro?

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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