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Rho, l’alternativa rilassante vicino a Milano: solo 20 minuti di treno

Rho, vivace centro culturale, a 20 minuti da Milano, è da tener presente per una gita a basso costo

Quando il rumore e il ritmo della città ti stanca, è ora di scoprire l’hinterland milanese. Rho, il comune del nord-ovest milanese, è raggiungibile facilmente da Milano in 20 – 30 minuti con la metropolitana o il passante ferroviario

Rho ha antiche origini che risalgono al periodo romano, quando la cittadina faceva parte della provincia della Gallia Cisalpina. All’epoca era un noto centro commerciale che godeva della posizione privilegiata di essere sulla strada tra Milano e Como. Nel Medioevo divenne un importante centro religioso grazie alla costruzione della Basilica di San Vittore.Tra fine 800 e inizi 900 ha poi vissuto la rivoluzione industriale lombarda.

Rho fiera

Se molte fabbriche sono ancora oggi funzionanti, altre sono monumenti di archeologia industriale come testimonia il primo edificio storico del Salumifico Citterio interamente ricoperto di vite canadese. Oggi tutti conoscono la cittadina rhodense per essere il comune che ospita la fiera Milano – Rho, ma ti assicuriamo che ci sono alcuni luoghi davvero interessanti da visitare.

Cosa fare a Rho, una guida famelica

Santuario dell'Addolorata

Le giornate a Rho possono essere dedicate alla cultura ma anche al relax. Appena arrivati a Rho, dirigiti subito al Santuario dell’Addolorata, un importante luogo di culto mariano della Lombardia. La chiesa fu eretta nel 1583 sul luogo in cui, secondo la leggenda, un’antica immagine della Madonna versò delle lacrime di sangue.

Il disegno del santuario è dell’architetto Pellegrino Tibaldi, il campanile di Giulio Galliori, che ne modificò il progetto originale, mentre la facciata è di Leopoldo Pollack.  All’interno si possono ammirare tele ed affreschi di Camillo Procaccini, dei Fiammenghini, del Morazzone e di Raffele Casnedi da Runo. Qui ti puoi soffermare per almeno un’ora alla ricerca di una spiritualità costruita nel tempo.

Collegio dei Padri Oblati

A fianco del Santuario sorge il Collegio dei Padri Oblati progettato da Giulio Galliori nel 1766, ma la cui realizzazione iniziò solamente oltre un secolo più tardi, per terminare nel 1912. Qui vi hanno studiato numerose importanti figure ecclesiastiche, fra cui anche Papa Paolo VI. Una curiosità? La parola Oblato deriva dal termine latino oblatus: participio perfetto irregolare del verbo offerre,  letteralmente “offerto”. Fondati da San Carlo Borromeo nel 1578, gli Oblati si dividono attualmente in quattro famiglie: missionari, vicari, diocesani e fratelli.

E poi non perderti Villa Burba Cornaggia

Villa Burba Cornaggia

La sontuosa villa nobiliare tardo – barocca del XVII secolo, circondata da un rigoglioso parco di faggi, tassi, camelie, magnolie, sequoie e querce, si trova in Corso Europa 291 (il parco offre un accesso secondario alla fine di via Papa Giovanni XIII). Da ammirare il cedro dell’Himalaya piantato nel 1690.

Perchè Burba? La leggenda vuole che si riferisse ad una donna burbera dotata di un brutto carattere. Non sappiamo se è vero, di certo la storia della villa è tutta al femminile. Requisita, durante la Seconda Guerra Mondiale, la villa cadde in disgrazia. Nel 1966 fu acquistata dal comune di Rho, che piano piano ha cominciato a restaurarla. Oggi ospita in un’ala la Biblioteca, mentre in altri spazi eventi e diverse manifestazioni culturali, tra cui la mostra permanente Passato e presente.

All’interno, sono custoditi arredi d’epoca e opere d’arte preziose. Quello che colpisce maggiormente è il salone centrale con il suo camino in pietra accessibile sia dalla corte che dal parco

Dove mangiare e bere a Rho

wine bar eureka rho

Per una colazione, un pranzo o una cena senza problemi? Presso il Wine Bar Eureka trovi un menù ricco che prevede un viaggio nella cucina mediterranea con qualche tocco brasiliano e  un’ottima proposta di etichette di vini nazionali e internazionali. Il wine bar si avvale della collaborazione della Fernandina, una giovane chef italo – brasiliana. La sua cucina mi ha stupito con piatti apparentemente semplici, ma ricchi di sapori ben abbinati tra loro, con qualche richiamo al Brasile. Scommettiamo che, dopo aver assaggiato la sua cucina, vorrai iscriverti ad uno dei corsi che La Fernandina organizza presso Eureka?

Io ho partecipato ad un evento dedicato alla poesia e alla magia organizzato in occasione della Festa delle Donne. Una serata piacevole animata dal Mago Linus e dai Poeticanti che con una profonda leggerezza ci hanno portato a scoprire il fascino dei gesti e della parola.

Dove dormire a Rho

oblati rho

Ed eccoti la sorpresa. Ti suggerisco un posto tranquillo che accoglie ospiti provenienti da tutto il mondo. Un posto dove regna un silenzio che, nel corso di vite sempre più veloci, abbiamo dimenticato. La Casa degli Oblati Missionari, denominata anche Casa per Ferie, circondata da un elegante chiostro con tre arcate per lato sorrette da colonne binate in granito rosa, dispone di 28 camere dotate di tutti i comfort.

Come arrivare a Rho

Con il passante ferroviario

  • Dalle stazioni del Passante Ferroviario Certosa, Villapizzone, Lancetti, Porta Garibaldi, Repubblica, Porta Venezia, Dateo e Porta Vittoria: la linea S5 Treviglio-Varese o la linea S6 Treviglio-Novara

In metropolitana a Rho Fiera

  • Da Milano Centrale, Milano Porta Garibaldi e stazioni di Milano Lambrate: linea Verde metropolitana (M2) per Abbiategrasso, Assago; a Cadorna cambiare per la metropolitana linea rossa (M1) per Rho-Fieramilano.
  • Dalla stazione di Milano Cadorna: Linea metropolitana rossa (M1), scendere alla fermata Rho-Fieramilano.

 

 

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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