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Ricette regionali: cannoli siciliani (ricetta e storia)

La storia e la ricetta dei cannoli siciliani. Lo sai che i cannoli hanno un significato sessuale?

I cannoli, come tanti dolci siciliani, hanno un significato sessuale. Un’antica leggenda narra che furono creati in un harem intorno al 1000 a.C. per esaltare la mascolinità di un emiro.

Le forme sessuali dei dolci siciliani derivano dal mondo antico, quando era importante avere molti figli che coltivassero la terra e mantenessero la famiglia.

I cannoli sono una ricetta della tradizione siciliana, una ricetta molto antica, che risale, nella sua forma più arcaica, all’ epoca romana. Rivisitata dagli Arabi, fu poi reinterpretata dai pasticceri di Caltanisetta, Palermo e Messina. Non manca chi ne cerca le origini andando ancora più indietro nel tempo, sottolineando come la loro forma abbia un significato erotico. I cittadini dell’antica Grecia durante i festeggiamenti di Tesmoforia, in onore delle dee Persefone e Demetra, mangiavano torte di miele e sesamo con la forma di seni per celebrare la fertilità e la maternità, una pratica che avrebbero ereditato da riti che provenivano dall’antico Egitto. Questo ci fa ritenere che nella notte dei tempi mangiare dolci con forme che richiamavano organi legati a pratiche sessuali fosse una consuetudine.

Alcuni sostengono che la ricetta fosse nata in un convento di clausura della città di Caltanissetta, dove le suore preparavano i cannoli, rivisitando un’antica ricetta romana. Un’altra leggenda attribuisce, invece, alle donne dell’harem del Castello, durante il dominio arabo intorno al 1.000 d.c., l’invenzione della ricetta allo scopo di sedurre i propri uomini. Quando nell’XI secolo i Normanni convertirono la Sicilia al cattolicesimo, le antiche tradizioni dolciarie si mescolarono a quelle islamiche. Una vera contaminazione culturale! La ricetta fu poi tramandata dalle suore che li producevano all’interno dei loro conventi per celebrazioni e feste religiose.

La pasticceria siciliana e la sessualità

Oggi i cannoli siciliani sono un impasto arrotolato a forma di tubo riempito con gocce di cioccolato e canditi mescolati con ricotta. Continuano a ricordare l’organo virile, considerato simbolo di fecondità e di abbondanza. Del resto la pasticceria siciliana è ricca di dolci che richiamano la sessualità. É il caso delle Minni ri virgini o cassatelle di sant’Agata, una semisfera ripiena di ricotta ricoperta di glassa bianca e una ciliegia candita, che ricorda il seno di una donna reciso. Richiamano il martirio subito dalla santa a cui furono strappate le mammelle per aver respinto le attenzioni del generale Quintiano. Un altro esempio è il Feddi ru Cancillieri, una crema di marmellata di albicocche incuneata tra due biscotti, che è stata scherzosamente creata per descrivere i glutei di un cancelliere.

Quando si degustavano i cannoli siciliani? Una volta erano preparati per festeggiare il Carnevale, quando tutto era concesso. Gli uomini offrivano il dolce alle donne per corteggiarle, mentre cantavano “Ogni cannolu’ scettru d’ogni Re … lu cannolu’s la virga di Moso“, che tradotto significa “ogni cannolo è lo scettro di ogni re … il cannoide è il pene di Mosè”. Oggi si mangiano tutto l’anno. E il nome? Deriverebbe dalle canne da pesca su cui si potevano arrotolare i dolci.

La ricetta dei cannoli siciliani

Ingredienti per 10-12 cannoli
Per cialde
140 g Farina
2 Cucchiaini di cacao amaro in polvere
7 Cucchiaini di Marsala
2 Cucchiaini di aceto di mele
20 g burro
1 Cucchiaio di zucchero
1 Pizzico di sale
1 Pizzico di cannella
1 Uovo

Per friggere
Olio di semi di arachidi (oppure strutto per friggere)

Per farcia
500 g Ricotta di pecora fresca
1 Cucchiaino di acqua di fiori d’arancio
140 g Zucchero
80 g Gocce di cioccolato e ciliegie candite (o agrumi canditi)

Procedimento
Mettete la ricotta in un colino con un contenitore sotto che ne raccolga il latte in eccesso, e riporre in frigo coperto con carta argentata in modo che non assorba gli odori degli alimenti in frigo per almeno 2 ore.

Per cialde
Mettete in un recipiente la farina, lo zucchero, il pizzico di sale e di cannella, il cacao amaro in polvere, l’ uovo, il burro tagliato a pezzetti e girate con un cucchiaio di legno.

In una tazzina mettere i cucchiaini di Marsala e di aceto bianco. Versate nell’impasto il Marsala e l’aceto poco alla volta e impastate con le mani fino ad incorporare tutta la farina. Dovete ottenere un impasto morbido e abbastanza elastico (se è troppo bagnato aggiungere un po’ di farina, se è troppo secco aggiungere del marsala e dell’aceto).

Impastate per 5 minuti e quando l’impasto risulterà liscio e compatto mettetelo in frigo coperto dalla pellicola trasparente per alimenti per almeno un’ora.

Per farcia
In un contenitore mettete la ricotta sgocciolata e passatela al setaccio. Ottenuta una crema molto morbida, aggiungetevi lo zucchero e girate per qualche minuto per incorporare tutto lo zucchero, aggiungete l’acqua di fior d’arancio e continuate a girare. Infine aggiungete le gocce di cioccolato e mescolate. Coprite il contenitore e riponete la ricotta zuccherata in frigo per un’ora.

Per cannoli
Prendete il panetto di pasta dal frigo, tagliatelo in 5-6 pezzi, ammorbiditine uno con le mani e mettetelo nella macchina per stendere la pasta oppure stendetelo con il mattarello. Lo spessore deve essere di un paio di millimetri ma se li preferite più croccanti fateli leggermente più spessi.

Tagliate dei rombi di 10 cm per lato, oppure dei cerchi con il coppapasta , che allungherete leggermente per far ottenere degli ovali, avvolgete i dischi (o rombi) attorno a cilindretti di metallo senza stringerli troppo per evitare spaccature.

Chiudete i lembi usando come collante dell’ albume. In una padella con bordo alto mettete dell’ olio di arachidi oppure lo strutto. Fate risaldare l’olio senza farlo fumare e immergete un cilindretto alla volta.

Girate spesso per far dorare tutti i lati. Prendete i cilindretti con due forchette e metteteli in un piatto con carta assorbente per raccogliere l’olio in eccesso. Ripetete l’operazione fino alla fine della pasta.

Conservare in un luogo asciutto i cannoli fritti e farcirli qualche istante prima di mangiarli. Per farcire utilizzate un cucchiaio o una siringa per dolci con il beccuccio più largo.

Spolverate con zucchero a velo e aggiungete una ciliegia candita o gli agrumi canditi.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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