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Un amore senza fine. Dalla letteratura a una guida per scegliere il cioccolato

Oggi è la Giornata del Libro. La letteratura spesso dedica al cibo pagine capaci di descrivere al meglio il significato, le sensazioni regalate da ciò che amiamo assaporare. É il caso del potere del cioccolato mirabilmente descritto da Scott Spencer nel libro Un amore senza fine. Ve ne regaliamo un estratto…non solo…anche una breve guida per scegliere il miglior cioccolato da degustare.

Un amore senza fine: il potere del cioccolato nelle parole dello scrittore Scott Spencer

Choco day: il cioccolato, un amore senza fine

“Imparai ad allontanarmi da molti lussi…Uno però non moriva mai (lo tenevo protetto come una specie animale sull’orlo dell’estinzione) ed era il mio amore per il cioccolato più costoso. Sopravvisse alla passione per i bei libri, per gli abbonamenti alle riviste, per le borse di coccodrillo, per le sigarette inglesi; il cioccolato sopravvisse alle turchesi e all’oro, così come ai piaceri semplici quali le prime visioni e il far lavare le camicie dalla lavanderia cinese. Ma la mia passione per il cioccolato non solo sopravvisse ai miei altri piaceri- li superò. Mai annusata a un libro fresco di stampa o tastata di lino irlandese mi toccò così profondamente come il liquefarsi lento e oscuro di un bel pezzo di cioccolato svizzero sotto la lingua. Dal momento che da te in famiglia professano tutti l’importanza di condividere le cose (che ardenti socialisti erano i tuoi!), ti traumatizzò non poco apprendere che tenevo nascosto il mio cioccolato persino ai miei familiari. Assaporavo quei miei dolci tesori, e per verità ne finivano liquefatti e irranciditi tanti quanto ne mangiavo. Mi sentivo fremere il cuore quando passavo davanti a uno di quei nascondigli. Talvolta mentre parlavo con Hugh o con uno dei ragazzi, la mano appoggiata sulla scatola di acero del cucito contenente, sotto i ditali e i rocchetti vuoti, cinque dollari di dolci austriaci, mi sentivo il rossore spandersi come una macchia sul viso e il cuore si metteva a dare dei veri e propri colpi. Pensavo allora: Dio mio, mi sto facendo scoprire. Capiranno tutto e sarò rovinata! Era come imbattersi per strada nel proprio amante e lui è con sua moglie e tu coi figlioli-altrettanto pauroso e piacevole. I segreti consentono il conforto di un’intimità ricca di potenziale. Sono le x nella tua equazione, le compassionevoli incognite. Quelle dolci cialde nascoste, quelle risorse ancora vergini prendevano il posto di tutte le altre che fingevo fossero sempre disponibili”.

Come scegliere il miglior cioccolato?

Il cioccolato è come il vino e come per il vino non è così semplice scegliere il miglior cioccolato. Prima di scegliere se fondente o al latte, devi sapere riconoscere un prodotto di qualità. Per riconoscere il vero “oro nero” devi saper leggere l’etichetta. Rassicurante è la certificazione biologica, che consente di avere più informazioni sulla tracciabilità. Questo non significa affatto che non possano esserci cioccolati non certificati buoni. Anche perché le operazioni per ottenere la certificazione sono costose.

Il miglior cioccolato? Quello che regala emozioni

L’ingrediente principale del cioccolato è un grasso estratto dai semi di cacao: il burro di cacao, componente che conferisce al prodotto finale caratteristiche aromatiche importanti. La sua principale caratteristica è di essere poliformico, ovvero di assumere diverse forme cristalline a seconda dei tempi di raffreddamento e dei movimenti che compiamo. Un cioccolato di bassa qualità contiene più zucchero, grasso di cioccolato e altri grassi aggiunti.

Conosci il cioccolato al latte?

È più grasso e più dolce del cioccolato fondente; il sapore del cacao è meno enfatizzato. Oltre agli ingredienti del cacao, si deve prendere in considerazione la qualità del latte e la relazione tra zucchero e cacao. Se nella lista degli ingredienti, lo zucchero appare per primo, è l’ingrediente principale e non il cacao. E se c’è meno del 35% di cacao, è segno che il cioccolato è di scarsa qualità.

Come si riconosce un buon cioccolato

Per riconoscere un buon cioccolato si può ricorrere ai sensi. Un cioccolato lucido e liscio è un segno di una buona lavorazione del cacao, come di qualità e freschezza. Ma un cioccolato sbiancato non significa che sia pessimo, solo che il grasso e lo zucchero risalgono in superficie quando la temperatura non è ideale. Se il cioccolato è ruvido al tatto, il prodotto ha perso le sue proprietà gustative. Durante la degustazione il gusto del cacao e i suoi aromi devono inondare il palato; ci deve essere una lunghezza in bocca. Alla fine deve essere il sapore del cacao a rimanere nella bocca, non quella dello zucchero.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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