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Un week end per vigne nella Valle dei Laghi: la Nosiola

Passeggiare, conoscere i vini trentini, cenare in quota, provare etichette d’annata, conoscere un territorio ricco di sorprese. Ecco che cosa ti proponiamo per affrontare un’estate all’insegna di cibo e cultura.

Fare vino in montagna: una passione eroica

Coltivare la vite in montagna non è per tutti, occorre tenacia, passione, esperienza e un pizzico di follia perchè la vigna… diventa la tua vita.

Trentino o paese nordico? Una suggestione che nasce dalla magia di un territorio in cui la Natura svela tutta la sua magnificenza. I 297 specchi d’acqua spiegano perchè il Trentino è conosciuto come la Finlandia d’Italia. Una regione famosa anche per i suoi vigneti, spesso eroici. Una terra che esalta il legame tra cibo e cultura, un binomio che rende il Bel Paese una delle nazioni più visitate al mondo. Tutto questo è emerso durante il press tour nella Valle dei Laghi organizzato per conoscere la Nosiola e Cantina Toblino.

valle dei laghi vigneti Cantina Toblino
Press tour alla scoperta della Nosiola di Cantina Toblino

La Valle dei Laghi e Cantina Toblino

La Valle dei Laghi si estende dal Lago di Garda fino a Trento, fra laghetti, borghi, castelli, frutteti, cantine e vigneti con una buona scelta di bed and breakfast e ristoranti, dove i wine lovers possono scoprire i vini, la loro coltivazione eroica, gli abbinamenti con diversi piatti della tradizione o dell’innovazione e la storia di un territorio ricco di sorprese. A Madruzzo, nel vigneto sperimentale di Cantina Toblino, Carlo De Biasi, direttore generale di quest’azienda vinicola nata nel 1960 nel cuore della Valle dei Laghi e del Piano Sarca, ci racconta: “Toblino è una delle prime cantine sociali che ha coinvolto tutti i suoi soci in un progetto di vitivinicoltura biologica, dando vita al Bio Distretto Valle dei Laghi. Coltiviamo la vite in un’area che va dai 90 metri fino ai 780 sul livello del mare. Per garantire la qualità ci avvaliamo di uno staff tecnico di agronomi messo completamente a disposizione dei soci. Abbiamo poi un’azienda di 40 ettari che ci permette sia di fare selezioni che di mostrare ai soci il funzionamento di pratiche agronomiche. In questo modo promuoviamo la ricerca e la formazione“. La varietà produttiva di Cantina Toblino è molto ampia: Gewurztraminer, Moscato Giallo, Gewurztraminer, Pinot Nero, Teroldego, Lagrein, Manzoni Bianco, Sauvignon, Kerner, Pinot Grigio e Nosiola.

Cantina Toblino interpreta la Nosiola

La nosiola è vinificata per produrre le denominazioni Doc del Trentino e Valdadige, le IGT Trevenezie, Vallagarina, Vigneti delle Dolomiti e per la produzione del celebre Vino Santo Trentino.

 

La nosiola ha una storia antica. Di certo, la si conosceva già ai tempi del Concilio di Trento. Nel Settecento viene descritta come “l’uva dall’occhio bianca“. Da qui probabilmente il nome ociolet che nel tempo è diventato ciaret nosiolet. Un’altra interpretazione dell’origine del nome si rifà, invece, alla presenza di noccioli intorno alle vigne.

Come Famelici sostiene da sempre la cultura è un aspetto importante del mondo enogastronomico. Come ricorda Carlo De Biasi: “Dobbiamo molto alle ricerche del genetista e agronomo Rebo Rigotti, noto per avere incrociato vitigni come PinotRieslingCabernet e Merlot con ceppi locali come la Nosiola o il Marzemino. I suoi studi sono raccolti nella Carta Viticola del Trentino, una mappatura del territorio trentino in base alla tipologia del suolo, dell’altimetria, dell’esposizione al sole dei vigneti. Si tratta di un documento importante che ci ha permesso di studiare al meglio il territorio per conservare la nostra tradizione vitivinicola e conservare le varietà autoctone”.

La degustazione dei vini di Cantina Toblino

valle laghi cantina toblino
I vini di Cantina Toblino

È giunto il momento di una passeggiata a Madonna di Campiglio per raggiungere il Rifugio Ritorto, dove ci aspetta una degustazione guidata di diverse etichette di Cantina Toblino. Ecco i vini degustati:

  • Nosiola 2021 – Vigneti delle Dlolomiti IGT
  • L’Ora 2003 – Nosiola Vigneti delle Dolomiti
  • L’Ora 2015 – Nosiola Vigneti delle Dolomiti
  • Largiller 2010 – Nosiola Vigneti delle Dolomiti – Selezione Vent
  • Largiller 2013 – Nosiola Vigneti delle Dolomiti – Selezione Vent
  • Vino Santo 1965 -Trentino DOC
  • Vino Santo 2005 – Trentino DOC
rifugio ritorto risotto mele

Alla sera ci attende una ricca cena presso il rifugio Ritorto. I piatti proposti propongono una cucina della tradizione leggermente rivisitata, come dimostra il gustoso risotto alle mele, Casolét e rosmarino, piacevolmente abbinato al Manzoni Bianco Da Fòra, un vino dal colore giallo paglierino brillante, con riflessi verdognoli. Al naso si presenta intrigante con sentori tropicali e di frutta matura. Si va dalla mela cotogna, alla pesca gialla, alla pera matura fino ad arrivare all’ananas e al frutto della passione.

Toblino Vent: lo storytelling della Valle dei Laghi in bottiglia

“Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare,
ma per noi che sappiamo anche la brezza sarà preziosa.”

Rainer Maria Rilke

Parlare della Valle dei Laghi significa parlare di “vento”, in particolare dell’Ora del Garda e del Pelèr o vent fra de le mura, che proviene dalle vette dolomitiche. La linea Toblino Vent è la realizzazione di un progetto dedicato alla viticoltura biologica che mira a raccontare nel bicchiere un terroir che gode di un clima mite mai eccessivamente freddo o caldo e favorito dal vento che favorisce la viticoltura biologica in quanto preserva la vite dai parassiti e dall’eccessiva umidità.

Il progetto nasce cinque anni fa grazie agli agronomi ed enologi della cantina, con la supervisione del direttore Carlo De Biasi e l’enologo Luca D’Attoma. Per ottenere ottimi vini si parte dalla scelta dell’appezzamento migliore per una determinata produzione. Si continua poi il lavoro in cantina. In particolare, per i rossi vengono selezionati i migliori legni, mentre per i bianchi si opera la scelta dell’affinamento in anfore di terracotta.

La linea Vent è composta da cinque bianchi e due rossi:

  • lo Chardonnay Foll
  • il Pinot Bianco Praàl
  • il Manzoni Bianco Da Fòra
  • il Pinot Nero Baticòr
  • il Nosiola Largiller
  • il Lagrein Las
  • lo Chardonnay e il Pinot Nero Vènt Extra Brut.

La tradizione del Vino Santo trentino, oggi presidio Slow Food

vino santo cantina toblino
Il Vino Santo di Cantina Toblino

Il Vino Santo è prodotto da uve Nosiola, di cui sono raccolti solo i grappoli spargoli, cioè quelli con gli acini più maturi e distanziati fra loro. I grappoli vengono raccolti tardivamente e messi ad asciugare sulle cosiddette arèle, un tempo formate da graticci di canne ed oggi, invece, da reti metalliche, poste in soffitte arieggiate. I venti e l’attecchimento della muffa nobilebotrytis cinerea all’interno degli acini favoriscono l’asciugatura. Il processo di appassimento è lungo e dura fino alla settimana santa della primavera successiva. La spremitura si svolge a Pasqua. Dopo essere stato filtrato, è messo in botti di rovere esauste (private della possibilità di rilasciare sentori di legno nel vino), dove affina nelle piccole botti per almeno dieci anni. Il Vino Santo della Cantina Toblino presenta un brillante colore ambrato, al naso si impone con un bouquet fine e complesso, mentre al palato si distingue per la persistenza e una spalla acida che equilibra l’importante residuo zuccherino. La curiosità? Considerato corroborante, era bevuto dalle donne per sopportare il dolore del parto.

Hosteria Toblino, un altro modo per gustare la Valle dei Laghi

Gelato alla trota e gazpacho di zucchine e rucola, uova alla carbonara con spuma di pecorino, gnocco pink con barbabietole e tocchetti di salmerino affumicato, tartare di manzo con maionese di senape e pop corn di patate servita nell’osso con midollo, banana slpit con gelato al cioccolato. Il giovane chef Sebastian Sartorelli propone una cucina di mercato fatta di colori vivaci, creativa e originale capace di destrutturare l’ingrediente allo scopo di reinterpretarlo. Il locale è la naturale appendice della Cantina Toblino, una cantina che si distingue per la ricerca, la sperimentazione e il recupero di vitigni che hanno rischiato l’estinzione. Una proposta che rende unico il ristorante, una tappa senz’altro imperdibile!

 

Per informazioni

Hosteria Toblino
Via Garda 3
38072 Sarche di Madruzzo
Tel. +39 0461 561113

 

 

valle laghi madonna campiglio 1

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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