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8 luoghi imperdibili nel centro storico di Milano

Il centro storico di Milano vuol dire palazzi storici, monumenti ma tanto altro. Dalle gelaterie ai ristoranti dove conoscere la cucina tradizionale o etnica. Noi abbiamo selezionato 8 posti da non perdere.

Evitate il peccato di snobbare Milano, perchè è una città che merita il viaggio. Non ne rimarrete sicuramente delusi. Il suo nome richiama alla mente il Duomo, il quadrilatero della moda, la Scala, Palazzo Marino, il Museo del Novecento, Palazzo Reale, il Castello Sforzesco, il quartiere di Brera. Sicuramente il centro storico rappresenta una delle sue maggiori attrazioni turistiche.

Che cosa possiamo vedere nel centro storico di Milano? Il cinema, gli sceneggiati televisivi, i documentari ci hanno dato un’idea chiara a cui ispirarci: bei palazzi, il parco del Castello Sforzesco dove dimenticare lo stress cittadino, i musei dove ammirare interessanti mostre, il quadrilatero della moda dove lasciarsi affascinare da lussuose vetrine e Piazza Duomo dove è stata gitato il surreale finale del film di Vittorio De Sica Miracolo a Milano.

Noi vi aitiamo a costruire il vostro itinerario segnalandovi 8 luoghi imperdibili nel centro storico di Milano se volete costruire un’agenda milanese in nome di cibo e cultura.

Cosa fare e cosa vedere nel centro storico di Milano: 8 luoghi imperdibili

 Artico Gelateria Tradizionale (Via Dogana 1)

luoghi centro storico milano: gelateria artico

Imperdibile se siete amanti del gelato. Artico gelateria Tradizionale produce il gelato in modo veramente artigianale, proponendo sia i gusti classici che gusti frutto di una ricerca maniacale su ingredienti legati al territorio italiano. Imperdibile il gusto Unico, realizzato con fave di cacao pregiato, accuratamente selezionate e tostate da Amedei, inserite all’interno di una barrique messa a disposizione da Bonaventura Maschio. Presenti anche gelati privi di lattosio.

Marchesi 1824 (Via Santa Maria alla Porta, 11/a)

8-luoghi-imperdibili-centro-storico-milano-pasticceria-marchesi

Si dice che qui servano il miglior caffè del centro storico di Milano. Non solo, qui vi invitiamo ad assaggiare anche i  dolci. Si tratta di una pasticceria storica famosa per le sue torte e i suoi biscotti artigianali. Il suo tocco elegantemente retrò invita a fermarsi per una colazione o una merenda.

Museo del Novecento (Via Guglielmo Marconi, 1)

luoghi imperdibili nel centro di milano: il museo del 900

Il Museo del Novecento di Milano presso il Palazzo dell’Arengario rende omaggio all’arte del XX secolo. In questo edificio progettato dagli architetti Portaluppi, Muzio, Magistretti e Griffini, realizzato tra il 1936 e il 1956,  sono conservati più di 400 capolavori del secolo scorso. Fino a marzo del 2022 è visitabile una straordinaria mostra dedicata a Mario Sironi.

Libreria Bocca (Galleria Vittorio Emanuele II, 4)

luoghi centro storico milano: libreria bocca

Se amate i libri, se amate sfogliarli, non potete evitare di entrare in questa libreria storica nel cuore di Milano. E’ la libreria di una volta, zeppa di volumi, apparentemente accumulati senza criterio, dove solo il proprietario sa dove cercare. Qui trovate soprattutto libri d’arte.

Pasticceria Bastianello (Via Borgogna, 5)

luoghi centro storico milano: pasticceria bastianello

In zona piazza San Babila, si trova pasticceria Bastianello, una pasticceria fuori dal tempo dove è possibile assaporare nell’elegante dehor le tantissime proposte dolci: dalle torte ai pasticcini fino alle paste. Dal salato al dolce non rimarrete delusi, anche se i prezzi dopo il Covid sono lievitati!

Les-Ottomans – temporary store di Banner (Via Sant’Andrea, 8)

luoghi centro storico milano: les Ottomans

ll brand Les-Ottomans, presenta la sua collezione home collection e le sue proposte di pochette e caftani ikat, ideali come regali per il Natale 2021, nel temporary store di Banner. Cuscini, tovaglie, arazzi, vassoi, sottopiatti, tappeti sono declinati in una collezione amplissima di forme, fabrics e colori che uniscono la cultura dell’Oriente e dell’ Occidente. Fino ai primi di novembre.

Ristorante Il Vizio all’interno dell’Hotel Sina De La Ville (Via Ulrico Hoepli 6)

 ristorante il vizio a milano

Qui troverete due proposte gastronomiche: cucina italiana e sushi di altissima qualità. Nel menu italiano emerge la passione per il mare e il desiderio di valorizzare le ricette della tradizione mettendo in primo piano i prodotti tipici del territorio, con qualche omaggio all’Umbria, dove tutto ha avuto inizio con Il Vizio di Perugia, e alle eccellenze della Puglia, terra di origine dei gestori. Il format che permette di mixare i due menu porta per le proposte etniche la firma di Marco Gargaglia, lo chef del Ristorante Il Vizio di Perugia – da poco insignito del prestigioso riconoscimento ‘Tre Bacchette’ del Gambero Rosso, mentre il compito di realizzare day by day i piatti di sushi e crudo è dello chef Taro Shimosaka. La linea di cucina italiana è affidata allo chef Andrea Ribaldone, che in veste di coach d’eccezione guida sapientemente la brigata capitanata dallo chef Luigi Fortino.

Zwilling (Via della Spiga, 52)

nuova apertura zwilling a milano

Zwilling, storica azienda tedesca specializzata nella poduzione della coltelleria di pregio e oggi interprete delle tendenze in cucina a 360°C, ha da poco inaugurato il nuovo brand store Zwilling Ballarini. Oltre ai coltelli, si trovano cookware in acciaio, piccoli elettrodomestici, pentole e sistemi per la cottura a bassa temperatura.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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