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5 posti vicino a Milano bellissimi per un week end

Anche chi è affetto da workaholism ha bisogno di tanto in tanto di disconnettersi da Milano. Abbiamo selezionato 5 cittadine vicine al capoluogo lombardo per godere della natura e del relax in nome di cibo e cultura.

Tutti d’accordo Milano è una città piena di fascino, cibo e cultura. Ci vuole davvero una vita per dire di conoscerla. Nonostante questo, talvolta è bello andare alla ricerca di luoghi vicini per una gita o un week end. Diciamocelo: anche gli amanti delle grandi città hanno bisogno talvolta di una pausa per dimenticare i ritmi frenetici!

Per questo abbiamo selezionto 5 piccole cittadine vicino a Milano che meritano un week end o una gita fuori porta. Tutte mete ideali per una fuga dallo stress e per un breve viaggio. Qui potrai ricaricare le batterie, scoprendo suggestivi scorci, godendoti la vita all’aperto e mangiando bene.

Troverai agriturismi o hotel familiari, così come ristoranti per provare la cucina tipica della zona. Senza sottovalutare la possibilità di goderti il turismo naturalistico e gli sport all’aria aperta, sia invernali che estivi. Non manca poi l’offerta storica e culturale regalata da palazzi, splendidi giardini e piccoli musei. Luoghi da segnare in agenda. Vedrai che non te ne pentirtai!

5 posti vicino a Milano bellissimi per un week end

Trarego, il regno degli amanti della natura

5 posti vicino a milano trerego

Siamo nei pressi del Lago Maggiore senza raggiungerne la costa, in un’area costituita da tre villaggi di origine rurale: Trarego, Viggiona e Cheglio. Il nostro week end inizia a Trarego, al confine est del Parco Nazionale della Val Grande. Il piccolo centro, a poco meno di 800 metri di altitudine, è l’ideale punto di partenza per avventurarsi lungo itinerari escursionistici tra faggete e praterie in quota. É il paradiso di ciclisti e degli amanti del treking o delle passeggiate a cavallo. Il ritmo costante delle stagioni ci porta a scoprire una cittadina diversa in ogni periodo. Tutto ciò significa che occorre andarci più volte se si vuole conoscerla a fondo!

A Trarego sono numerose anche le occasioni culturali. Se è consigliato visitare il Museo Tattile di Scienze Naturali, è sicuramente da percorrere il “Sentiero d’arte“, un percorso che trasforma la cittadina in un museo open-air, in cui ammirare opere di artisti provenienti da tutto il mondo. Lungo, poi, una porzione della storica “Linea Cadorna”, ampio sistema fortificato costruito durante la Prima Guerra Mondiale, si raggiungono le località di Colle, Piancavallo e Premeno.

trarego per passeggiateQuesto versante montuoso porta a scoprire, a piedi, pedalando su una e-bike o dall’insolita prospettiva di un parapendio, suggestivi alpeggi e ampi panorami affacciati sul versante nord del Lago Maggiore. I percorsi in quota permettono di compiere un autentico viaggio nel passato: lungo i sentieri che conducono al Monte Spalavera o al Monte Carza si incontrano trincee, fortini, postazioni d’artiglieria che raccontano le memorie di una guerra ormai lontana. Il panoramico Monte Carza ospita da qualche mese la prima Grande Panchina del Lago Maggiore, dipinta di giallo sole e grigio luminoso, i colori pantone del 2021, anno della sua realizzazione.

Le passeggiate nei dintorni di Trarego fatte nelle fresche giornate primaverili o nei caldi pomeriggi estivi, l’attesa del tramonto al riparo dell’ombra dei faggi e in buona compagnia sono la migliore medicina antistress. Per una pausa di gusto, infine, l’Alto Lago Maggiore è uno scrigno di sapori e profumi tipici: mieli di montagna, formaggi e salumi prodotti sulle alture, il pescato offerto dal lago e le golose specialità di pasticceria.

Nella vicina Viggiona puoi si può fare una tappa per conoscere la Distilleria Viggiona, dove si producono grappe di ottima qualità. Non solo, grazie alle sue etichette, si possono rivivere la storie di Viggiona e delle sue genti.

Agrumi CanneroNei due fine settimana centrali di marzo, il 12-13 e il 19-20, Cannero Riviera ospita la quindicesima edizione de “Gli Agrumi di Cannero Riviera“, manifestazione che torna sulle rive del Verbano dopo due anni di stop forzato. Per l’occasione viene offerta una straordinaria apertura dei giardini più settentrionali d’Italia, dove gli agrumi crescono in piena terra. Le visite sono accompagnate da diverse iniziative e attività che prevedono giochi, menù a tema e mostre-mercato. La XV° edizione è dedicata, in particolare, al limone, protagonista di un’originale produzione di parole e musica, messa in scena domenica 13 marzo. Si potrà godere poi dell’esposizione botanica e di quella di ceramiche di Vietri (Info e programma dettagliato: www.agrumidicannero.it).

Sempre Cannero Riviera ospita il 26 e 27 marzo la nuova edizione di “Camelie in mostra“, un tributo al fiore tipico del Lago Maggiore. La due giorni offre un’esposizione di oltre 200 varietà di camelie, installazioni nel centro storico, escursioni guidate al bosco delle camelie e al borgo di Oggiogno, concerti, una mostra fotografica, un convegno a tema e un ricco mercatino di prodotti a km0.

Villa Mapelli Mozzi a Casatenovo per conoscere le ville di delizia

ville di delizia in Brianza

Villa Mapelli Mozzi si trova a Casatenovo, in provincia di Lecco, nel cuore della Brianza. Si tratta di un antico monastero trasformato in villa, circondata da un rigoglioso parco all’inglese. Noi vi abbiamo già descritto il fascino della villa in un precedente post. Aggiungiamo solo quanto sia suggestivo fare una passeggiata immersi nella natura. Dietro la villa storica, si apre poi un cortile storico con ciotoli dell’epoca. Ricordiamo che la zona della corte custodisce diverse stanze.

Nei dintorni, presso Monticello Brianza, è consigliata la visita alla Chiesa di Santa Margherita con il suo impianto medievale e i suoi affreschi del 400. Lasciando la chiesa sulla sinistra, percorrendo viale Parini, si arriva alla chiesa di San Giorgio, che presenta un elegante porticato con colonne ioniche. Imboccando via Don Rossi e percorrendola tutta, si svolta a destra e si arriva in via Castelbarco. Al numero 5 si può ammirare la formella in ceramica invetriata raffigurante la Beata Vergine di San Luca. Successivamente possiamo ammirare diversi palazzi nobiliari. In via Castelbarco 7 si erge la settecentescaVilla Casati Facchi, che oggi accoglie la Biblioteca Civica. Il parco che la circonda è aperto al pubblico. In via Greppi 2 si trova la seicentesca Villa Casati Marocco Viganò e subito dopo la settecentesca Villa Casati Greppi di Bussero.

A Viganò Brianza, in via XXIV Maggio 36, puoi mangiare presso il ristorante stellato Pierino Penati, il cui chef ama definirsi un ristoratore teatrale. Sul sito del locale si possono consultare menù, ricette, approfondimenti sulle materie prime e sulle serate a tema. La cucina è legata al territorio: si va dal risotto monzese con salsiccia e vino rosso al pollo arrosto alle erbe fino alla rustisciada.

Se invece ci si vuole tuffare nella natura passeggiando tra i sentieri del Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, si può organizzare un gustoso picnic.

Soncino, un borgo medievale incantato

Soncino vicino milano

È una cittdina lombarda ricca di storia. Si trova nella Pianura Padana, al confine tra le province di Cremona, Brescia e Bergamo. Tra fontanili e risorgive, i Goti fondarono i primi insediamenti nel IV secolo. Per la sua importanza strategica dal XIV secolo iniziò a essere contesa tra la signoria di Milano e la Repubblica di Venezia. Nel 1509 passò ai Francesi, a cui seguì nel1707 la donominazione degli Spagnoli fino al 1859 quando fu conquistata dai Franco-Piemontesi.

La sua principale attrazione turistica è la Rocca, realizzata nel 1473 per ordine del Duca Galeazzo Maria Sforza. La fortezza permetteva il controllo militare dei territori adiacenti. Da qui oggi si gode di un paesaggio estremamente rilassante, che consente di godere delle diverse declinazioni dei colori stagionali e delle distese di riso e di grano.

Ma la grandiosa rocca non è l’unica bellezza di cui possiamo godere a Soncino.Ci si può soffermare ad ammirare Palazzo degli Azzanelli, Palazzo Comunale e Palazzo Covi. Tutte testimonianze che dimostrano l’importanza storica di Soncino. Durante tutto l’anno si svolgono diverse manifestazioni ed eventi che ci immergono nella tradizione e nei sentimenti della cittadina. I festeggiamenti più belli si svolgono il 26 maggio in onore della Primavera.

Come città storicamente agricola, la sua gastronomia comprende piatti come i casoncelli, lo stracotto d’asino, il pollame allevato nelle campagne circostanti e le radici di Soncino, oltre ai rinomati salumi cremonesi. Non puoi andartene senza provare la mostarda, una specialità tipica della zona.

Cremona, la città del violino

cremona vicino milano

Cremona, città della musica e dei violini, posta al centro della Pianura Padana, è famosa per aver dato i natali ai più grandi liutai della storia, come Antonio Stradivari, Andrea Guarneri e Francesco Ruggieri, oltre che a Claudio Monteverdi, il creatore nel 1607 della prima opera lirica. La cittadina è un vero crocevia di culture. La sua posizione geografica favorita dalla presenza del Po le ha, infatti, permesso di essere un importante nodo dei traffici commerciali ed economici.

Unica al mondo la rende la musica, in particolare l’arte liutaria. Così una visita al Museo Stradivariano consente di entrare e immergersi nella bottega di Antonio Stradivari per carpirne tutti i segreti. Tra le sue maggiori attrazioni ci sono il Palazzo Comunale, il Torrazzo, il Duomo -tempio romanico continuamente riadattato con elementi gotici, rinascimentali e barocchi – il Battistero – edificio romanico a pianta ottagonale – e il Museo del Violino. Vale la pena poi ammirare l’impianto medievale delle sue strade e delle sue case padronali.

Cremona gode anche di un ricco patrimonio naturale. Il Parco al Po si distingue per la sua biodiversità, rendendolo una destinazione ideale per gli sportivi che desiderano praticare sport all’aria aperta, escursioni a piedi o in mountain bike.

Coloro che amano mangiare bene possono godere di una ricca proposta gastronomica: il salame Cremona IGP, il Salva cremasco DOP con le tighe (peperoni verdi conservati sott’aceto), i marubini ( pasta ripiena con manzo, salamella o salame fresco all’aglio, Grana padano, e noce moscata) i tortelli di zucca, il bollito,il torrone, la turunina, composta da burro, zucchero a velo, uova intere, farina di frumento e di mais, lievito, miele e granella di torrone, e il dolce Cremona, fatto con farina di mandorle, base di pastafrolla e amarene fresche sul fondo.

Parco e Reggia di Monza, una cittadina aristocratica

parco monza

La cittadina di Monza si trova a poco meno di un’ora da Milano ed è perfetta per una giornata o un fine settimana. Gode del fascino della Reggia Reale e del parco ad esso annesso. Il parco è stato voluto nel 1805 dal viceré del Regno d’Italia Eugenio de Beauharnais. Disegnato da Luigi Canonica e Luigi Villoresi, era in origine una riserva di caccia. La Reggia Reale, in stile neoclassico, voluta da Maria Teresa d’Asburgo come residenza privata durante la dominazione austriaca del ‘700, fu realizzato dall’architetto Giuseppe Piermarini nel 1780.

Monza è anche un’ottima destinazione per il fine settimana per coloro che amano gustare la cucina lombarda. Da non perdere il fritto alla milanese con le frattaglie, gli gnocchi al gorgonzola e il nuset, un contorno per forti piatti invernali a base di maiale. Proposte che si possono trovare in alcuni dei ristoranti vicino a Milano.

Credit Photo Trarego Agrumi: Susy Mezzanotte

Credit Photo Trarego: Max Media Sels

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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