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10 ristoranti e pasticcerie a Milano da provare questo inverno 2024

L’inverno è lungo, perchè non cogliere l’occasione per scoprire nuovi ristoranti e pasticcerie?

Una pasticceria gourmet, la serata del bollito stellato, un ristorante di cucina mediterranea, uno per amanti della carne, un cocktail bar di quartiere e tanto altro per trascorrere un inverno all’insegna del buon cibo

10 ristoranti e pasticcerie a Milano per riscaldare il clima rigido dell’inverno. Per essere precisi nella nostra lista cìè anche un cocktail bar di quartiere!

10 ristoranti e pasticcerie a Milano da provare questo inverno 2024

Boutique pasticceria Enrico Rizzi

10 ristoranti e pasticcerie a Milano

La raffinata boutique pasticceria Enrico Rizzi Milano, aperta nel 2010, a pochi passi dal centro di Milano, in via Correnti 5, offre golose prelibatezze, realizzate con ingredienti di altissima qualità. Grazie ad un packaging assai curato, qui si trovano moltissime idee per dolci regali.

I suggerimenti famelici? Le praline (ben 25 gusti,con un ampliamento della proposta di ganache a base di cioccolato fondente e dei cremini bigusto!), i marrons (demi) glacées (la cui caratteristica è di essere meno dolci per fare emergere il gusto della castagna) e i sublimi macaron. Da provare anche i tè e le tisane. La pasticceria di Enrico Rizzi non è tuttavia unicamente un punto vendita, bensì una vera e propria boutique, dove ammirare il lavoro dei pasticceri all’opera e degustare le loro creazioni in diversi momenti della giornata.

Excelsior Hotel Gallia, una serata per scoprire il “Bollito stellato”

serata bolliti hotel excelsior gallia

Torna la serata del “Bollito Stellato” all’Excelsior Hotel Gallia, a Luxury Collection Hotel, Milan. Un omaggio a un grande classico della cucina italiana che sarà servito dai Fratelli Cerea del ristorante 3 stelle Michelin “Da Vittorio”, in collaborazione con gli Executive Chef di Terrazza Gallia, Vincenzo e Antonio Lebano. Quando? Mercoledì 21 febbraio. Gallia Restaurant – ore 19:30. Per info e prenotazioni: T: 02 6785 3514; terrazza.gallia@luxurycollection.com

Baslà, il ristorante che esalta la cultura milanese

Baslà il ristorante che esalta la cultura milanese

Nato dall’idea di cinque amici, appassionati di cucina, Baslà, in via Casale 5, è un locale giovane, con un tocco classico, ma all’insegna del contemporaneo. La peculiarità del locale è intuibile dal nome che è una vera e propria dedica alla “cultura milanese”. Il richiamo è alle baslot”, le famose padelline milanesi in cui, un tempo, veniva servito il cibo. 

Da Baslà si propone una cucina a base di carne, unita però all’arte della miscelazione dei cocktails. All’ingresso si viene accolti dall’oste, si viene poi guidati nella scelta dei tagli della carne dal macellaio, mentre l’Alchimista è dedito a creare non semplici cocktail, ma miscele dinamiche da abbinare ai piatti sapientemente creati e pensati dal cuoco.

Terrazza Triennale, uno sguardo dall’alto su una città in continua evoluzione

triennale ristorante

Riapre all’ultimo piano del Palazzo dell’Arte che ospita la Triennale, il ristorante che permette di godersi il panorama dei grattacieli milanesi. Terrazza Triennale è aperta da martedì a domenica, a pranzo e a cena, dalle ore 12.00 alle ore 15.00 e dalle ore 17.00 alle ore 01.00. Il consulente del ristorante è lo chef stellato Tommaso Arrigoni che costruirà menu in cui il protagonista l’ingrediente facilmente riconoscibile.

Al centro delle proposte la cucina italiana, con una particolare attenzione ai grandi classici milanesi. Il resident chef è Albano Rrapi, un giovane che è cresciuto nelle cucine di Alain Ducasse, Carlo Cracco, Enrico Bartolini e Antonio Guida.

Ristorante Verso, il ristorante di cucina contemporanea in Piazza Duomo

Ristorante verso

Il nuovo ristorante dei fratelli Remo e Mario Capitaneo è letteralmente in centro, in piazza Duomo 21. La sua particolarità da subito evidente è la volontà di abbattere qualsiasi tipo di barriera tra chef e ospiti, tra personale di sala e cucina. Il nome del ristorante, Verso, è stato scelto proprio per unire sala e cucina, per offire una cucina che i due fratelli, pur interpretando in modo differente, va nella stessa direzione.

I piatti proposti hanno un forte rimando al loro essere figli della Puglia o comunque del Sud Italia. Ottima la tartelletta zucca e caviale o il filetto di vitello con una fetta sottilissima di melone che racchiude una tartare di vitello, funghi in casseruola, cime di rapa, salsa di rosa canina e crema di castagne.

Tiny, il cocktail bar di quartiere

Tiny cocktail bar

Intimo, discreto, poco appariscente, quattro sgabelli davanti al bar, pochi tavolini, un dehor per i mesi più caldi e una cucina da dove escono piatti preparati con cura. Colori sobri e neutri, suoni caldi, luci soffuse con un “occhio di bue” soprattutto sulla bottigliera e sul drink. Un servizio lento in nome della qualità. Adatto sia per chi vuole gustarsi il proprio bicchiere in tranquillità, sia per chi vuole condividere un’esperienza. Ecco la descrizione di Tiny (via Piero Della Francesca, 75), il locale di cocktaill & cucina pensato per proporre ottimi cocktail da accompagnare a sfiziosi finger food o a piatti gourmet.

I suoi cavalli di battaglia? Il “Jungle MarTINY” (Coconut washed PlaymouthGin – Cocchi Americano – Dolin Dry Vermouth); raffinato il “Champagne Cristal Mojito” (Rum J Wray Blanco – zucchero di cocco – lime – menta fresca -champagne), intenso e più insolito il “Fashioned Tonka” (Knok Creek bourbonwhiskey – fava di Tonka – melassa – sale affumicato – bergamotto). Ovviamente non mancano i grandi classici.

Pasticceria La Baloss, la pasticceria dalle atmosfere anni ’50

A colazione da Alice Balossi

“La Baloss – gioie e delizie” è una piccola e graziosa pasticceria a due passi da Porta Venezia, in viale Piave 40, che richiama subito alla mente una frase che nel passato veniva rivolta ai bambini “Te se un balòss”, ovvero “Tu sei un monello”.

Qui Alice Balossi – ex concorrente di Bake Off Italia, pastry blogger e autrice del libro “Dolci per pigri” – ha ricreato le atmosfere dell’Italia anni 50. Le pareti color pastello, le ampolle di vetro con biscotti e meringhette, l’abbigliamento e il sorriso di Alice ti trasportano in un mondo un po’ vintage, un po’ Alice nel Paese delle Meraviglie. Tanti i dolci proposti, ma per noi è imperdibile il maritozzo sia nella versione dolce che salata.

Bon Wei, il ristorante giusto per festeggiare il Capodanno Cinese

Bon wei milano

Bon Wei, il tempio della cucina regionale cinese in versione gourmet, è il locale giusto per festeggiare il 10 febbraio 2024 il Capodanno cinese. Ad accompagnare la serata il tradizionale menu del Capodanno Cinese di 10 portate tra cui “Successo e Prosperità”, una saporita lonza di maiale in agrodolce con doppio pomodoro e una punta di olio piccante, e le deliziose “Uova di drago”, uova di quaglia su teste di funghi con pasta di gamberi.

Il menu che l’ospite troverà in tavola sarà illustrato nelle varie pagine da disegni di Teo KayKay creati con A.I., uno dei quali in formato cartolina, verrà consegnato agli ospiti a fine serata. Nelle due settimane successive, fino alla festa delle Lanterne, in carta sarà presente il piatto “Successo e Prosperità”, che ciascun ospite potrà liberamente abbinare a un calice di champagne Duval-Leroy Fleur de Champagne Brut Premier Cru.

Sciatt à porter, cibo di strada autenticamente valtellinese

sciatt valtellina

Sciatt à porter, un grazioso ristorante in Viale Montegrappa, che propone lautentica cucina valtellinese a Milano, è il ristorante che ha realizzato il sogno della titolare Emma Marveggio: lavorare in modo da sedurre i golosi. 

Che cosa ordinare? Bresaola, casera, bitto, sciatt, tzigoiner (la carne arrotolata  e cotta su un bastone in legno di abete) e polenta. Quello che è un delitto non ordinare sono i pizzoccheri, dove verdure, formaggi e burro si fondono armoniosamente. Il tutto, ovviamente innaffiato dall’ottimo vino valtellinese. Alla fine ti sembrerà di aver mangiato in una baita in montagna!

 

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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