Si parla sempre più di green. Chi non vorrebbe essere in grado di scegliere ciò che fa bene a noi e all’ambiente? Chi non è consapevole che un prodotto la cui filiera è tracciabile in modo trasparente, meglio se biologica, sia un beneficio per tutti? L’informazione sull’alimentazione consapevole e responsabile comincia a dare i suoi primi frutti. Unico rischio da evitare le trappole del marketing, delle fake news e dei falsi miti. E allora sfatiamone subito uno:“se qualcosa è del posto, è sostenibile”. In realtà possiamo solo essere sicuri del vantaggio di evitare i costi economici e di sostenibilità del trasporto. L’arma per sapere che cosa compriamo è l’informazione. Da questa esigenza nasce il Consorzio #bio.
Consorzio #bio: benvenuti in un futuro green
Qualche mese fa vi abbiamo parlato del MIT, oggi vi presentiamo il Consorzio #bio, nato dal desiderio dei soci di poter rendere più facili l’utilizzo delle tecniche biologiche e biodinamiche utilizzate in viticoltura ed agricoltura, ma soprattutto dalla necessità di fare chiarezza in materia grazie all’informazione e alla formazione.
Come nasce il Consorzio #bio, attento soprattutto ad una corretta informazione
Un’azienda vinicola della denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, La Vigna di Sarah, e due viticoltori aderenti al consorzio di tutela Prosecco Doc per la prima volta si uniscono e danno vita al nuovo Consorzio #Bio, presentato ufficialmente venerdì 31 agosto nel corso della quarta vendemmia notturna nella tenuta “La Vigna di Sarah” a Cozzuolo di Vittorio Veneto (Treviso), l’unica del suo genere nelle Terre del Prosecco.
Comprare biologico, sì ma informandosi
Sarah Dei Tos, la titolare dell’azienda agricola “La Vigna di Sarah” di Cozzuolo, Simone Perin di Colfosco di Susegana e Marzio Bruseghin, l’ex campione di ciclismo che produce prosecco a Piadera di Vittorio Veneto, sono dei sostenitori del biologico convinti. Sarah, il Presidente, ci racconta: ” il consorzio nasce dal desiderio dei soci di poter rendere più fruibile l’utilizzo delle tecniche biologiche e biodinamiche utilizzate in viticoltura ed agricoltura, ma soprattutto dalla necessità di fare chiarezza in materia attraverso l’informazione, la formazione e la comunicazione”.
Facile dire vino biologico…ma come realizzarlo?
Il Consorzio #bio si propone di creare una rete senza limiti territoriali in cui le attività sostenibili, non solo legate alla viticoltura, possano svilupparsi attraverso la costruzione di una rete che diventi sistema e che consenta anche ai piccoli produttori di avvalersi delle tecniche migliori a costi competitivi. In nome dei lavoratori e dei consumatori dei prodotti che ne derivano.
Un consorzio per abbattere le barriere territoriali, mettendo in contatto realtà distanti ma simili, abbattendo i costi, migliorando la presenza sul mercato, facendo fronte nel migliore dei modi alla domanda in continuo aumento, sostenendo il territorio di appartenenza ed educando il consumatore.
Una scelta consapevole ed etica
Insomma quando facciamo una scelta alimentare non dobbiamo essere superficiali, ma esaminare attentamente ciò che stiamo facendo. Ricordiamoci che solo ragionando bene possiamo contribuire a salvare il Pianeta.
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