Sapete veramente quali sono i fattori da valutare per capire quante volte possiamo mangiare salumi senza sensi di colpa o paura di danneggiare la nostra salute, soprattutto se state seguendo una dieta o volete iniziare un periodo detox? Le questioni da valutare sono soprattutto due: il contenuto di grassi e quello di sale. Salumi: quali scegliere e quante volte mangiarli?
Da non mangiare in eccesso, ma con moderazione
Gli insaccati: un mix di carne, grasso, aromi e additivi “insaccato” in budelli animali o sintetici. Il loro contenuto lipidico è molto elevato, i grassi saturi sono i più dannosi per la salute se mangiati in eccesso. In particolare:
- il salame
- la mortadella
- le salsicce
- i wurstel.
Meglio scegliere:
- la bresaola
- il prosciutto crudo
- il prosciutto cotto.
Il sale è il punto debole di salumi come bresaola (2790 mg di sale ogni 100 g) o prosciutto crudo (1284 mg all’etto). Va però sottolineato che negli ultimi anni, i valori di sodio sono diminuiti in percentuali che vanno dal 4% circa fino a oltre il 45%. Parallelamente, il contenuto dei grassi saturi si è ridotto fino a quasi il 40%, mentre quelli insaturi, quelli “buoni”, sono aumentati fino al 60% del totale.
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Per il confezionamento di affettati e salumi si utilizza anche… lo zucchero. Fruttosio e destrosio sono addizionati per dare un sapore migliore al prodotto. Si tratta di salumi di bassa qualità, che diventano artificiosamente più dolci e gradevoli. Occorre poi prestare attenzione anche ad amidi e polifosfati, che trattengono l’acqua e abbassano la quantità di proteine presenti.
Identikit di prosciutto crudo e bresaola
Prosciutto crudo
Più magro del cotto, il prosciutto crudo viene prodotto dalle cosce dei suini, sottoposto a salatura e stagionatura e ha un alto contenuto di proteine, pari al 30% del totale (28 g ogni 100 di prodotto). Le qualità dolci utilizzano minori quantità di sale in fase di lavorazione. Il Prosciutto Crudo di Parma DOP e il Prosciutto Crudo di San Daniele DOP per legge non possono avere conservanti di alcun genere, compresi nitriti e nitrati.
Bresaola
Con le sue 153 Kcal ogni 100 g, la bresaola ha il più alto contenuto di proteine (un etto ne apporta 31,1 g) e un contenuto di grassi inferiore al 2%.. Si tratta di un alimento “concentrato” (diminuendo il contenuto dell’acqua con l’essiccazione, aumenta la quantità di proteine e nutrienti) e molto digeribile.
La giusta frequenza: una volta a settimana e non più di 100 grammi
I nutrizionisti concordano sul fatto che l’importante è evitare gli eccessi.
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