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Il Daiquiri tra storia e letteratura. Hemingway vi dice qualcosa?

Il Daiquiri è il cocktail preferito da Ernst Hemingway, una bevanda a cui non riuscì a rinunciare neppure quando si ammalò di diabete. Per poter continuare a berlo, variò la ricetta. Ma chi lo creò? Come accade spesso, non esiste un’unica storia, nel caso del cocktail amato dallo scrittore de “Il vecchio e il mare” se ne contano addirittura tre!

Il Daiquiri tra storia e letteratura

La prima leggenda: il naufragio

Il Daiquiri nasce a Cuba, quando un marine, nel 1898, salvatosi dall’ affondamento della sua nave, sbarcò nei pressi di Santiago: a Daiquiri. Aveva sete, probabilmente non voleva acqua. Entrò in una mescita, dove trovò solo del rum. Non gradendolo liscio, chiese di aggiungere del succo di lime. Non contento unì dello zucchero.

La seconda leggenda: il generale “ubriacone”

Siamo sempre nel 1898, gli Americani sbarcano sempre nei pressi di Daiquiri, per liberare Cuba dagli Spagnoli. L’esercito americano è capitanato dal generale Shafter. Doti militari? Pari a zero. Doti de bevitore? Ottime, soprattutto quando scopre la Cancháchara, ovvero 2/3 di rum, 1/3 di succo di lime e zucchero. L’apporto del militare? L’aggiunta del ghiaccio.

La terza leggenda: tutta una storia di…ingegneri!

Non poteva mancare una terza ipotesi. Questa volta siamo nei primi del 900. L’ingegnere minerario, di origini italiane, Giacomo Pagliuchi fa una visita alla miniera di ferro dell’ingegnere Cox. Come concludere la giornata? Con un cocktail, ma in casa c’è solo rum, zucchero e succo di lime. Che fare? Shakerare gli ingredienti con del ghiaccio. Per Giacomo il nome più idoneo è Daiquiri.

E Hemingway?

Ma il nostro cocktail divenne famoso grazie a Hemingway. A l’Avana presso il bar El Florida nel 1914 arriva un bartender catalano, Constantino Ribailagua Vert, che lo inventa. Ma Cuba viene resa celebre dallo scrittore americano che ne racconta il fascino anche attraverso la descrizione delle sue bevute. Constantino viene oscurato dal bartender Emilio Gonzáles dell’ Hotel Plaza, frequentato da Hemingway. Emilio viene ricordato, Constantino dimenticato…così va la vita!

Quando Hemingway si ammalò di diabete, lo scrittore inventò una variante per poter continuare a berlo: succo di pompelmo e Maraschino. È il Papa Doble, dal soprannome cubano dello scrittore e per la presenza di due ingredienti inediti.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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