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Tre ricette per dolci soffici: muffin, semolino dolce e torta alle pesche

Tutti i segreti per fare dolci soffici. Dessert che appaiono semplici, ma che spesso non riescono subito. Per raggiungere la perfezione occorrono più tentativi.

I dolci soffici e morbidi che addolciscono il palato sono solo apparentemente semplici fa fare. Probabilmente per raggiungere la perfezione occorrerà fare diversi tentativi. Ecco 3 ricette per dolci soffici: muffin al limone, semolino dolce e torta alle pesche.

Tre ricette per dolci soffici

Muffin al limone

Ingredienti

Per 6 muffin

  • 20 g amido di mais
  • 70 g farina
  • 60 g zucchero 
  • 1/2 bustina di lievito per dolci
  • scorza di 1/2 limone 
  • 25 ml succo di limone
  • 50 ml olio di semi di girasole
  • sale
  • 1 uovo
  • 1/2 cucchiaio di latte
  • vaniglia
  • olio
  • zuccchero a velo

Procedimento

  1. Mescolare la farina, l’amido di mais, lo zucchero, il lievito e la scorza del limone in una ciotola.
  2. In un’altra ciotola, sbattere per pochi secondi le uova, il succo di limone, il latte aromatizzato con la vaniglia e l’olio di semi di girasole. Mescolare.

  3. Unire entrambi i composti e mescolare bene.
  4. Ungere gli stampi per muffin con olio. Riempire gli stampi con i due terzi dell’impasto e mettere in forno preriscaldato a 200 °C. Infornare a 180°C per 20 minuti in forno statico oppure a 170°C per 20 minuti in forno ventilato.

  5. Lasciare i cupcake nello stampo per 1-2 minuti, quindi trasferirli nel piatto di portata. Cospargerli di zucchero  velo.

Semolino dolce

Ricetta di Lidia – Guido Ristorante – Costiglione d’Asti

Ingredienti

  • 200 g latte intero
  • 30 g zucchero
  • 50 g farina di semola
  • 1 tuorlo d’uovo
  • 15 g burro morbido
  • scorza di mezzo limone
  • 1 cucchiaino da té di Rhum

Procedimento

  1. Portare a bollore il latte addolcito con lo zucchero. Lasciare cadere a pioggia il semolino, mescolando il composto con una frusta finché non sia addensato.
  2. Aggiungere il burro, le uova e il tuorlo, il Rhum e la scorza di limone.
  3. Cuocere il composto a fuoco basso per circa 15/20 minuti e lasciare raffreddare in una teglia precedentemente oliata.
  4. Una volta freddo, tagliare a cubetti il semolino e impanatelo con un uovo e il pangrattato.
  5. Friggere in olio caldo a 170°C fino a doratura (3 minuti circa).

Torta alle pesche

Ingredienti

  • 300 g farina bianca 00
  • 200 g zucchero semolato
  • 200 g burro
  • 100 g fecola di patate
  • 3 pesche
  • 2 uova
  • 1 bicchiere di latte
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1 limone
  • sale

Procedimento

  1. Lavare le pesche, asciugarle e tagliarle a spicchi.
  2. Con 50 g di burro imburrare molto bene una tortiera dal diametro di 28 cm. Spolverizzare con 50 g di zucchero in modo che sia coperta tutta la superficie dello stampo.
  3. In una ciotola unire alle uova il restante zucchero. Sbattere bene. Aggiungere, mescolando, il burro sciolto e freddo, un pizzico di sale, la scorza grattugiata del limone, la fecola e la farina a cui è stato unito il lievito. Aggiungere il latte tiepido. Il composto deve risultare denso.
  4. Versarlo nella tortiera, arrivando fino 3/4. Sovrapporre gli spicchi di pesca. Versare sopra il restante composto. Livellare.
  5. Infornare in forno già caldo a 180°C per circa 40 minuti.
  6. A cottura ultimata capovolgere la tortiera su un piatto e lasciarla capovolta per 10 minuti in modo che lo zucchero sciolto la ricopra. Trascorso il tempo, toglierla dallo stampo e fare raffreddare.
  7. Si può decorare il dolce con qualche cucchiaiata di zabaione (qui la ricetta) o di crema pasticcera.

 

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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