I vini di ghiaccio, gli Icewine, poco conosciuti in Italia, sono vini dolci, ottimi per accompagnare i dessert per la loro aromaticità e dolcezza bilanciata da una buona acidità.
Gi Icewine, i “vini di ghiaccio”, sono vini prodotti con le uve raccolte al momento della prima gelata e vendemmiati in inverno. Sono vini dolci per la forte concentrazione di zuccheri, particolarmente adatti ad accompagnare dessert. Non sono conosciutissimi in Italia, ma sono assai apprezzati in Germania, in Austria e in Canada. Eppure in Italia non mancano alcune produzioni di qualità messe oggi in pericolo dai cambiamenti climatici.
Come si ottengono gli Icewine nati dalla viticoltura eroica
Si producono da uve bianche, in particolare il Riesling, il Vidal e lo Chardonnay, ma non manca chi utilizza uve rosse come Cabernet Franc e Blaufrankisch. La vendemmia si svolge a partire da dicembre fino a fine gennaio. I grappoli vengono lasciati sui tralci oltre il loro periodo di maturazione. Sopravvivono solo quelli che resistono alle intemperie, alla caduta e all’ammuffimento. Quando la temperatura notturna scende sotto i -7° o -8° C, si raccoglie l’uva di notte o all’alba. Gli acini vengono pressati ancora congelati, estraendo un mosto con poca acqua e con un’altissima concentrazione di zuccheri e aromi. Il vino viene fatto fermentare a lungo per estrarre tutto il profumo contraddistinto da una ricchezza di note floreali e frutti tropicali come ananas, frutto della passione e mango.
Dove si producono in Italia i vini nati dagli acini ghiacciati
Soprattutto in Valle d’Aosta e in Piemonte, ma non mancano eccezioni come l’Emozione di Ghiaccio della cantina Croci sui colli piacentini, in località Monterosso, a Castell’Arquato. Prodotto dal 2012, in prevalenza da uve Malvasia di Candida aromatica e da una piccola percentuale di Moscato, viene coltivato su terreno collinare (260 metri di altitudine) con suoli argilloso-sabbiosi.
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