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Le ricette del vin brulé: dal classico all’insolito

Una ricetta per riscaldare le fredde serate autunnali e invernali

A gennaio le temperature scendono. Ecco perchè è il mese asdatto per bere bevande calde a casa. Tre ricette per fare il vin brulé.

Girata la boa del Capodanno, approdati nell’anno nuovo, ci troviamo catapultati nel mese più rigido dell’inverno. Impossibile non cercare calore in una bevanda calda. Noi vi suggeriamo il vin brulé, un vino alcolico, fruttato e speziato.

Il vin brulè è una bevanda che affonda le sue origini in epoca romana. I Romani erano soliti mescolare al vino il miele e numerose spezie. La ricetta è stata poi perfezionata in epoca medievale. Se in Svezia il vin brulé è fatto con vino bianco, In Italia si preferisce usare il vino rosso. Una buona opzione è il Sangiovese. Come spesso accade, esistono diverse varianti gourmet e regionali.

Il vin brulé contiene, inoltre, un’enorme quantità di vitamine: uva, arance, limone, mele, chiodi di garofano, cannella e anice stellato. Una bevanda che fa bene, ma anche un ottimo drink della sera da bere con gli amici, ad esempio prima di Natale.

La scelta delle spezie 

Se i Romani originariamente arricchivano il loro vino con pepe, alloro, zafferano e datteri, oggi le spezie preferite sono cannella, anice stellato, chiodi di garofano e noce moscata. Tuttavia non c’è una regola precisa. Chi ama la sperimentazione puà provare il cardamomo e lo zenzero biologico fresco. La scelta è personale ed è una questione di gusti. Se si vuole dare al vin brulé una  nota di dolcezza, si può aggiungere un po’ di zucchero di canna.

La scelta della frutta

Per quanto riguarda la frutta, gli agrumi sono perfetti, soprattutto arancia e limone. Si può optare per la scorza o per pezzi interi di frutta, deliziosi quando sono ben cotti e aromatizzati con spezie. Ottima scelta anche mele o frutti rossi.

La preparazione del vin brulé

Non esiste un ordine preciso per quanto riguarda la realizzazione del vin brulè. Basta immergere le spezie e i frutti nel vino e scaldare il composto. Attenzione invece alle temperature. È importante che il vino non arrivi a bollore per evitare il rischio che l’alcol evapori. Viene lasciato cuocere a fuoco lento con un dolce sobbollire e mescolato regolarmente con un mestolo. Per quanto riguarda il tempo di cottura, la bevanda deve essere lasciata a macerare per sviluppare gli aromi correttamente. Lasciare riposare almeno 30 minuti. 

Le ricette del vin brulé

Vin brulé tradizionale

Ingredienti

  • 1 litro Sangiovese
  • 100 g zucchero 
  • 1 scorza limone  
  • 1 scorza arancia 
  • cannella in stecche
  • 9 chiodi di garofano 
  • 5 bacche di ginepro 
  • 3 anice stellato 
  • noce moscata

Procedimento

Lavare il limone e l’arancia. Asciugarle e tagliare sottilmente la scorza degli agrumi evitando la parte bianca.Mettere in un tegame di acciaio dai bordi alti lo zucchero e le spezie. Unire la scorza della frutta e successivamente versare il vino rosso. Portare a ebollizione lentamente, lasciando sobbollire 5 minuti. Avvicinare una fiamma alla superficie del vino utilizzando uno spiedino di legno. La superficie prenderà fuoco, la fiamma dovrà estinguersi. Un’alternativa alla fiammata è lasciare sobbollire a fuoco bassissimo per 10 minuti. É importante assicurarsi che la bevanda non bolla, altrimenti l’alcol evaporerà e il vin brulè acquisirà un sapore aspro. In ultimo filtrare il vino con un colino a maglie strette. Coprire con un coperchio e lasciare fermentare da 30 minuti a 1 ora, quindi scaldare un pò e servire immediatamente, versando vin brulè in bicchieri decorati con bastoncini di cannella.

Suggerimento: per la ricetta tradizionale scegliere vini rossi secchi che non siano invecchiati in botti di rovere. Ottimo il Sangiovese, il Cabernet Sauvignon, il Merlot giovane, il Barolo, la Schiava e il Teroldego.

Vin brulé bianco

Ingredienti

  • 1  litro vino bianco Malvasia o Moscato d’Asti
  • 20 g zenzero 
  • 1 baccello vaniglia
  • 2 stecche cannella
  • 12 semi cardamomo
  • 3 cucchiai zucchero di canna
  • 1 mela
  • 450ml succo arancia e mandarino filtrato
  • 50 ml di succo limone filtrato
  • 3 anice stellato 
  • 1 cucchiaio miele

Procedimento

Mettere in una pentola dai bordi alti lo zucchero e le spezie. Tagliare a fettine sottili la mela e aggiungere in pentola. Unire il succo degli agrumi filtrato, il miele e successivamente il vino. Lasciare in infusione un’ora. Fare sobbollire per dieci minuti circa, evitando la bollitura della bevanda. Spegnere, coprire con un coperchio e fare riposare dieci minuti. 

Suggerimento: al posto del vino bianco puoi usare un vino rosato. La preferenza nella scelta dei vini deve essere data per i bianchi alla Malvasia, al Moscato d’Asti, allo Chardonnay, al Riesling, al Sauvignon Blanc, mentre per i rosati Cabernet Franc.

Vin brulè con rum e vermut

  • 1 litro vino rosso
  • 200 ml rum
  • 200 ml vermut dry
  • 100 ml vermut dolce
  • 200 ml succo di mela o arancia
  • 1 noce moscata
  • pepe nero
  • 2 stecche di cannella
  • 3 anici stellati e chiodi di garofano
  • 2 arance
  • 1 mandarino
  • 2 g zenzero
  • ciliegine al maraschino
  • 100 g zucchero
  • 1 mela

Procedimento

Lavare gli agrumi e la mela. Tagliare a spicchi e mettere in una grossa pentola. Aggiungere le spezie e il pepe macinato al momento. Unire i due vermut, il succo di mela (o arancia) e il rum. Versare 50 grammi di zucchero, lo zenzero e le ciliegine. Mescolare. Fare riposare in frigorifero per 2 ore. Fare cuocere per 20 minuti a fiamma vivace, poi unire il vino e cuocere per 1 ora. A metà cottura aggiungere 50 grammi di zucchero, mescolare e terminare di cuocere. Tenere al caldo e servire filtrando con un colino. Decorare con le spezie o una scorza d’arancia.

Suggerimento: si può sostituire il rum con del brandy brandy o dell’acquavite, eliminando l’utilizzo del vermut.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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