Chi non è affascinato da quelle sagre locali, dove si conservano ancora le antiche tradizioni enogastronomiche e che spesso segnano l’inizio dell’estate? A #botrugnoedintorni non è difficile trovare lo scapece, pesce fritto e messo a marinare nelle calette (contenitori simili a piccole botti). Il colore giallo è dato dallo zafferano, pianta che anticamente era coltivata nel territorio di Botrugno. Lo scapece veniva e viene conservato in grossi tini di rovere. Si usano soprattutto gli stimmi, i quali contengono un olio essenziale aromatico e un glucoside amaro. Tempo di realizzazione? Un’ora. Una ricetta mediterranea che ci ricorda che l’estate sta arrivando.
Scapece di pupiddhi piccinni
Ingredienti
1 Kg Pupiddhi
200 g Farina
200 g Pane grattato
1 Spicchio di aglio
Aceto
1 Mazzetto di prezzemolo
Foglie di menta
Zafferano
Olio extra vergine di oliva
Sale
Procedimento
Pulire accuratamente i pesciolini staccando con le dita la testa, sfilando le interiora. Lavarli e asciugarli.
Friggerli in abbondante olio bollente dopo averli infarinati; quindi sistemarli in una teglia cospargendoli a strati con pane grattato, prezzemolo tritato e aglio (volendo anche la menta) e bagnando il tutto con aceto nel quale si è sciolto lo zafferano.
Irrorare con un filo di olio. Lasciare macerare due o tre giorni prima di consumarli.
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