“Abbiamo bisogno di contadini,
di poeti, gente che sa fare il pane,
che ama gli alberi e riconosce il vento.
Più che l’anno della crescita,
ci vorrebbe l’anno dell’attenzione.
Attenzione a chi cade, al sole che nasce
e che muore, ai ragazzi che crescono,
attenzione anche a un semplice lampione,
a un muro scrostato.
Oggi essere rivoluzionari significa togliere
più che aggiungere, rallentare più che accelerare,
significa dare valore al silenzio, alla luce,
alla fragilità, alla dolcezza”.
Franco Arminio
Cedi la strada agli alberi
Ecco il miglior modo di presentare Grani Futuri, evento nazionale con protagonista indiscusso il pane in programma a San Marco in Lamis nel Gargano dal 17 al 19 giugno. L’ “Associazione futurista del pane”, con la presentazione del “Manifesto del Pane” si erge in difesa del “pane buono e sano della produzione artigianale italiana e che fa bene alla cultura, all’ambiente e al territorio”. L’obiettivo? Salvaguardare la cultura del pane e promuoverla nel mondo agricolo, della panificazione italiana e dei consumatori. La manifestazione fortemente voluta dal “fornaio economista” Antonio Cera, laureato presso la Bocconi , vuole sottolineare la necessità della cura, del rispetto e della tutela delle caratteristiche dei terreni agricoli che rappresentano il fondamento della panificazione rispettosa della sostenibilità e della biodiversità. I principali contenuti? Solo alcuni esempi. Si invita al ricorso alla pietra naturale come tecnica di molitura e si definisce “indispensabile” il ricorso a farine con caratteristiche integrali o semintegrali. Si auspica il riposo delle forme su tessuti naturali di stoffa grezza o teli di canapa in modo da permettere al pane di respirare. Perché abbiamo scelto di darne notizia? Antonio, ritornato a San Marco in Lamis per rilanciare il forno di famiglia Sammarco, crede fortemente che il rilancio delle attività artigianali significhi valorizzare il territorio in chiave turistica e culturale. Ciò in cui crede Famelici!
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