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Ricette emiliane: torta di mandorle alla bobbiese

La torta di mandorle alla bobbiese è una torta della tradizione certificata De.Co. Noi l’abbiamo degustato durante un recente press tour fatto per conoscere i colli piacentini.

La torta di mandorle alla bobbiese

Ingredienti per 6 Persone
La pasta frolla
300 grammi di farina
200 grammi di burro
100 grammi di zucchero
2 uova
1 bicchierino di alchermes
Il ripieno
200 grammi di zucchero
4 uova
300 grammi di mandorle dolci
6/7 mandorle amare
1 bicchierino di rum o di amaretto
La pasta frolla
Disponete sulla spianatoia la farina, il burro, lo zucchero, l’alchermes e i tuorli d’uovo, tenendo da parte gli albumi che serviranno per il ripieno. Lavorate bene con le mani fino ad ottenere un impasto morbido e liscio da cui ricaverete due dischi: uno più largo da mettere direttamente nella teglia, l’altro che ricoprirà il ripieno e dovrà essere bucherellato con i rebbi di una forchetta.

Il ripieno
Scottate le mandorle nell’acqua bollente e dopo averle pelate e asciugate, tritatele finemente. In una ciotola lavorate i tuorli con lo zucchero, aggiungete le mandorle tritate, il rum o l’amaretto e, alla fine, i 6 albumi montati a neve ferma, mescolando il tutto abbastanza velocemente dal basso verso l’alto.
Con l’aiuto di carta forno, adagiate in una teglia il primo disco di pasta frolla, versate il ripieno e ricoprite con l’altro disco. Infornate a 250° per 15 minuti poi abbassate la temperatura gradualmente a 200°/180° per altri 30 – 35 minuti.Sfornatela e fatela raffreddare su una gratella da dolci. Al momento di servirla, trasferitela su un piatto da portata e spolveratela di zucchero a velo.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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