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Nuovi ristoranti: chi ha aperto nel 2020 nonostante il Covid

Ecco chi ha avuto il coraggio di aprire un ristorante nel 2020. Anche se il Coronavirus ha cambiato il nostro modo di vivere la ristorazione, c’è chi ha aperto o rinnovato radicalmente la propria offerta.

La parola d’ordine per il 2021 è resistere. Non c’è altra scelta

Il 2020 sarà ricordato come un anno orribile per la ristorazione. Neppure nei peggiori incubi ci si poteva immaginare il Coronavirus. Molti locali- ahimé – hanno chiuso, ma qualcuno con coraggio ha osato ed ha aperto un nuovo locale o ha modificato la propria offerta gastronomica.

Nuovi ristoranti aperti nel 2020

Hilo street food – Olbia

Nuovi ristoranti chi ha aperto nel 2020: hilo street food olbia

Trovare una nuova apertura nel 2020 è come cercare l’ago nel pagliaio, se poi è la  scommessa di chi già gestisce un ristorante ben avviato, è veramente una top news! Tra un lockdown e l’altro, Simone Sun, titolare dell’affermato ristorante giapponese Yumè ad Olbia, ha deciso di aprire Hilo Street Food. Il format scelto è quello del pokeil piatto di origine hawaiana che mixa diversi ingredienti tagliati a cubetti e scelti al momento della preparazione dallo stesso cliente. Rivolto ai giovani e ai curiosi di cibi esotici, Hilo Street Food è il locale che tutti vorremmo sotto casa: la possibilità di un pranzo o una cena veloci e sani, la sosta per incontrare e scambiare due parole. Una proposta che non delude mai? Riso, salmone, verdure e mango. Un posto che diventerà il posto del cuore di molti, un luogo capace di regalarci un sorriso in un anno che conoscerà ancora il distanziamento sociale. Da provare!

Hilo street food – viale Aldo Moro bassa – Olbia

Dafne Garden Cafè – Roma

Nuovi ristoranti chi ha aperto nel 2020: dafne garden cafè roma

All’interno del nuovo Apollo Boutique Hotel, Dafne Garden Café è il nuovo locale dove mangiare e bere bene, dalla colazione all’aperitivo, a Roma. In stile urban jungle, la sua progettazione è stata affidata allo studio Doppio Tratto di Francesca e Valentina Angelini che, insieme al suo partner storico Fleur Garden Trastevere, hanno curato l’allestimento del garden design e dello spazio esterno del bar. La proposta gastronomica? Ha coordinato la fase di start up Federico Cari, chef che gode di una grande esperienza in ristoranti stellati come ‘Il Convivio‘ , ‘Caino‘ o ‘Dal Pescatore‘, ma anche socio e co-founder di ‘Bompiani‘, pasticceria romana che ha ottenuto le 3 Torte sulla guida del Gambero Rosso. La particolarità? Ingredienti sostenibili forniti da piccole aziende agricole del circuito di Campagna Amica. La piccola oasi verde nel cuore di Prati si riflette anche nelle proposte food: molte verdure ed erbe aromatiche, a partire dalle insalate, così come nei panini gourmet preparati al momento. Grande attenzione ai lievitati e al pane che provengono dal forno Roscioli.  

Dafne Garden Cafè – via Fornovo 2/a – Roma

Alice – Milano

5 pizze straordinarie di Alice pizza: zucca e gorgonzola

Alice, storico marchio italiano di pizzerie al taglio, punta ancora su Milano e apre la sua prima pizzeria con Accademia, nel centro del capoluogo lombardo, in Corso Buenos Aires. Non solo pizze assai gustose e creative, ma anche possibilità d’imparare per farle a casa.  L’Accademia di Alice, nata nel 2013, ha lo scopo di formare gli aspiranti pizzaioli trasmettendo e condividendo uno stesso “sapere artigiano”. Questa volta però, proprio a Milano, l’Accademia apre le sue porte anche al pubblico e offre la possibilità di scoprire i segreti della pizza al taglio firmata Alice. I corsi, appena sarà possibile, saranno gratuiti e accessibili a tutti tramite prenotazione. Curiosi di conoscere qualche proposta di Alice? Cacio e Pepe; Peperoni e Salsiccia; Cotto e Funghi; Pomodorini ed Olive. Non manca…la birra!

Alice – Corso Buenos Aires 75 – Milano

Temakihno -Bologna

Nuovi ristoranti chi ha aperto nel 2020: a Bologna Temakihnio

Temakihno, famosa insegna fusion nippo-brasiliana con sedi anche a Roma, Firenze e Milano, è un’istituzione in Italia per chi ama la cucina fusion. E come allora non raccontarvi di un nuovo ristorante aperto nel 2020? Eccovi accontentati: nuova apertura (giugno 2020), nel pieno centro di Bologna, in una location mozzafiato: Palazzo Zambeccari. Il ristorante bolognese non tradisce il layout originale e sgargiante dei locali delle altre città. Dedicato alle divinità femminili dell’Amazzonia, il ristorante è in linea con la filosofia della cucina che ama le contaminazioni tra diverse culture gastronomiche. Un esempio? Le tapas brasiliane, tra cui tre versioni di Pastel, la tradizionale empanada latinoamericana nella versione nikkei, de Camarao, de Queijo e de Pescado Misto: ripiena di salmone, patate, porro, pecorino sardo, olio extravergine e paprika affumicata accompagnata da salsa moqueca. Imperdibili i vivacissimi rolls come il Foz Do Iguacu Roll, con mazzancolla tropicale impanata, ricciola oceanica, avocado, salsa guacamole, nachos tritato e salsa ceviche.

Aman Venice – Venezia

Nuovi ristoranti chi ha aperto nel 2020: aman venice

Norbert Niederkofler, il pluripremiato chef del St Hubertus, ristorante tre stelle Michelin all’interno del Rosa Alpina Hotel a San Cassiano, approda come consulente all’Aman Venice, luxury hotel  -unico 7 stelle in città – affacciato sul Canal Grande. La sua filosofia foodcultural “Cook the Mountain” si trasformerà in  “Cook the Lagoon”, con l’impegno di utilizzare  fornitori locali, agricoltori e pescatori,  usando sempre prodotti stagionali e freschi del mercato di Rialto, della laguna di Venezia e delle sue isole: dai carciofi alle moeche,  dai garusoli ai funghi fino al vino. Mi raccomando non confondete la cucina a Km zero con la sua cucina etica! Più che la distanza di un ingrediente dal vostro piatto, conta l’affinità culturale, che significa condividere la medesima filosofia.

Aman Venice – Palazzo Papadopoli – Calle Tiepolo 1364 -Venezia
 
 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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