in

Gelato: guida a una scelta consapevole

19881421 - mixed trays of ice cream in ice-cream shop

Gelato in una dieta dimagrante? Sì, a patto di conoscerne l’aspetto nutritivo per evitare eccessi calorici, di consumarlo con intelligenza e di fare la scelta giusta tra le diverse offerte presenti sul mercato.

Gelato: guida a una scelta consapevole

Il gelato uno strappo alla regola, un peccato di gola? No, è un alimento che a pieno diritto può essere inserito in una dieta o sostituire un pasto. Infatti è un alimento che fornisce proteine, zuccheri semplici, grassi, calcio e fosforo. Con un grande vantaggio psicologico: contribuisce a variare la dieta, diminuendo quelle restrizioni che spesso rendono difficile portarla a termine. Prestando attenzione alle dosi e alle calorie, molti dietologi promuovono il gelato senza esitazioni. Il segreto è abbinarlo in modo corretto agli altri alimenti consumati nell’arco della giornata. Può sostituire un pasto, il più delle volte il pranzo, spesso accompagnato da una macedonia.

Alcune regole per scegliere il gelato “giusto”

Per non sbagliare si possono scegliere gelati light, preferendo i gusti con proprietà meno caloriche e variando le dosi. Nelle gelaterie artigianali si trovano sempre più frequentemente proposte di gelati ipercalorici che prevedono spesso la sostituzione della panna fresca con il tofu, il formaggio di soia, di origine completamente vegetale. Ricco di calcio, vitamina B, ferro e povero di sodio, il tofu ha un apporto calorico basso: 80 calorie per 100 grammi di prodotto. Un altro aspetto da non sottovalutare: il gelato ipercalorico utilizza meno zuccheri rispetto a quello tradizionale( 60 grammi contro150). Un’avvertenza: i gusti alla frutta, anche se appartenenti ai gelati ipercalorici, vanno valutati tenendo in considerazione l’apporto calorico aggiunto dagli zuccheri presenti nella frutta.

I gelati meno calorici da gustare in coppette medie?

Pistacchio (180 Kcal), nocciola (170Kcal), panna (140 Kcal), yogurt (132Kcal), limone (110 Kcal), fragola (110 Kcal), soia (100 Kcal) e gelato alla frutta, badando, come già sottolineato, quale gusto scegliere (130 Kcal). Si può anche scegliere di consumare i sorbetti che, prodotti solo con acqua, zucchero e frutta, hanno un apporto calorico di circa 105-130 Kcal. La scelta può ricadere anche sul ghiacciolo? Meglio evitare. Hanno poche calorie, ma sono privi di valori nutrizionali e spesso squilibrati per la presenza di zuccheri e di additivi aromatizzanti. Quelli che vanno evitati sempre, senza esitazioni, sono i gelati che contengano margarina o grassi vegetali idrogenati.

Perché preferire il gelato al dessert

Il gelato contiene molte meno calorie rispetto ad altri dessert. Qualche esempio? L’apporto energetico di un tiramisù è 3 volte superiore a quello di una coppa di gelato a base di latte e 6 volte rispetto al sorbetto di frutta. 100 gr di gelato alla crema contengono circa 220 calorie e 100 gr di gelato alla frutta circa 100, mentre 100 gr di cioccolata fondente ne contano ben 542, le fette biscottate 410, la nutella 537, la crostata di marmellata 339, una merendina dai 350 ai 460, a seconda che sia fatta con marmellata o con pan di spagna.

Come calcolare l’apporto calorico di un gelato

Per conoscere l’apporto calorico di un gelato, occorre calcolare le proteine di ogni singolo ingrediente. In particolare, il valore dipende dalla percentuale di zuccheri (saccarosio ma anche lattosio e fruttosio), di grassi (latte, panna, grassi vegetali), di proteine (latte, uova, frutta secca). Per semplificare il calcolo, possiamo rifarci alla seguente tabella:
1 g di zuccheri = 4 calorie
1 g di grassi = 9 calorie
1 g di proteine = 4 calorie
Se poi vogliamo permetterci, al posto della coppetta, la cialda di un cono dobbiamo aggiungere 20 Kilocalorie.

[pods name=”post” slug=”14258″ template=”post teaser”]
[pods name=”post” slug=”14166″ template=”post teaser”]

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

GIPHY App Key not set. Please check settings

Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

cibo e fiabe: Gianni Rodari

Cibo e fiabe: sapore agrodolce…tutta questione di gusto!

Cibo, fake news e false polemiche: dallo scontrino di Cracco ad Alessandro Borghese

Cibo, fake news e false polemiche: dallo scontrino di Cracco a…