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Da Salvatore Ferragamo e Sébastien Gaudard a Sakeya a Milano, che cosa c’è di nuovo in cucina?

La maison fiorentina Salvatore Ferragamo firma una collaborazione gastronomica con il pasticciere Sébastien Gaudard. Dopo la presentazione della collezione moda A/I, la celebre casa del luxury Made in Italy approda, su suggerimento del nuovo direttore artistico Paul Andrew, in pasticceria. In particolare nelle vetrine di Parigi, quelle del “piccolo principe della pasticceria francese”. Gaudard ha creato una collezione di cioccolatini che riprende le forme del monogramma Gancini, il simbolo di Salvatore Ferragamo. Si tratta di una chiusura a doppio gancio ispirata ai ferri  incastonati sulla parete laterale di Palazzo Spini Feroni, storica sede di Ferragamo a Firenze. Due le ricette create per dare forma a uno scrigno goloso contenente i codici visivi del marchio italiano: un cioccolatino fondente guarnito con una ganache alla nocciola e un limone candito o un cioccolato al latte e un cioccolatino Gianduja e nocciole tostate con chip di caffè. Un omaggio dolce all’Italia! Che dire? Cioccolato e moda un abbinamento vincente.

Il ristorante della settimana: Sakeya a Milano

Aperto nel dicembre 2016 da Lorenzo Ferraboschi e Maiko Takashima, fondatori di Sake Company, è un progetto importante che vanta il patrocinio delle prefetture giapponesi. Prima “House of Sake” italiana, è simbolo del rapporto cibo e cultura. La carta dei sake è ricca ed ampia, i classici sono accompagnati da proposte spumantizzate (happoshu) con metodo charmant e champenoise, da etichette riserva, invecchiati in legno di cedro (koshu), affinati in botte (taru zake), non filtrati (nigori sake) e non diluiti (genshu). Il menù si compone di diverse sezioni. La prima accoglie piatti “Obanzai”, il tradizionale stile di cucina originaria di Kyoto come il “Wagyu Tataki” (tagliata di manzo Wagyu A5+ Miyabi scottata alla fiamma, accompagnata da nuvola di riso soffiato croccante, uovo in camicia, insalata di daikon e salsa ponzu) o il “Goma Hiramasa” (sashimi di ricciola marinata in salsa al sesamo bianco, tempura di shiso croccante e bottarga di muggine). La seconda propone “Sumibi Kushiyaki”, la meravigliosa brace giapponese al carbone dove si può trovare anguilla, pollo, black cod, wagyu, salmone, pancetta di maiale e funghi cardoncelli, golosi e succulenti spiedini perfetti anche per la condivisione. La terza accoglie i piatti iconici dello chef Masa come il “Kan Okoge” (granchio reale dell’Alaska cotto al vapore accompagnato da riso soffiato croccante e crema di sedano rapa al miso bianco) e lo “Yaki Tako” (polpo in tre cotture con crema di zucca masala e chips di patate dolci viola ). L’ultima invece vira su “Masu Chirashi” (riso aromatizzato allo shiso rosso con alga nori, sesamo tostato e salsa di soia) da accompagnare con salmone, ikura o granchio reale; qualche Sushi, Wagyu soba ed Edo Ramen, oltre allo Shime Yaki-don (bowling di riso con uovo in camicia, porro e salsa teriyaki) servito con salmone, foie gras o pollo.

Indirizzi utili

Sakeya – The House of Sake

Via Cesare Da Sesto 1

Milano

Tel 02 9438 7836

Aperto dalle 19 alle 1 – shop dalle 10

Chiuso la domenica

www.sakeya.it

info@sakeya.it

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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