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Turin Palace Hotel a Torino: tra arte e storia. Torino vista da un design-hotel

Torino, a differenza di tante altre città, di cui sappiamo quasi tutto, ha ancora tante “perle” culturali da farci conoscere. Vuoi scoprire la storia e individuare la vera identità della città sabauda? Esci dalla stazione di Porta Nuova, fai pochi passi ed entra al Turin Palace Hotel. Sì, hai capito bene. É il modo migliore per comprendere una città austera, elegante e di nuovo al centro dei contemporanei fermenti culturali.
Dal 1872, Il Turin Palace Hotel è stato spettatore, ma anche protagonista, dei mutamenti della città. Tutti nel segno della cultura e dell’ospitalità. Teatro di balli in maschera e di sontuose feste, oggi è tornato ad essere protagonista della vita culturale della città. Grazie ad un’intelligente ristrutturazione ha saputo reinterpretare il passato in chiave contemporanea, mixando il nuovo design con l’originario stile art déco. Incuriosita, mi sono fatta raccontare la sua storia da Piero Marzot, Amministratore Delegato del Turin Palace Hotel.

La rinascita di una città raccontata da un design hotel

L’hotel fu chiuso nel 2007 e riaperto nel maggio 2015 con l’obiettivo di conservare lo spirito dell’albergo reinterpretandolo per dare voce alla contemporaneità. Così Reale Immobili Spa, Società del gruppo Reale Mutua Assicurazioni, proprietari della struttura, e la famiglia Marzot, già proprietaria degli Hotel Spadari al Duomo e dell’Hotel Gran Duca di York a Milano hanno collaborato per “non tradire lo spirito della città– ci racconta Piero Marzot- senza rinunciare alla possibilità di offrire al nostro ospite l’esperienza di assaporare i colori, i sapori, la cultura di una città ricca di storia. Volevamo un albergo capace di riflettere una filosofia dell’ospitalità che prevedesse la messa al centro dell’uomo, del viaggiatore”. Un obiettivo raggiunto.

Una filosofia che ci “gusta” molto. A Famelici piacerebbe che anche in Italia, come in altre parti del mondo, gli alberghi non fossero anonimi luoghi per pernottare, ma un primo “assaggio” della città, un invito a conoscerla meglio e a tornarci. Dimore dove siano privilegiate testimonianze culturali locali, proponendo opere che durano nel tempo.

Turin Palace Hotel: un indirizzo da segnare in agenda

Turin Palace Hotel a Torino

Un’esperienza unica è avere la possibilità di soggiornare in un luogo dove le mura e le pareti raccontano la storia e ti ricordano il valore dell’arte. “Se le mura di questo albergo – continua Piero Marzot- potessero parlare ci racconterebbero diversi incontri tra diverse personalità dell’intellighenzia nazionale e internazionale che di questo luogo hanno apprezzato la discrezione e la naturale eleganza”. In effetti, ad innamorarsi della sua esclusività furono diverse donne e uomini di cultura: da Guglielmo Marconi ad Arturo Toscanini fino a Maria Callas e Louis Armstrong. Qui hanno soggiornato teste coronate, come re Carlo Gustavo di Svezia o la regina Elisabetta, ma anche divi dello spettacolo, come David Bowie, Sting, Liza Minelli, Madonna e Mike Jagger. Piero Marzot ci mostra con orgoglio ciò che rende il Turin Palace Hotel unico: l’ampio scalone aulico degli anni 20-30, il grande soggiorno, il salone delle feste con la sua volta a cupola ellittica, le sospensioni luminose in vetro soffiato a mano e le decorazioni serigrafate in oro della vetrata sul fondo, e il ristorante, tutti spazi che rifanno vivere la storia. Non solo il passato, ma anche il presente grazie alle opere di artisti torinesi come Pier Luigi Pusole, Daniele Galliano e Stefano Favarelli.

Una curiosità? La camera 403

Turin Palace Hotel a Torino
Dormire fa bene. Alla pelle, al cervello, ai muscoli e al cuore. Il benessere inizia concedendosi una buona dormita anche lontani da casa. Ad assicurarlo è la camera 403 appositamente allestita per accompagnare gli ospiti tra le braccia di Morfeo: il letto è stato progettato per offrire il massimo del comfort durante il riposo. Il materasso Elite™ Constellation ™ di Simmons ad altezza maggiorata che con un topper realizzato con innovative imbottiture ad elevata elasticità rappresenta il meglio del meglio per l’ospite. Ad avvolgere il corpo sono lenzuola di puro lino bianco, un “onirico” copriletto ricamato a stelle e pianeti di Centrotavola Milano ed un piumone in 100% Oca Siberiana che, grazie alla naturalità delle fibre, abbraccia come una coccola. Il lino, in particolare, oltre a regolare la temperatura del corpo donando una sensazione di comfort ottimale per tutta la notte, massaggia la pelle attivandone le risorse naturali di rigenerazione. Un Menù cuscini, una selezione di tisane rilassanti, una play list musicale mirata a stimolare la distensione e libri di racconti della buona notte ideali per defaticare la mente conducono verso il relax notturno.

E la cucina?

Il ristorante Les Petites Madeleines, guidato da Stefano Sforza, richiama le atmosfere francesi. Propone piatti legati al territorio, alla tradizione  senza dimenticare le fascinazioni della cucina contemporanea. Il tratto distintivo è una cucina in cui i singoli ingredienti sono immediatamente percepiti e riconosciuti. Ma sulla cucina e le proposte di Stefano Sforza torneremo in un prossimo post.

Turin Palace Hotel
Via Paolo Sacchi 810128 Torino
Tel. +39 011 0825321
info@turinpalacehotel.com

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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