I vigneti, che circondano Losanna, con le tinte calde dell’autunno -dal giallo fino all’ocra con chiazze di rosso e violetto – fanno intuire che qui la cultura del vino è assai diffusa. I terrazzamenti scendono verso il lago, fondendosi con un cielo che muta velocemente colore. Mi fanno pensare ai paesaggi narrati da Victor Hugo nei racconti Le Rhin e Alpes et Pyrénées o agli ambienti descritti dalla penna di Georges Simenon. Chi non ricorda La disparition d’Odile?
Losanna è un importante centro culturale. Artisti del calibro di Georges Simenon, Victor Hugo, Shelley, André Gide, Dickens, Chateaubriand e Voltaire vi hanno soggiornato per brevi o lunghi periodi.
Lausanne à table e l’enogastronomia è…servita!
Se ti distrai, puoi pensare di essere in una regione italiana o francese. In realtà siamo a pochi chilometri da Losanna, una città vivace, forse per la presenza di tanti studenti. Ti rendi conto immeditiatamente dei motivi per cui questa città con i suoi dintorni sono una Svizzera che supera tutti i luoghi comuni legati a una terra considerata spesso eccessivamente severa.
Il capoluogo del cantone di Vaud, l’antica Lousonna dei Romani, nota come la “regina olimpica”, è una città dove si può mangiare veramente bene. Non deve, dunque, stupire che qui si svolga un’importante manifestazione enogastronomica come Lausanne à table, associazione che promuove il patrimonio culinario, dà visibilità agli artigiani e al loro savoir faire, valorizza prodotti e produttori della zona, favorendo la convivialità. Una manifestazione che prosegue fino a dicembre.
Perché Losanna?
Non immaginatevi pioggia, nebbia, un paesaggio cupo, Losanna è una città piena di luce, spesso baciata dal sole. Perché segnarla in agenda per un week end lungo? Per la vivacità culturale, per la gastronomia che non delude neppure nei tanti bistrot della città e per i paesaggi che aprono nuovi orizzonti.
Losanna e l’infinito orizzonte
Le vigne che sembrano dipinte, il verde lungolago, il turchese Lemàno, il gioco delle nubi in un cielo che cambia velocemente colore non lasciano indifferenti. In una città, ricca di musei, la natura trova il suo modo di armonizzarsi e di spingerti a scrutare, assorto, l’orizzonte. Come faceva Corto Maltese?
Losanna: cibo è cultura
Le proposte gastronomiche sono tante, alcune internazionali, altre rispettose della tradizione svizzera. Arrivati a Losanna, per prima cosa dovete assaggiare la fonduta accompagnata da un bicchiere di Chasselas, il più importante vitigno a bacca bianca della Svizzera. Un’avvertenza? Ricordatevi che la fonduta è una prova degna dello stomaco di Gargantua. Ma ne vale la pena!
Io ho assaggiato una versione di fonduta leggermente rivista: al pomodoro. Rigorosamente servita con le patate, è una variante ingentilita rispetto a quella tipica.
…e se dopo la fonduta ti senti in colpa?
Premessa
Gli svizzeri dicono che le donne di Losanna hanno le più belle gambe del mondo: in effetti non è una città piana, è un continuo saliscendi. La raccomandazione? Non prendere la metropolitana, altrimenti addio gambe ben tornite!
Da recitare come un mantra!
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