Aprofittando di un press tour organizzato dal Tourng Club Italiano per fare conoscere i borghi Bandiere Arancioni, la settimana scorsa ho potuto visitare un piccolo borgo di origine medievale: Airole, in provincia di Imperia. La tappa presso l’azienda agricola “A Trincea” mi ha permesso di conoscere un vino riportato alla vita da Dino Masala: il roccese, considerato dagli enologi il “papà” del Rossese. Dino Masala è un imprenditore edile, appassionato della storia della sua terra e interessato all’enologia. Tali passioni lo hanno spinto a progettare e realizzare un’azienda agricola per ridare vita ad un vitigno che rischiava di essere completamente dimenticato. Dopo aver acquistato quasi un’intera montagna sulle alture di Airole, Masala ha fatto ha fatto costruire 40.000 metri quadrati di muretti a secco, recuperando le pietre ad una ad una. “Ho voluto riproporre- ci racconta- una tradizione perduta per ridare vita a un vino come il roccese che ha la particolarità di crescere tra le rocce e le piante officinali. Proprio il rosmarino, la salvia, il finocchio selvatico e le piante officinali conferiscono al nostro vino quell’aroma che lo rende unico”. Il roccese rappresenta al meglio la viticoltura dell’estremo Ponente Ligure. Vino rosso, presenta un sapore intenso, che ti permette di “assaporare” il gusto di vigne che crescono su ripidi terrazzamenti. Le radici delle viti conquistano spazio sottraendolo alle rocce, accontendandosi di poca acqua. Il metodo di coltivazione è antichissimo: risale al 1200.
Airole: come e perché
Si può arrivare in auto (A10 uscita Ventimiglia; dalla Francia A8 uscita Ventimiglia) o in aereo (aeroporto di Nizza o di Genova), ma anche in treno, occasione per conoscere la più piccola stazione di Europa, inaugurata nel 1914. Io ho scelto il treno. Lungo il tragitto non vedevo l’ora di arrivare ad Airole per poter assaggiare un vino che non conoscevo. E vi giuro che sono rimasta favorevolmente sorpresa! Non solo io, ma anche i miei compagni di viaggio. La visita dell’azienda agricola “A Trincea” mi ha permesso anche di conoscere come si svolgeva la vita contadina fino a qualche decennio fa. Infatti è visitabile una casupola che conserva ancora gli arredi di un’epoca che a noi appare lontanissima. Dall’azienda agricola “A Trincea” per gli sportivi è possibile inerpicarsi su alcuni sentieri che consentono di conoscere i luoghi dal punto di vista naturalistico e paesaggistico. Un paesaggio sempre diverso, dove si mescolano cielo e rocce, piante e blu. Bello il tramonto! Un luogo dove tornare, magari per ammirare l’alba e fotografare i giochi di luce. Credo proprio di essermi innamorata di Airole!
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