in

Cosa vedere nel triangolo di terre dell’Isola bergamasca: tra cibo e cultura

L’ isola bergamasca è il territorio della polenta, dei parchi, di numerose proposte enogastronomiche. Le chiese, le aree verdi, il traghetto leonardesco di Villa d’Adda e la natura che ha conservato la caratteristica flora e fauna. L’isola bergamasca è un triangolo di terre racchiuso tra i fiumi Affa, Brembo e le pendici del monte Canto. I paesi conservano ancora molte testimonianze del loro passato medievale. Lo testimoniano torri, fortezze, castelli e chiese. L’Isola bergamasca è semplice, ma ricca di sostanza come la polenta bergamasca, fatta con due antichi granoturchi locali: il “Nostrano dell’Isola Finardi” e lo “Scaiolo 23 A”. Chiunque incontrerete vi darà la ricetta per fare la migliore polenta…da accompagnare a un buon bicchiere di vino rosso! Io vi posso assicurare che nelle gelide serate invernali è un piatto davvero vincente!

Dove mangiare bene all’Isola Bergamasca

Il Settecento – Presezzo

Un ristorante che non ti aspetti di trovare in una Residenza padronale del 700, in un albergo che mantiene la bellezza della struttura originaria, ma con un percorso costruito attraverso l’incontro del design e dell’arte contemporanea. Parliamo dell’Hotel Settecento. Siamo a Presezzo, all’interno dell’isola bergamasca, a pochi chilometri da Bergamo. A proporre un menu composto da piatti fatti con prodotti di stagione la chef Nadia Mazzoleni. Qui non manca la possibilità di assaggiare una cucina legata al territorio, rivisitata con sapienza. Il piatto che maggiormente mi ha colpito è il maialino cotto a bassa temperatura con polenta e salsa agli agrumi. Da non perdere l’assaggio dei dolci. Da segnalare la carta dei vini con la possibilità di scegliere vini locali.

Ristorante La Corte del Noce- Villa d’Adda

Fortemente consigliato. Ecco alcune cose da conoscere prima di andare al ristorante La Corte del Noce.

  1. Dal 1983 è gestito dallo chef Graziano Foresti con la moglie Mina Putelli.
  2. Se potete cenate nei tavoli sistemati vicino a un camino che, oltre a riscaldarvi a dovere, riscalda anche l’animo.
  3. Potete scegliere tra piatti di montagna, ma non vi sembrerà vero…anche di mare!
  4. Ottima scelta di vini.
  5. L’origine del nome? Deriva da un maestoso noce che ha segnato la storia del locale, ma che ora purtroppo non c’è più.

Per fare dello shopping…dolce

L’Alveare Azienda Agricola Biologica di Roberto Bonacina

Se siete nei dintorni di Sotto il Monte Giovanni XXIII, potete fare un salto in un negozio con annesso laboratorio per la lavorazione del miele. Si tratta dell’azienda agricola L’Alveare. Qui vengono proposte anche diverse esperienze didattiche per introdurre all’apicoltura. Potete partecipare alla visita ad un apiario, scoprendo il mondo dell’arnia, e naturalmente degustare diversi tipi di mieli. Convinti che vale la pena di fare una sosta?

E se ti piace il vino?

Azienda Agricola TassodineVilla d’Adda

Obbligatorio raggiungere  l’Azienda Agricola Tassodine di Villa D’Adda, circondata da boschi di castagni, robinia, ciliegi e querce secolari. Il titolare Giuseppe Magni è un  grande appassionato del suo territorio e dei suoi prodotti, oltre che un grande estimatore e produttore di Merlot e di Pinot Nero.

Cosa vedere di veramente interessante all’Isola Bergamasca… se ami l’architettura romanica

Abbazia di Sant’Egidio in Fontanella

Una testimonianza del passato da non perdere è l’Abbazia di Sant’Egidio. Si può raggiungere facilmente da Sotto il Monte oppure in bici e a piedi attraverso il sentiero boschivo dal monte Canto. Se siete fan dell’architettura romanica, ne resterete affascinati. Sono trascorsi più di 900 anni da quando Alberto da Prezzate fondò la chiesa di S. Egidio e il monastero benedettino adiacente. Ordinati dalla regola di Cluny, qui i monaci vissero fino all’aprile 1473, quando papa Sisto IV tolse la comunità monastica da Fontanella.  L’interno presenta uno schema basilicale costituito da tre navate, separate da colonne, con copertura a capriate, e un transetto non eccedente con sopraelevazione all’incrocio; nella zona presbiteriale, le tre absidi sono precedute da tre campate quadrangolari comunicanti, coperte da volte a crociera. All’interno sono custoditi resti di affreschi del XV e XVI secolo.

Dove dormire all’Isola bergamasca

Hotel Settecento -Presezzo

Il mio tour termina laddove era iniziato: presso l’Hotel Settecento, quella ex residenza padronale del ‘700 ristrutturata, senza rinunciare all’inserimento di opere di design e di arte contemporanea. Che dire? L‘Isola bergamasca è una meta facile da raggiungere da Milano e da Bergamo. Un’occasione per conoscere un territorio ricco di storia e di cultura enogastronomica.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

GIPHY App Key not set. Please check settings

Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

investire su nuove idee

L’importanza di investire su nuove idee: o si cambia o si muore!

2018: l'anno dell'Italian Food. Quali saranno le parole del gusto?

2018, l’anno dell’Italian Food. Quali saranno le parole del gusto?