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Cosa fare in Lunigiana, terra tra Liguria, Toscana ed Emilia

La Lunigiana, l’antica patria dei Luni, è un lembo di terra che si estende e fa da confine a tre regioni: Liguria, Toscana ed Emilia. Un territorio ricco di storia, cibo e cultura. Famelici vi consiglia cosa fare, cosa bere, dove mangiare e soggiornare in Lunigiana.

La Lunigiana è davvero ricca di tante attrazioni che vanno dall’artigianato all’arte, dalla storia, al cibo, alla cultura. Ecco che cosa ti suggeriamo di fare, mangiare e bere mentre la visitate.

Terra di valico e di confine, attraversata da antiche vie che collegavano il mare alla Pianura Padana attraverso l’Appennino Tosco – Emiliano, è ancora percorribile attraverso strade bianche, sentieri, mulattiere e piccole strade di campagna. La visita alla Lunigiana è un viaggio nel passato in un territorio che gode di un ottimo clima, disponendo di estati fresche e inverni abbastanza miti.

Castello Podenzana fotocredit Andrea Pellini
Castello di Podenzana – foto Andrea Pellini

Organizzare passeggiate, pedalare o fare trekking qui, è particolarmente piacevole. Quanto mai suggestiva è la passeggiata che porta alle cascate del Bagnone, dove si trovano le Capanne in Garbia, piccoli bivacchi ricavati dalle antiche capanne dei pastori. Un luogo dove scattare foto davvero suggestive! Per chi ama, invece, l’archeologia, obbligata tappa a Luni, un’antica città romana fondata alla foce del fiume Magra, in una posizione strategica per i commerci data la vicinanza al porto oggi interrato.

La Lunigiana merita un viaggio enogastronomico

Un’altra grande attrazione della Lunigiana sono le ricchezze enogastronomiche come testimoniano i menu dei ristoranti della zona, che propongono una cucina realizzata con ingredienti poveri ma gustosissimi. Tra le tante ricette, qualche esempio, come i testaroli, piatto tipico di Pontremoli. Il loro nome deriva dallo strumento in cui vengono preparati, grandi testi in ghisa da poggiare direttamente sulla brace ottenuta da legna secca di faggio. Di forma circolare, una volta “pre-cotto”, il testarolo ha la forma di un grande disco da tagliare in piccoli rombi prima di essere cotto ancora una volta nell’acqua bollente. In genere sono conditi con un pesto povero di parmigiano reggiano invecchiato.

Panigacci

A Podenzana si mangiano, invece, i panigacci, realizzati con farina, acqua e sale in teglie calde di terracotta. Da non confondere con i testaroli perchè non vanno né tagliati nè bolliti, ma solo accompagnati con salumi e formaggi. Nella zona di Aulla sono poi diffuse le focaccette, cotte per pochi secondi sul fuoco di legna di quercia. Ultima raccomandazione “famelica”: non dimenticatevi di accompagnare i piatti della tradizione con il bianco Vermentino!

Cosa fare in Lunigiana: cibo e cultura

Il sito archeologico di Luni

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Ci sarà un motivo per cui gli amanti dell’archeologia amano visitare la Lunigiana. Uno di questi è il Museo archeologico nazionale e la zona archeologica dell’antica città di Luni, la principale istituzione archeologica del Levante ligure per dimensioni e importanza scientifica delle sue raccolte.

La colonia di Luni, dedicata alla dea Luna, fu fondata dai Romani nel 177 a.C., per stabilirvi un posto avanzato contro i Liguri Apuani, ai quali avevano faticosamente strappato quel territorio. La città godeva di un’ottima posizione strategica per il commercio grazie alla presenza di un porto ormai interrato. Alla fine del IV secolo d.C. un violento terremoto distrusse la città, poi ricostruita sui resti di ciò che si era salvato. La zona fu abitata fino al IX secolo.

Recentemente diversi scavi hanno portato alla luce edifici di culto, domus e un’area pubblica composta dal foro, l’area capitolina, il decumano massimo, la Basilica civile, la curia, il Grande Tempio e alcune dimore signorili (Domus dei Mosaici, Domus Settentrionale, Domus degli Affreschi). La maggior parte dei reperti rinvenuti si possono ammirare al vicino Museo Archeologico Nazionale.

Pontremoli, la città delle torri

Situata su una striscia di terra, tra i fiumi Magra e Verde, la “città delle torri” o la “città del libro” (qui si svolge il Premio Bancarella dal 1953) è conosciuta come la città dei lupi mannari e degli spiriti maligni. Così se siete attratti dai misteri dovete assolutamente visitare il Museo delle Statue Stele Lunigianesi, allestito nella prestigiosa cornice del castello del Piagnaro. Le Statue Stele, figure umane maschili e femminili rappresentate in forme astratte, furono scolpite nella pietra arenaria dalle popolazioni vissute tra il IV e il I millennio a.C. e rappresentano ancora oggi un enigma in parte irrisolto. (Per conoscere gli orari del museo di apertura, visitate il sito: www.statuestele.org). Altra tappa è il Duomo, con la statua della Madonna del Popolo e il suo campanile detto “Campanone” e la sorprendente Villa Dosi Delfini ai Chiosi, testimonianza del barocco pontremolese.

Mulazzo, la città delle sculture antropomorfe

borghi gita mulazzo

Alla destra del fiume Magra, a 7 chilometri da Pontremoli, si trova Mulazzo, piccolo borgo noto per il ritrovamento di numerosi esemplari di sculture antropomorfe realizzate a partire dall’età del rame e conosciute come statue stele della Lunigiana. Notazione storica: qui Dante soggiornò, pare nell’aprile del 1306, invitato come procuratore da Franceschino Malaspina per mettere fine ai contrasti secolari tra i Malaspina e i vescovi di Luni.

Nel centro storico si possono ammirare i resti del castello e dell’acquedotto malaspiani, i resti di una torre bizantina, i palazzotti marchionali, uno dei quali ospita il Centro Studi dedicato al navigatore Alessandro e, adagiata sul pianoro, l’antica chiesa di San Martino.

Baciato da luci e ombre cezanniane, offre, oltre alla possibilità di passeggiate immersi nella natura, la grande opportunità di assaggiare alcuni piatti dell’autentica tradizione toscana come la torta d’erbi, fatta con ben 100 tipi di erbe di campo o le “storiche” lasagne bastarde, con un impasto fatto, in pari misura, da farina di castagne e farina bianca. Le castagne, da sempre, considerate il “grano” della Lunigiana, hanno sfamato intere generazioni durante i periodi difficili.

Montereggio, il borgo dei librai

montereggio

Presente nella lista delle Book Town di tutto il mondo, il piccolissimo borgo di Montereggio ha una storia davvero particolare: sin dall’800 partirono da qui, con in spalla una gerla piena di libri, i librai ambulanti per poi raggiungere le cittadine del Nord e del Centro Italia. Gli ambulanti di libri partivano con l’arrivo della bella stagione per poi tornare in inverno.

Perchè contadini e tagliatori di pietre si trasformarono in ambulanti di libri? Entrati in contatto con le associazioni di carbonari che gli consegnavano opuscoli sull’unìità d’Italia, gli abitanti di Montereggio decisero di diffonderli facendosi pagare. In tal modo si accorsero di aver aperto un nuovo mercato. Ben presto dalla gerla passarono ai carretti. Qui nacque nel 1952 il premio Bancarella. Un consiglio? Se potete andateci in agosto, quando si svolge la Festa del Libro. Le vie e le piazze del piccolo borgo dedicate a editori e librai sono ricche di appuntamenti cui partecipano ogni anno alcuni tra i più importanti autori italiani.

Fivizzano, il borgo della China Clementi

Fivizzano, la“Firenze della Lunigiana”, definita da Carducci “una perla sperduta fra i monti…” è definito anche il comune dei cento borghi per le numerosissime frazioni che lo compongono. Durante la primavera e l’estate la cooperativa Medicea organizza delle visite con guida turistica per scoprire le bellezze del centro storico: le porte, le mura, le chiese e il Museo di San Giovanni che ospiterà fino a fine maggio il parato di papa Nicolò V, il pontefice lunigianese. In una visita al borgo di Fivizzano non può mancare una tappa dalla Farmacia Clementi che produce l‘antico elixir China Clementi, rinomato liquore prodotto in loco e acquistabile direttamente nello storico negozio.

Sarzana, la cittadina dell’antiquariato

Per gli amanti dell’antiquariato una tappa irrinunciabile è Sarzana con il suo mercato dell’antiquariato. Il mercatino di antiquariato, che si svolge nel centro di Sarzana, è previsto il quarto fine settimana del mese e prende il nome di Weekend in soffitta. Nel mese di agosto la Mostra Nazionale dell’Antiquariato interessa sempre gran parte del centro storico. (Per maggiori informazioni e verificare le date: info@viaggiareinliguria.it)

Dove mangiare in Lunigiana

Panigacci Podenzana

Non puoi andare a Podenzana e non assaggiare i Panigacci di Podenzana. Sono un vero e proprio “must” gastronomico della Lunigiana, una sorta di pane azzimo cotto in testi da terracotta, da consumare accompagnato da salumi locali o sbollentati e conditi con pesto ligure, oppure sugo di funghi o semplicemente con olio e parmigiano. Tutti i ristoranti di Podenzana hanno questa specialità nel loro menù. Il ristorante B&B da Gambin è il posto giusto per provare i tradizionali Panigacci del paese. Un piatto famelicamente consigliato è anche la tagliata di manzo cotte nel testo di terracotta.

Che cosa bere in Lunigiana

LVNAE – Luni

lunigiana Lvnae labianca

La storia di Cantine LVNAE è la storia della famiglia Bosoni, del vitigno Vermentino e dei Colli di Luni, un paesaggio unico per caratteristiche storiche e pedoclimatiche. Il vino nasce in alcune parcelle che circondano l’antica città di Luni. Il suolo, le brezze marine e una viticoltura estremamente rispettosa, contribuiscono al suo carattere intrigante che si materializza nel bicchiere con note fresche e sapide, profumi estivi e richiami marini. E proprio per esaltare ancora di più queste caratteristiche, al Vermentino, che rappresenta la colonna della cuvée, è stata affiancata una piccola percentuale di Malvasia che impreziosisce il vino in frutto e rotondità.

Spiega Diego Bosoni, quarta generazione della proprietà: “Labianca è un vino aperto, conviviale… interpreta il più autentico spirito di Luni ma soprattutto tutta la gioia di vivere di una terra baciata dal clima, dalla storia e dalla natura”.  E l’annata 2022 lo dimostra. Qui le brezze del mare hanno protetto le viti dal caldo e dalla siccità dell’estate scorsa. La raccolta è stata lievemente anticipata, ma molto tempestiva e ha portato in cantina grappoli di grande qualità. La versione 2022 che sta arrivando sul mercato, si presenta con un frutto giallo spiccato ma ben bilanciato, una elegante spalla acida e una chiusura sapida che la rende irresistibile.

Podere Fedespina – Mulazzo

mondo del vino: Podere fedespina

La storia della cantina affonda le sue radici in una storia familiare tramandata nei secoli con le prime vinificazioni di un antenato della famiglia Fedespina. Intorno al XV secolo il signor Rossi, amministratore dei beni del Marchesato, sventò una congiura di palazzo a danno dei Malaspina. La coraggiosa azione comportò, in segno di riconoscenza, il cambiamento del cognome in Fedespina per ricordare la fedeltà ai marchesi. Noi abbiamo degustato il Fedespina IGT Toscana rosso, di colore rosso rubino, dotato di finissimi profumi di piccoli frutti rossi, cuoio, pepe e sentori minerali. Al palato risulta elegante e profondo grazie a tannini stratificati e setosi. La freschezza è sempre presente sino al lunghissimo finale minerale. Ha uno spiccato ventaglio speziato con un alto potenziale d’eleganza nella sua espressività.

Dove alloggiare in Lunigiana

agriturismo ca del bosco appartamento lilla

Le vacanze in agriturismo sono sempre un po’ dozzinali? Tutt’altro! Abbiamo trovato un agriturismo di charme super accogliente. Si tratta di agriturismo Cà del Bosco, situato su una collina a 250 metri sul livello del mare ed è circondato dai verdi monti della Lunigiana. Regala un’incomparabile vista sulla Val Magra, gli Appennini Tosco-Emiliani e le Alpi Apuane. Scendendo verso il mare, si raggiungono agevolmente le prestigiose località delle Cinque Terre. Il podere è composto da due antichi casali, di cui uno in pietra, situati all’interno di un ampio giardino con piscina per gli ospiti, con un restauro conservativo sono stati ricavati cinque appartamenti indipendenti, per un totale di 26 posti letto.

Arredati con gusto e nel rispetto della tradizione, sono forniti di camino, riscaldamento autonomo, tv satellitare, Internet Wi-Fi, barbecue esterno. Un patio e un’antica aia medievale, coperta da un vecchio glicine, definiscono le parti comuni per il ritrovo degli ospiti.

Un sito per organizzare al meglio un soggiorno in Lunigiana e trovare informazioni utili su dove dormire, mangiare e sui produttori, oltre ad un calendario eventi sempre aggiornato, è www.visitlunigiana.it

Credit Photo:

Mulazzo: Giorgio Santi

Castello Podenzana: Andrea Pellini

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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