Le ricerche per produrre carne cruently free avanzano. Metteremo presto la carne sintetica nei nostri piatti? Dopo il fallimento della proposta degli insetti, pubblicizzati come ricchi di proteine, avrà successo la “carne del futuro”? Gli studi, finanziati da Bill Gates e da Google, hanno portato il Memphis Meats a annunciare di essere pronti alla produzione di carne di pollo e di anatra. La carne sintetica, o pulita, o in vitro, riprende il concetto della rigenerazione dei tessuti studiato in medicina. Non è irrorata di sangue e non contiene grassi. Il difetto? É meno saporita di quella animale, ma la sua produzione ridurrà l’utilizzo di acqua potabile e lo sfruttamento dei terreni. Rinunceremo presto alla bistecca?
Il take away del futuro
Ma non solo carne sintetica. Cambierà anche il sistema di distribuzione? Applestone Meat ha iniziato a installare distributori automatici di bistecche in grado di distribuirla 24 ore su 24, 7 giorni su 7. E per migliorare il servizio offriranno anche tovaglioli di carta.
Per il momento ne sono stati messi quattro a Stone Ridge, nella contea di Ulster, nello stato di New York. La carne distribuita è cruda ed è carne di manzo, di suino, di agnello, ma anche carne macinata e salsiccia. I primi risultati registrati sono ottimi. Probabilmente sono stati intercettati i bisogni di una società che ha sempre meno tempo e che cerca comfort food sempre accessibili. La tecnologia utilizzata è la medesima dei distributori di sandwich refrigerati.
Il successo dell’esperimento ha spinto un altro importante fornitore di carne, Pat LaFrieda Meat Co., a interessarsi a questo mercato.
Futuro o incubo?
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