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Milano perde il Pont de Ferr, i milanesi lo dimenticheranno mai?

Il 28 febbraio 2022 ha chiuso il Pont de Ferr, ristorante che ha fatto la storia della ristorazione a Milano in nome di cibo e cultura. Dopo 35 anni Maida Mercuri getta la spugna.

Milano è una città gastronomica ormai a livello internazionale, ricca di ristoranti capaci di soddisfare tutti i gusti. Si va dalle proposte orientali a quelle delle diverse regioni italiane. Eppure se mi chiedete il nome di un ristorante che ben rappresenta il capoluogo lombardo, devo fare il nome di un ristorante ormai defunto: il Pont de Ferr, il ristorante amato da Fabrizio De André e Alda Merini. Si trovava in Ripa di Porta Ticinese, dove il Naviglio Grande è attraversato da un ponticello di ferro. Una vera istituzione milanese fortemente voluta dalla titolare Maida Mercuri.

Milano perde il Pont de Ferr

Nacque il 14 dicembre 1996, dopo che la giovane Mercuri seppe dire di no a Sirio Maccioni, che le aveva offerto il posto di responsabile sommelier al ristorante Le Cirque di New York. Maida aveva un sogno e lo voleva realizzare. Desiderava servire piatti tradizionali accompagnati dai migliori vini italiani e francesi, a cui ha poi aggiunto i migliori distillati. Una proposta non per pochi, ma per tutti, soprattutto per i giovani.

Maida è una donna con un’energia pazzesca. Con zelo rivoluzionario ha saputo con il giovane Matias Perdomo, conquistare persino la stella Michelin! La differenza tra un ristorante e il Pont de Ferr è stata la sua capacità di rifiutare la cultura dell’omologazione. Chi ha avuto il piacere di mangiarvi ha conosciuto un’esperienza unica. Io ho cenato qui due volte e ho scoperto il legame tra cibo e cultura. L’unicità del ristorante stava nel poterlo descrivere come un’installazione artistica.

Il Pont de Ferr rimane una pagina brillante della storia dell’enogastronomia milanese per l’impegno di Maida Mercuri a portare avanti una cucina rispettosa della tradizione in nome della difesa dell’identità culturale. La pandemia ha oscurato un’insegna ma non la sua testimonianza.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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