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Alessandro Borghese e Mr.Brainwash: il piacere della cucina e l’audacia della street art

La location

Ricevo un invito per assistere presso MN Lab a un evento che ha tutte le caratteristiche per rivelarsi una combinazione esplosiva: uno showcooking e una performance d’arte. I protagonisti? Lo chef Alessandro Borghese e il re della street art Mr. Brainwash. Come dire di no? Ci vado volentieri sia per godere del piacere della cucina che per essere spettatrice dell’irriverenza giocosa ma mai banale della street art. La giornata è uggiosa, piove, non invita di certo al buonumore, ma sono sicura che appena entrerò presso gli studi dell’agenzia di comunicazione MN Italia tutto sarà pervaso da un’esplosione di colori, profumi e gioia. In un loft attrezzatissimo, con una cucina professionale e grandi vetrate che danno su un cortile della vecchia Milano, tutto è pronto per l’incontro tra la cucina gourmet e l’irriverente street art. Alessandro Borghese è ai fornelli, Mr Brainwash pronto con i suoi colori davanti a una tela bianca. Sto per assistere a uno spettacolo allestito per buongustai!

Alessandro Borghese e Mr.Brainwash: il piacere della cucina e l’audacia della street art

Lo chef: Alessandro Borghese e l’audacia della cucina

Alessandro Borghese e Mr.Brainwash: l'audacia dell'arte e il gusto della cucina

Alessandro Borghese è audace non solo in cucina, ma anche nella scelta che ha fatto un anno fa quando ha inaugurato a Milano il suo ristorante, Il lusso della semplicità. Quale chef apre un ristorante al primo piano? Non solo: ha dichiarato spavaldamente che “tutto quello che c’era qui, è fallito”. Ma la fortuna, si sa, aiuta gli audaci. E Alessandro Borghese voleva fare conoscere ai milanesi la vera cacio e pepe!

Tutti riconoscono ad Alessandro Borghese una grande simpatia, la capacità di non essere mai stato lo “chef maledetto” che massacra in Tv i concorrenti. Certo non rinuncia talvolta ad essere pungente, ma non lo fa mai per rispondere allo stereotipo precostruito del “bello e perfido”. Tutti lo ricordiamo a Masterchef Junior, la versione per bambini del talent show culinario più famoso al mondo. Il definitivo riconoscimento arriva con 4 Ristoranti, dove 4 ristoratori si sfidano con l’obiettivo di essere riconosciuti come i migliori gestori del ristorante migliore.

Alessandro Borghese e Mr:Brianwash

La sua cucina fa rima con piacere e audacia. Tra tradizione e continua ricerca, il suo universo culinario è veramente multiculturale. Proprio per questo non deve stupire che Alessandro Borghese si sia divertito e abbia saputo lavorare in perfetta sintonia e allegria con Mr. Brainwash.

L’artista: Mr.Brainwash e il piacere di colorare la vita

Alessandro Borghese e Mr.Brainwash: la street art incontra lo street food

Mr. Brainwash, al secolo Thierry Guetta, è in Italia con una mostra intitolata Milan is beautiful, aperta dal 4 aprile fino al 4 giugno nelle sedi delle Gallerie Deodato Arte. Le opere del padre della  street art seguono tutte un unico fil rouge: “Sorridete al mondo e il mondo vi sorriderà”. Lo denuncia già il suo nome d’arte. Come lui stesso racconta: “Quando accendi la TV, quando comperi vestiti, quando vai in un bar, quando fai qualunque cosa, come credi di sceglierlo? È tutto un lavaggio del cervello, per cui io prendo qualsiasi tipo di marchio e lo distorco. Quando ho cominciato a fare street art, mi sono ricordato di Mr. Brainwash e ho deciso di usarlo.”

Le sue opere attingono dalla cultura pop, ma la deformano. Mixa opere che appartengono a periodi storici diversi, mischia marchi concorrenti, ruba dovunque qualunque cosa lo diverta. Le sue opere riproducono spesso il suo mantra: Life is beautiful. 

É un artista così surreale che non è mancato chi ha sostenuto che Mr. Brianwash non è mai esistito. Solo un attore, forse al soldo di Banksy. La provocazione è talmente esasperata che tutto e il contrario di tutto è lecito. E già questo è arte!

alessandro_borghese _ Mr-Brainwash

Perchè a Famelici piacciono Alessandro Borghese e Mr.Brainwash

Alessandro Borghese ama l’arte, tanto che spesso ospita incontri e mostre nel suo ristorante. Come mi ha raccontato: “Numerose sono le affinità tra arte e cibo: dal colore, alle forme fino alla ricerca del piacere. La mia cucina prende spunto dall’arte. Non prediligo alcuno stile, attingo dall’arte sacra fino alla street art!” Cibo è cultura! E Mr. Brainwash? Genio e sregolatezza. Impossibile non amarlo.

 

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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