Estate, gioco, cibo e cultura. Che cosa ha escogitato per voi Famelici? Una raccolta di sei citazioni d’autore associate a immagini di piatti o bevande evocative di gusti e sapori che ci ricordano quanto sia piacevole, ma anche ricco di spunti culturali, ciò che amiamo mangiare o bere! Una idea che abbiamo sviluppato per costruire in modo riconoscibile la pagina di Instagram del nostro blog. Infatti dopo una sequenza di 6 immagini intervalliamo le successive con 3 citazioni o con una immagine di un piatto “spezzata”. Ma ora siete pronti a divertirvi con noi?
“Non conosco nulla che vellichi così voluttuosamente lo stomaco e la testa quanto i vapori di quei piatti saporiti che vanno ad accarezzare la mente preparandola alla lussuria” – François de Sade. Alla celebre frase dello scrittore e filosofo francese abbiamo scelto di abbinare un piatto dello chef Roberto Di Pinto: agnello con fagioli, piselli, sambuco e prosciutto Sant’Ilario.“Un buon pranzo giova molto alla conversazione. Non si può pensare bene, né amare bene, se non si è pranzato bene” -Virginia Woolf. La scrittrice inglese ci ha spinto verso una proposta che esalta il pesce di lago, tropo spesso dimenticato e oggi riproposto dagli chef che aderiscono al Movimento Gente di Lago, fondato dallo chef due stelle Michelin Marco Sacco. Ecco la carpa in crosta di semi di papavero con maionese cotta di patate e rape rosse dei Fratelli Serva.
“Verrò, ma deve essere una cena seria. Odio le persone che prendono i pasti alla leggera” – Oscar Wilde. Allo scrittore inglese abbiamo abbinato un piatto dello chef Marco Sacco: il riso “crusco”, persico del Maggiore e Capperi di Pantelleria. A Marco chiediamo perdono. Con lui ci siamo già sbizzarriti in un post a paragonarlo al film “Otto e 1/2” di Federico Fellini.
“Detesto l’uomo che manda giù il suo cibo non sapendo che cosa mangia. Dubito del suo gusto in cose più importanti” – Charles Lamb. Lo scrittore e poeta inglese, a nostro parere, è ben rappresentato da un piatto di pesce crudo proposto da Jin Hu presso il Ristorante Izu a Milano. Un piatto che ci invita a conoscere culture diverse, a confrontarci con gusti e sapori che hanno sempre più successo e che ci ricordano che la cucina è contaminazione.
“In cucina funziona come nelle più belle opere d’arte: non si sa niente di un piatto fintanto che si ignora l’intenzione che l’ha fatto nascere” – Daniel Pennac. Lo scrittore francese accomuna la cucina all’arte. In effetti i piatti riusciti nascono da idee sollecitate da riferimenti a ciò che abbiamo visto, vissuto e imparato. Matias Perdomo e Simon Press, i due chef del Contraste a Milano incarnano bene la relazione cucina/arte con la loro emotional eating experience.
“Dio non ha fatto che l’acqua, ma l’uomo ha fatto il vino”. Che dire lo scrittore francese Victor Hugo esprime con una frase lapidaria una grande verità: gli uomini diventano artefici del loro destino quando, con rispetto, lavorano ciò che la natura offre loro! E noi amiamo molto il vino! In Italia sono tanti i produttori che ci offrono ottimi prodotti e per questo abbiamo scelto di pubblicare una foto anonima, ma capace di darci quell’ebbrezza dionisiaca che ci regala un bel bicchiere di rosso! Allora ci credete che cibo è cultura?
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