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Le gole dell’Alcantara: fare il bagno in acque molto…rinfrescanti!

Vacanze in Sicilia? Non perderti una gita alle Gole di Alcantara

Prosegue il nostro viaggio nell’Italia da scoprire. Questa volta parliamo di Sicilia. Siamo in provincia di Messina, nella valle dell’Alcantara. Per giungere alle Gole dell’Alcantara, segnalate in modo chiaro, bisogna percorrere l’autostrada A18 Messina-Catania e uscire a Taormina, quindi proseguire sulla statale 185 in direzione Francavilla di Sicilia.

Arrivati a destinazione troviamo un grande parcheggio dove lasciare l’auto per proseguire a piedi e cominciare un’esplorazione che ci porterà in un luogo incantevole. Se, invece, si arriva da nord, bisogna uscire dall’autostrada all’altezza di Falcone e proseguire sempre verso Francavilla di Sicilia. Come visitare le Gole? Si possono scegliere diverse alternative.

L’ingresso più visibile e più facile è quello che consente mediante alcuni ascensori la discesa al fiume. Viceversa poco prima, per chi proviene da Francavilla verso Taormina, sulla destra, davanti al casottino del guardiaparco, c’è l’ingresso comunale che, gratuitamente, permette di raggiungerle con una scalinata (fattibilissima!). É possibile scegliere di fare trekking e arrampicata lungo il fiume accompagnati da guide autorizzate con l’attrezzatura necessaria: muta, casco e racket.

La passeggiata, comunque scegliate di farla, vi porterà a scoprire un canyon originato da fenomeni di raffreddamento di colate laviche antiche solcate, al centro, dalle acque del fiume Alcantara. In epoca preistorica e protostorica l’alveo del corso d’acqua è stato interessato dall’invasione di imponenti colate laviche provenienti dal medio-basso versante settentrionale del Monte Etna. Queste hanno modificato il corso del fiume sospingendolo verso i contrafforti dei Nebrodi nel tratto di monte e dei Peloritani nel tratto di valle. Le incandescenti lave si sono prima incanalate e poi lentamente raffreddate lungo il corso d’acqua, scavando suggestive gole.

Le Gole dell’Alcantara: tra scienza e leggenda

Inoltrandosi nelle spettacolari gole di contrada Larderia, si può vedere come l’erosione abbia portato alla luce il corpo lavico, con fessurazioni verticali, prismi basaltici, a sezione pentagono-esagonale. Le rocce hanno andamento verticale o sub verticale o “a canna d’organo”, di tipo leggermente arcuato “ad arpa” e “a ventaglio”, o  disposte orizzontalmente con una struttura che ricorda la “catasta di legna”.

Come per tutti i luoghi incantati c’è una leggenda che racconta come si formò la Gola. Gli Dei, disturbati dai comportamenti di un contadino che coltivava quella terra derubando i poveri, per punirlo fecero scaturire la lava da diverse bocche. Quella del Monte Moio scavò profondamente il territorio e bloccò le acque del fiume, che lentamente s’incanalarono nel canyon formatosi originando le Gole.

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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