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Stelle Michelin 2019: le stelle splendono in Alto Adige

La grande novità della Guida Michelin sono le tre stelle conquistate dallo chef di Senigallia Mario Uliassi. L’Italia diventa così la seconda nazione più stellata del mondo.

Stelle Michelin 2019: chi le conquista?

Al vertice si conferma la Lombardia, con 60 ristoranti stellati, seguita dal Piemonte, con 45 ristoranti, e dalla Campania a pari merito con 43 stellati. A seguire il Veneto, a quota 39, e la Toscana, con 3 novità, per un totale di 36 ristoranti. Cambio al vertice tra le province: Napoli conquista la vetta con 24 ristoranti, Roma passa in seconda posizione con 23 ristoranti stellati, mentre Bolzano riconquista il terzo posto. Seguono Milano, con 18 ristoranti, e Cuneo, a quota 17.
Ma al di là della fredda classifica quello che balza agli occhi è che la zona d’Italia con la più alta densità di ristoranti stellati è il Sud Tirolo/Alto Adige. L’Alto Adige porta a casa 27 stelle in totale, 1 tre stelle, 5 due stelle, 14 una stella, tra cui due novità a Bolzano e a Collepietra. Anche quest’anno ben 6 stelle sono concentrate in Alta Badia.

Un fazzoletto di terra bilingue, a pochi passi dall’Austria, considerato non solo un paradiso terrestre, ma anche un eden enogastronomico. In effetti è un angolo di Italia fatto di vigneti, frutteti e piccoli borghi ricchi di masi e case in legno.
La ragione del successo sta proprio nella ricchezza di ingredienti di primissima qualità e nel gran numero di turisti italiani e stranieri che ricercano l’eccellenza. Il sistema di strutture alberghiere e ristoranti della zona risponde perfettamente alle loro esigenze.
Un consiglio? Il Ristorante Sissi, al centro di Merano, con in cucina lo chef Andrea Fenoglio,noto per proporre piatti che esprimono una sintesi tra le tipicità enogastronomiche italiane e quelle austriache.

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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