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Ricette della tradizione: pane dolce pasquale

Come richiamare la tradizione pasquale in tavola? Con il classico pane dolce pasquale, una proposta che mette allegria, soprattutto se lo si decora con uova colorate. Eccovi una ricetta semplice, ma gustosa!

Pane dolce pasquale

Ingredienti

Per 8 persone

770 g Farina di grano duro
100 g Zucchero semolato
2 Bustine di lievito di birra
250 ml Latte
Sale
4 Uova
120 g Burro
1 Uovo per spennellare la superficie del pane
Uova sode (scegliere uova dal guscio bianco) da colorare per decorare

Procedimento

  • In una ciotola capiente unire la farina con tutti gli ingredienti e mescolare fino ad ottenere un composto spumoso. Se possiedi una planetaria,  unisci gli ingredienti nella ciotola della planetaria, usando la frusta a gancio: velocità 1 per 3 minuti, poi velocità 2 per 8 minuti.
  • Lasciare lievitare l’impasto in frigo per una notte. In alternativa: lasciarlo lievitare per 2 ore in forno spento.
  • Dividere l’impasto in tre palline dello stesso peso. Farle riposare per 10-20 minuti.
  • Dare a ciascuna pallina la forma di un cordoncino.
  • Intrecciare  i cordoncini, formando una treccia lunga.
  • Coprire la pagnotta con un panno inumidito e ben strizzato e far lievitare per 2 ore.
  • Preriscaldare il forno a 200°C. Spennellare accuratamente tutta la superficie del pane con un uovo sbattuto insieme a 2 cucchiai di acqua.
  • Infornare il pane per circa 30 minuti.
  • Lasciare raffreddare e decorare il pane con uova colorate.
  • Preparare le uova sode. Per colorarle usare coloranti alimentari oppure ingredienti naturali come lo zafferano, la curcuma, le bucce della cipolla dorata o rossa, le barbabietole, la polvere di caffè oppure il tè. I coloranti basta diluirli in acqua. Con gli ingredienti naturali occorre preparare un decotto, facendoli bollire in acqua per circa 10 minuti.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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