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Con il Consorzio Asolo Prosecco una serata di formazione on line sull’Asolo Prosecco

Lo scorso 11 novembre ho partecipato ad una lezione/degustazione sull’Asolo Prosecco, tutta “un’altra storia” per chi ama le bollicine. Una storia che ci ricorda che cibo è cultura! Dopo averla seguita, non ho potuto fare altro che alzare il calice!

L’occasione della lezione/degustazione sull’Asolo Prosecco è la presentazione di una nuova campagna di comunicazione che coinvolge i tram storici milanesi e la stazione eco-friendly di bike sharing di piazza del Duomo. L’iniziativa, promossa dal Consorzio Asolo Prosecco, ha l’obiettivo di portare le bollicine asolane a Milano, la capitale italiana dell’innovazione. Un modo “insolito” per raccontare l’originalità della  storia di un vino che è la perfetta sintesi di cibo e cultura. Ecco perchè lo voglio proporre per un brindisi in famiglia per le vacanze natalizie.

con il consorzio asolo prosecco una serata di formazione per evidenziare come cibo, cultura e identità siano importanti

Asolo Prosecco, un brand che si sta affermando tra chi ama le bollicine per festeggiare Natale e le feste di tutto l’anno

La storia dell’Asolo Prosecco è una storia legata ad un territorio collinare, talora impervio, che circonda l’antico borgo di Asolo. La coltivazione  della vite qui- come sottolinea Angelo Peretti, content strategist per Asolo Prosecco – “più che eroica è passionale“.

La zona di produzione dell’Asolo Prosecco è piccolissima, tanto che come suggerisce Angelo Peretti “il vino prodotto può essere considerato il Cru del Prosecco“. La sua peculiarità? La presenza di una flora mediterranea che cresce miracolosamente ai piedi delle Alpi. Il Prosecco Asolo è poi legato al suggestivo borgo di Asolo, una delle cittadine più belle del Veneto e dell’Italia, dove le facciate delle antiche dimore del centro storico richiamano il colore del vino. Il borgo, composto da sontuosi palazzi e ville storiche ombreggiate da cipressi, dominato dalla Rocca, imponente costruzione a guardia del centro abitato in cima al Monte Ricco, conserva ancora oggi un’impronta medievale. Piccolo cenacolo rinascimentale di poeti e letterati umanisti alla corte di Caterina Cornaro, Asolo ha nel corso dei secoli ospitato intellettuali quali Pietro Bembo, Lorenzo Lotto, Giorgione, Robert Browning, Freya Stark, Eleonora Duse, Eugenio Montale («io qui asolante/tra i miei tetri cipressi»), Giuseppe Ungaretti ed Henry James. Non vi viene voglia di visitarlo?

Le parole chiave dell’Asolo Prosecco (quando cibo è cultura!)

con il consorzio asolo prosecco una serata di formazione per apprezzare un vino con un profondo legame con il territorio

  • Terroir: un territorio piccolo e dunque una piccola produzione. Il territorio è fatto di colline scoscese, per cui le uve sono raccolte quasi interamente a mano e riposte in casse legate sulle spalle. E’ una viticoltura difficile che prevede una grande passione, forza ed energia.
  • Vento: ottima risorsa per salvaguardare la vigna. Lo scambio termico tra mare e montagna giova all’uva e dona freschezza al vino.
  • Artigianalità: è portata avanti da piccole aziende con una lunga tradizione.
  • Sostenibilità: è indispensabile per conservare quella biodiversità che rende l’Asolo Prosecco un vino eccellente. Qui i vigneti sono circondati da boschi.
  • Glera: dà al vino quel sentore di mela Golden croccante o di pera Williams indietro nella maturazione.
  • Profumi floreali: ecco il regalo dalla biodiversità.

Cibo, cultura ed identità: con Asolo un circolo virtuoso

Nei prossimi anni diventerà sempre più evidente l’importanza dell’identità territoriale. Può sembrare un’ovvietà, ma non lo è, tanto che ci sono cantine che hanno privilegiato la marca e solo in seconda battuta il territorio. Alcune sono persino uscite dai Consorzi. Ma per il Consorzio Asolo Prosecco non c’è storia: è il territorio a dover prevalere sull’etichetta. Come ha dimostrato lo champagne, bere Prosecco Asolo deve voler dire conoscere Asolo e la sua cultura.

con il consorzio asolo prosecco una serata di formazione per evidenziare il legame tra vino e territorio

Da una recente indagine chi sceglie Asolo Prosecco conosce il borgo e lo ama per la sua storia e per la sua bellezza. Tale legame è stato evidenziato nella scelta del marchio della denominazione: la Rocca, da sempre simbolo del borgo di Asolo. Più aumenta la fama di Asolo più l’Asolo Prosecco è percepito come un vino eccellente. A questo punto, che ne dite di un brindisi natalizio in nome di cibo e cultura?

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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