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La carne vegetale, alternativa alla carne, piace alle multinazionali

Sembra carne ma non lo è, è totalmente di origine vegetale. La mangeremo per salvare la Terra? Le multinazionali ora scommettono sul suo successo.

 

L’interesse nei confronti della carne vegetale è tale che le multinazionali della carne cominciano ad interessarsi a quella fetta di mercato che ogni anno cresce sensibilmente. Come testimonia un approfondimento de Il Post, la brasiliana JBS e la statunitense Tyson Food Inc., colossi del mercato della carne animale, hanno deciso di investire in una nicchia che fino a qualche anno fa avevano combattuto.

Alle multinazionali la carne vegetale ora piace

Per Bill Gates i paesi ricchi dovrebbero mangiare solo carne sintetica.

La richiesta della carne vegetale cresce in modo impressionante. Ricordiamo che le persone che seguono un’alimentazione a base vegetale sono circa il 3% della popolazione mondiale. I flexitariani o i reducetariani  sono in costante crescita. E poi ci sono anche vegani a cui il sapore della carne piace e che sono contentissimi di mangiare carne vegetale.

Forse si cominciano ad avvertire i primi risultati di quella forte campagna contro la carne, ritenuta responsabile dei cambiamenti climatici e di numerosi danni alla salute dell’uomo. Un dato di questo genere non poteva sfuggire alle multinazionali che hanno iniziato una campagna di acquisizione di alcune aziende che producono carne vegetale. Nello stesso tempo hanno iniziato a lanciare nuovi prodotti, aumentando il numero di proposte che richiamano nel nome la carne, pur non essendolo. Un cambio di rotta repentino. Ricordiamo che fino a poco tempo fa le multinazionali della carne si erano impegnate in dure lotte per ostacolare i produttori di carne vegetale, chiedendo che fosse imposto loro di non utilizzare termini che richiamassero la carne, agitando lo spettro dell’inganno perpetrato contro i consumatori.

L’alternativa veg come è fatta?

Nella carne vegetale troppi grassi saturi e sale?

In genere è prodotta con grano, olio di cocco, patate ed eme, un composto organico che contiene ferro e che si trova nell’emoglobina del sangue. Negli Usa, ormai, si trova dappertutto, persino in catene come Burger King o Mc’Donalds, ma presto invaderà anche l’Europa, se è vero che nel 2040 la carne vegetale rappresenterà un quarto del mercato della carne.

L’aumento dei consumi e conseguentemente della produzione ha portato alla riduzione dei costi e a una maggiore disponibilità al supermercato. Oggi ci sono anche negozi online come ivegan, VeganoBio, Biosalute e Cuore.

Unico dubbio famelico: la carne vegetale piacerà ai numerosi estimatori della carne e i vegani accetteranno di comprare carne prodotta da multinazionali della carne?

 

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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