in

5 ristoranti da provare a dicembre e a gennaio

Ecco 5 ristoranti da provare nella stagione invernale. Dal Veneto alla Lombardia fino alla Toscana e alla Campania, tutti con un ottimo rapporto qualità/prezzo!

Nella stagione invernale andare a mangiare al ristorante è un vero piacere. Famelici ti segnala 5 ristoranti da provare a dicembre e a gennaio. Dove? Dalla Veneto alla Lombardia fino alla Toscana e alla Campania. Abbiamo selezionato per voi: Med a Treviso, Barmare e Casa Lucia a Milano, La Locanda di Torquato a Montorgiali, in provincia di Grosseto, e Aria Restaurant a Napoli.

5 ristoranti da provare a dicembre e a gennaio

Med – Treviso

Ristoranti dicembre med treviso

L’atmosfera è quella di un’osteria con dehors e “angolo vinili”. Osteria sì, ma anche un po’ casa di un aristocratico collezionista. Eleganza, gusto e convivilaità si mescolano perfettamente superando qualsiasi incoerenza.

Siamo nel cuore del quartiere latino di Treviso centro, una piccola città nella città. Il ristorante si trova tra la dogana austriaca dell’800 e il vecchio ospedale di Treviso, la cui prima fabbrica la si fa risalire al 1500.

Med è un ristorante unico, originale nato dall’idea di Andrea Finato. È l’unico ristorante in cui si cena appoggiando i piedi su un pavimento di cristallo a vista sul fiume Meolo, dove puoi vedere scorrere l’acqua. La cucina esalta la qualità della materia prima utilizzando i prodotti stagionali e del territorio. Ed ecco allora cosa si può mangiare: l’uovo fritto con spuma cacio e pepe e bacon croccante; risotto ai porcini e salsa al morlacco; l’agnello dell’Alpago (presidio Slow Food) in doppia cottura con le verdure e crostatina di ricotta, arancia candita e ciuffi di pistacchio. Noi li abbiamo degustati in abbinamento con i vini del Montello.

Servizio ottimo, sempre con il sorriso e la disponibilità a spiegare i piatti serviti. Intorno a 40 euro.

Med

Piazza del Quartiere Latino, 13, Treviso – Tel. 0422 419787 – www.ristorantemed.it

Barmare- Milano

5 ristoranti da provare milano

Si respira un’aria elegante che non mette a disagio. Anzi, ci ricorda come Milano abbia saputo diventare una città europea senza tradire le tradizioni italiane.

Cucina a vista, bancone in marmo ben visibile fin dall’ingresso, tavoli in legno e sedie che richiamano un po’ lo stile minimal nordico, rendono Barmare un locale adatto a chi desidera un’informalità che ricorda il calore di una casa accogliente. Il posto giusto per passare una serata tranquilla in compagnia dei propri amici!

La cucina rispecchia l’atmosfera del locale, proponendo un riuscito mix tra tradizione e innovazione. I piatti di mare, crudi e cotti, sono, infatti, una rivisitazione dei grandi classici della cucina italiana. Il ricco menu spazia dal carpaccio di ombrina lievemente marinato agli agrumi; le cozze alla marinara; i bigoli cacio e pepe, ricci di mare e uova di pesce e il polpo bruciato con friggitelli e maionese alle erbe.

Servizio cortese e attento alle tue esigenze. Intorno a 45 euro.

Barmare

Corso Lodi 12, Milano – Tel 02 36518110 – www.barmare.it

Casa Lucia – Milano

5 ristoranti da provare casa lucia

Ristorante che propone una cucina autenticamente mediterranea e italiana, dove storia e innovazione si fondono in modo armonico. Il ristorante Casa Lucia si proietta in avanti grazie a una costante ricerca e sperimentazione, all’attenta selezione degli ingredienti di stagione agli innovativi metodi di cottura delle specialità di carne. Il fil rouge di questo tempio dei buongustai è il gusto impeccabile delle proposte culinarie, insieme a un servizio d’eccellenza.

In via Ravizza, nel cuore dei quartieri di De Angeli e Wagner, si mangia in un ambiente progettato dall’interior designer Giuliano Nobili, che ha creato un’atmosfera rilassata e familiare attraverso arredi e materiali dal sapore artigianale: mattoncini a vista, legno, grandi specchi e una luce calda diffusa sono gli assoluti protagonisti del ristorante.

La cucina? Immancabili sono la selezione dei tagli di carne, i salumi al taglio e la pasta fatta in casa per le ricette iconiche di Casa Lucia come, ad esempio, gli spaghetti alla chitarra con i fiori di zucca, i pomodorini e la ricotta, uno dei piatti presenti nel menù sin dall’inaugurazione del ristorante.

Le specialità di stagione o i piatti del giorno sono consigliati dallo chef e dal personale di sala. Intorno a 50 euro.

Casa Lucia

Via Carlo Ravizza 2, Milano -Tel 02 498 6691 – www.ristorantecasalucia.it

Locanda di Torquato – Montorgiali (Gr) 

5 ristoranti da provare

Siamo a Montorgiali, un piccolissimo borgo tra Grosseto e Scansano, nel cuore della Maremma Toscana. Due sale accoglienti ti danno il benvenuto. Il ristorante nasce dalla volontà di portare in un piccolo paesino la cultura enogastronomica maremmana.

È un locale moderno con lo spirito della vecchia locanda. Si può dire che è un piccolo frammento di Toscana dell’entroterra capace di trasportarti per una sera nella cultura enogastronomica toscana. Il suo menu è un misto di piatti di carne e di verdure. Noi abbiamo degustato le tagliatelle con sugo di cinta senese, gli straccetti di chianina con porcini, cinghiale e faraona accompagnati da cicoria saltata e cipolline borettane caramellate. Il tutto accompagnato da Morellino di Scansano Roggiano Biologico e Riserva.

Piatti narrati alla perfezione con dovizia di particolari. Intorno a 40 euro

Locanda di Torquato

Via del Corso, 10, Montorgiali (GR) – Tel. 0564 580170

Aria Restaurant- Napoli

5 ristoranti da provare: aria restaurant

Nel centro di Napoli, in via Loggia dei Pisani -quieta traversa di via Depretis –Aria Restaurant è un’isola chic in una città vivace, allegra e vociante. Il locale, progettato da FADD Architects, gode di un ingresso di grande impatto, un desk per l’accoglienza dei clienti e un bar con bottigliera in legno, marmo verde e mensole in noce. Il ristorante ha due sale illuminate in modo da creare un’atmosfera assai elegante e una sala riservata. La vera protagonista però è la cucina dello chef stellato Paolo Barrale, che propone una cucina che costruisce un percorso giocato sui contrasti di sacro e profano, tradizione e innovazione.

In particolare per Natale lo chef Paolo Barrale ha realizzato due menù esclusivi che parlano di tradizione partenopea contemporanea e delle grandissime materie prime del territorio.

Per il pranzo del 25 dicembre chef Paolo Barrale ha pensato a un viaggio nella cultura gastronomica delle festività napoletane, che inizia con il Baccalà di rinforzo, che fa il verso alla famosa insalata tradizionale, qui incentrata su un prodotto d’eccellenza della regione, il baccalà. Si prosegue con l’Astice che incontra le papacelle campane, per poi arrivare al primo, il Riso, che coniuga i friarielli all’arringa affumicata, in un risotto di grande cremosità e gusto. Immancabile il brodo, qui nella versione al cappone, che impreziosisce con il tartufo bianco la Ballotte di uovo. Segue “Ragù”, un doppio raviolo con due impasti differenti, uno a base di ricotta e l’altro invece di ragù, finito con spuma di formaggio cannellata, gocce d’olio e foglioline di basilico. Infine i dolci tradizionali, come i mostaccioli e il Panettone di Aria, che quest’anno sarà impreziosito da zafferano, cioccolato e fortunella, il mandarino cinese.

Stella meritatissima! Per Natale il menù, solo su prenotazione, è disponibile a 180 euro, più 70 in caso di wine pairing.

Aria Restaurant

Via Loggia Dei Pisani 2, Napoli – Tel. 081 843 0195 www.ariarestaurant.it

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

GIPHY App Key not set. Please check settings

Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

vacanza a capodanno

Dove andare in vacanza a Capodanno? 3 mete “fameliche”

vino e tecnologia: in india si produce vino

Vino e tecnologia: in India i vigneti tropicali