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3 ingredienti per una cacio e pepe famelica: pasta, pecorino romano e pepe (+ricetta)

La ricetta del piatto romano conosciuto in tutto il mondo. Le sue origini sono antichissime

Spaghetto cacio e pepe con ricci di mare: ingredienti per una cacio e pepe

Stai cercando un piatto caldo che ti riscaldi durante le giornate fredde? Ti regaliamo la ricetta di una cacio e pepe

Conosci gli ingredienti per una cacio e pepe famelica? Ecco una ricetta che vi può fare solo un figurone e rendere indimenticabile una cena. Fare la cacio e pepe, piatto icona del made in Italy, sembra facile, ma non lo è. Pochi ingredienti: pasta, pecorino romano di qualità e pepe. L’apparente semplicità maschera la complessità di trasformare il formaggio in crema. Prima regola: la scelta del formato della pasta e la cottura.

Volete fare la scelta giusta? I tonnarelli. In ogni caso, privilegiate pasta lunga di grano duro, mai corta!!! La pasta deve essere cotta al dente, anzi è da scolare qualche minuto prima rispetto alle indicazioni riportate sulla confezione. Perché? Deve essere ripassata in padella con un “brodo” di pepe e di acqua di cottura.

La storia della cacio e pepe

La storia della cacio e pepe viene da lontano. Originariamente, il piatto era preparato dai pastori delle regioni rurali d’Italia che avevano bisogno di un pasto semplice con ingredienti facilmente reperibili. Questi ingredienti erano spesso formaggio di pecora (cacio) e pepe nero, che erano facilmente trasportabili e avevano una lunga durata di conservazione.

La cacio e pepe e le star di Hollywood

Le star di Hollywood non sono immuni dalla passione per la cacio e pepe. Ha ammaliato Michey Rourke, Woody Allen e Michael Douglas. Celebre è la cacio e pepe fuori orario di Al Pacino, che ha fatto aprire a notte fonda un ristorante pur di poterla mangiare. Sembra che sia stato emulato anche da George Clooney e da Danny De Vito alle 5 di mattina. La lezione? La possiamo proporre nelle nostre spaghettate di mezzanotte!!!

Procedimento: come preparare una cacio e pepe famelica

Né burro né panna. Il segreto? L’acqua di cottura amidacea della pasta da sola in combinazione con il formaggio pecorino

  • Portare a bollore l’acqua salata in cui versare 1 cucchiaio di olio di oliva evo. Cuocere la pasta al dente. Intanto pestare grossolanamente i grani di pepe nel mortaio o usare il coltello come suggeriscono alcuni chef.
  • Versare il pecorino romano grattugiato in una e unire metà del pepe. Diluire con 3 cucchiai di acqua di cottura della pasta e mescolare in modo energico (ci si può aiutare con una frusta), aggiungere se occorre un po’ di acqua. Tenere da parte dell’acqua di cottura della pasta.
  • Scolare la pasta e unirla alla crema di pecorino e amalgamare bene. Unire il pepe rimasto e, se serve, dell’acqua di cottura della pasta tenuta da parte. Mescolare con cura e se si vuole aggiungere del pecorino grattugiato.

Segreti famelicamente svelati

  • Per la mantecatura nella ricetta classica il pecorino romano grattugiato va aggiunto a fine cottura, perché il pecorino non ama l’alta temperatura. Noi vi descriviamo un metodo alternativo usato dagli chef.
  • Il segreto per una cacio e pepe perfetta? Il rilascio dell’amido della pasta nell’acqua di cottura. La percentuale di acqua e pecorino deve essere di uno ad uno, quindi per ottenere la crema scaldate, per esempio, 30 gr di pecorino con 30 gr di acqua.
  • Un altro segreto della cacio e pepe è la cottura del pepe a grani interi. Schiacciate i grani con un coltello per successivamente riscaldarli in una padella, aggiungendo un mestolo di acqua di cottura della pasta. In questo “brodo” va conclusa la cottura della pasta aggiungendo altra acqua a poco a poco.

Le alternative degli chef

Dal momento che la ricetta prevede pochi ingredienti, gli chef si sono sbizzarriti a creare diverse varianti. Le varianti possono prevedere l’abbinamento con i gamberi bianchi crudi marinati con olio e scorza di lime, foglie di cerfoglio e un fondo di pesce. In alternativa si possono aggiungere le cozze, evitando il pomodoro. Tra le varianti più apprezzate della cacio e pepe vi è l’aggiunta dei ricci di mare, che aumenta il gusto con burro salato, parmigiano, bacche rosse e aneto. Da provare anche il gelato cacio e pepe, ma qui cercatelo nelle gelaterie artigianali!

Ingredienti per una cacio e pepe da star!

spaghetti cacio e pepe con ricci di mare
Spaghetto cacio e pepe con ricci di mare: ingredienti per una cacio e pepe

Facciamola come la fa lo chef Roberto Conti: spaghetto cacio e pepe con ricci di mare

Ingredienti per una cacio e pepe gourmet

  • 320 g Spaghetto oro Verrigni
  • 8 g Pepe nero di Sarawak, Sichuan, giamaicano e bianco di penja
  • 2dl Brodo di pollo ricetta classica
  • 150 g Pecorino romano
  • 150 g Pecorino toscano semistagionato
  • 250 g Latte di pecora
  • 8 g Maizena
  • 16 pz Ricci di mare
  • 4 pz Foglie di basilico
  •  pz Spicchio aglio
  • 2 dl Salsa pomodoro (ricetta classica)
  • 2 dl Olio extravergine d’oliva
  • q.b. Sale

Procedimento

  • Prendere una casseruola e metterla sul fuoco. Inserire 200 grammi di latte di pecora e una volta arrivati ad ebollizione legarli con i restanti 50 grammi nei quali avrete disciolto la maizena. Una volta fuori dal fuoco inserire il pecorino romano grattugiato e lasciare in infusione per circa 10 minuti. Frullare mediante l’ausilio di un frullatore ad immersione e tenere in caldo.
  • Pulire i ricci di mare e aprirli. Stemperarli lievemente in casseruola con uno spicchio d’aglio, 4 foglie di basilico e la salsa di pomodoro. Spostarli dal fuoco, pellicolare la pentola e lasciar riposare. Nel frattempo portare ad ebollizione l’acqua per la cottura della pasta e salarla leggermente. Prendere un’altra casseruola metterla sul fuoco a fiamma dolce.
  • Inserire il brodo di pollo e il pepe (4 tipi) in infusione. Cuocere la pasta e una volta ultimata la suo cottura (rigorosamente al dente) scolarla e versarla nella casseruola col brodo (ovviamente avendo prima filtrato il pepe).
  • Aggiungere la fonduta di pecorino e saltare bene gli spaghetti finché non risultino belli lucidi e glassati. Alla fine versare gli spaghetti nel piatto desiderato, chiudere ognuno con un piccolo cucchiaio di ricci di mare e una bella grattata di pecorino toscano e pepe nero.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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